Ieri navigando nei blogroll degli amici nel feedreader sono tornato a visualizzare le home page di alcune vecchie conoscenze del web. Tra di esse un post di Susan dello scorso giugno in cui si menzionava / visualizzava il tool Personas del MIT.
Personas scours the web for information and attempts to characterize the person – to fit them to a predetermined set of categories that an algorithmic process created from a massive corpus of data. The computational process is visualized with each stage of the analysis, finally resulting in the presentation of a seemingly authoritative personal profile.
Ho colto l’occasione di rifare una ricerca con questo strumento di data mining. Per come è stato scritto l’algoritmo con Nome Cognome non vengono forniti risultati utili. Ben diverso è il risultato ottenuto dal nicknakme kOoLiNuS che oggi si mostra esser questo:
mentre nel 2009 (si, avevo conservato anche lo screenshot di allora!!!) era questo:
Alla faccia del self-tracking, no ?
😛
Forte! Ho provato a farlo anche io
Il problema è che mischia tutti gli omonimi.
ciao Paolo, non ho avuto tempo a leggermi la descrizione dell’algoritmo usato dal MIT ma, mentre l’applicativo ‘gira’ e mostra le fonti consultate a video vedevo i titoli di post e/o interventi da me fatti negli anni SENZA notare contenuto “estraneo”…
Cerca me.
A meno che non ho una laurea in farmacia che non so di avere, c’è qualche problema. 😀
Funziona male, indubbiamente: per la definizione degli ambiti, anche. Esagerando si potrebbe dire che è uno strumento anche pericoloso, se considerato senza senso critico (una delle categorie è illegal, senza avere la possibilità, ad uno sguardo rapido) di sapere cosa si intende. Un po’ mi spaventa (come tante cose che non si capiscono).
Graficamente, comunque, è bellissimo.