Lo scorso martedì 6 maggio Tumblr ha rilasciato una nuova versione della sua applicazione per iOS e Android che introduce la possibilità di personalizzare anche la versione “mobile” del proprio sito web.
Secondo gli sviluppatori, grazie alla possibilità di personalizzazione introdotte dal loro sistema, ci sono oltre tre miliardi (!!!) di combinazioni possibili per rendere l’esperienza del visitare il proprio spazio sulla loro piattaforma del tutto personalizzata e rispettosa della idendità dell’autore.
Nell’articolo di The Verge “Tumblr declares war on the internet’s identity crisis” – da cui è tratto il titolo del post e l’immagine di apertura di questo mio post – c’è una lunga intervista al (co-)fondatore di Tumblr David Karp e ad altre figure di rilievo nello sviluppo dell’applicazione come Bryan Irace e Peter Vidani, e viene sollevato questo punto a mio avviso degno di ulteriore riflessione:
Should the creators of modern publishing tools let their users create ugly, unattractive blogs and profiles? There’s no doubt that many of Tumblr’s 83.1 billion posts are hard to read, or make your cursor spit out sparkles and rainbows like it’s 1999, but at least these pages appear as their creators intended.
Posts on Medium, on the other hand, are near-objectively beautiful and legible, but do they not tease a world where every book is bound in the same leather, and printed on the same paper with the same margins and typefaces? Perhaps sites like Medium provide a non-chaotic vision of the internet, one that has finally settled down to embrace real-world conventions that actually work. Or perhaps we’re ready to lose the training wheels these sites have imposed.
Non c’è dubbio che posti come Medium (o Svbtle) siano dei luoghi bellissimi dove fruire contenuti, ma se devo pensare a come voglio esprimere per la maggior parte del tempo la mia idendità on-line, non c’é dubbio che preferisca un luogo dove posso – nel bene e nel male – essere direttamente responsabile del look generale di quanto circonda le mie parole.
Tu come la vedi?