Primo post (di un piccolo ciclo) con l’esternazione alcune recenti, piccole, delusioni in campo software.
Protagonista di oggi è Waze, un’app sociale per cellulari che offre la navigazione turn-by-turn basata sulle condizioni della strada, disponible gratuitamente sulle principali piattaforme di sistemi operativi mobile. Ed, a mio avviso, tra le migliori.
Purtroppo però in occasione dell’ultimo viaggio di una certa entità svolto (un Bari / Cesena), per la prima volta ha mostrato il fianco con un grave pecca. La distanza massima calcolabile per un percorso da A a B.
Purtroppo per godere dell’ottima segnaletica interna in merito a tutor e limiti di velocità, ho dovuto spezzare virtualmente il viaggio in due tranches. Speriamo a breve in un aggiramento di questo problemino …
Diverse volte ho provato Waze su Android: tutte le volte mi ha proposto percorsi assurdi, senza alcuna ragione. L’ho anche usato per una settimana mattina e sera fregandomene delle sue indicazioni e sperando che “Waze impara i tuoi percorsi” fosse vero: nulla di più sbagliato. Ad onor del vero pare che la versione per Android sia peggiore di quella per iPhone. Comunque la mia regola è che per fare da navigatore ci vuole un navigatore e il cellulare andrebbe usato solo in casi di emergenza.
Amen!