Circa un mese fa, Google ha rilasciato sul mercato il suo ennesimo tool di messaggistica istantanea. Dopo Google Talk, Google Hangouts, Google Duo ecco tra noi Allo.Tutto bello, tutto presentato esattamente nei modi e con le feature che ci si aspetta da un software di questo tipo nel 2016 … con il solito problema ben nascosto: l’assoluta mancanza di privacy degli utenti!
Free for download today: Google Mail, Google Maps, and Google Surveillance. That's #Allo. Don't use Allo. https://t.co/EdPRC0G7Py
— Edward Snowden (@Snowden) September 21, 2016
Siamo quindi alle solite …
Allo is currently on par with most chat applications, in that it uses HTTPS to secure transmission between devices. Put simply, it’s mostly safe from hackers, but the data is readily available at Google datacenters and readable by anyone with the clearance to do so. Like Snowden said, it’s essentially a honeypot for three letter government agencies. The information is stored in an identifiable way and just waiting for a subpoena to access it. As Snowden pointed out, it’s not like the subpoenas are difficult to get; the US foreign intelligence surveillance court approved all of nearly 1,500 communication intercept requests made by the NSA and FBI last year.
I nostri dati sono quasi al sicuro dalle intercettazioni, ma completamente alla mercé della capacità di analisi delle Agenzie governative statunitensi e alla curiosità di chiunque abbia modo di accedere a quei file; da li alla diffusione il passo è brevissimo.
Una mossa per proteggersi è quella di abilitare la modalità Incognito prevista dal programma, ma il buon senso consiglia di evitare del tutto applicazioni come queste così irrispettose nei nostri confronti!
[Voglio dire, abbiamo già le braghe calate con Gmail, Whatsapp, Facebook & co … che senso ha aggiungere un tool che fa le stesse cose senza alcun vero e tangibile vantaggio?]
Giro la domanda: che senso ha lamentarsi di Allo, se uno si è già ampiamente calato le braghe a 360° con Gmail, Whatsapp, Facebook & co?
😉
Perché questo è stato pensato ab-origine per essere “scavato” dagli algoritmi di analisi. Non come gli altri che vengono “adattati”.