E Ted colpisce ancora!
🙂
In uno dei suoi ultimi post il bravo reverendo si dilunga sull’argomento della (Novell) accusata di essere proprietaria invece che pro opensource come invece tanto declama.
In questa sede non mi interessa elencare i modi e i progetti che Novell ha contribuito a sviluppare e rendere disponibili al pubblico, in meri termini di contributo al codice
libero questi sono fatti, non opinioni e per i loro sforzi (economici) possiamo solo ringraziarli !
Volevo piuttosto commentare la seguente affermazione:
Say what you want about our marketing missing the mark …
E cioe’, per chi non capisse la lingua d’Albione, qualcosa che suona come “Dite quello che volete circa il fatto che il nostro marketing stia mancando l’obiettivo …”.
Ebbene, sicuramente, dal punto di vista della NOVELL il reparto Public Relation e Marketing sta facendo le mosse giuste, alcune news ne confermano il successo.
però c’è qualcosa che mi “disturba” un pochetto ….. nella più comune accezzione del termine l’associazione Novell + SUSE + Open Source è percepita dalla maggior parte dei blog e dei siti specializzati in notizie sul mondo Linux thing come un perfetto sinonimo di SLED 10.
Peccato però che la distribuzione openSUSE 10.1 sia ancora presente sul mercato, e li ci resterà per i prossimi tre mesi, sino a quando il 7 dicembre (data di rilascio prevista) sarà disponibile in forma stabile per tutti. E la openSUSE 10.1 ha ancora diversi problemi, stando a quanto si legge per forum e siti dedicati.
L’utente comune si trova ancora – a distanza di mesi – a dover combattere con un sistema di gestione dei pacchetti e di aggiornamento dello stesso ancora difettoso, dovendo preferire un prodotto “di terze parti” allo strumento di default, nel momento in cui ha terminato l’installazione. Una ri-edizione delle ISO con i principali (e numerosi) aggiornamenti sarebbe fortemente gradita da tutti.
O, per esempio, nonostante Novell abbia acquistato Ximian, e la SLED 10 offra al mondo una versione potenziata di Gnome, la distribuzione “libera” e’ ancora alle prese con Gnome 2.12 e la versione 2.14 dello stesso non è disponibile attraverso il repository Gnome current
come era solito essere in passato. E la versione 2.16 è disponibile solo nella alfa di openSUSE 10.2 senza che nessun backport sia allo studio. E meno male che non avremmo avuto piu’ KDE sulla SUSE, cosa che invece e’ felicemente inesatto visto che il supporto della comunità al popolare desktop environment sulla piattaforma è fortissimo (e dunque in pieno disaccordo con le scelte commerciali fatte).
Ma il danno piu’ grosso, per me, è che tutto l’entusiasmo portato dall’introduzione sul mercato della SLED 10 sta contribuendo ad affossare ciò che di buono c’è, si può fare e si potrà fare con la sorella povera, la openSUSE (e con questo cenno ho voluto anche punzecchiare Vichar, uno dei blogger “non Novell/SUSE” più attivi sull’argomento per aver trascurato la controparte libera! 😛 ).
Spero in questi giorni di avere il tempo di mettermi in pari con la lettura della mailing list opensuse
per vedere le decisioni che si stanno prendendo e la direzione che si vuole dare al progetto, direzione che da quando ho lasciato la SUSE mi sembra di essere solo quella di beta testing della SLED. Inoltre vorrei capire come, stando ad alcuni topic che ho letto la lista sia passata da punto di incontro di idee e proposte a mero help desk sul prodotto 🙁
E a ‘sto punto la domanda sorge spontanea: chi ve lo fa fare di usare una distro tedesca poco aggiornata e con uno scarissimo supporto software come OpenSuse, se in giro c’e’ una piu’ che ottima Fedora Core?
Solo per Yast? Non credo… 🙁