Che io sia “di sinistra” penso si sappia da tempo immemore, o basta guardare il tenore degli articoli di critica che pongo sulle tematiche della privacy delle persone e delle loro abitudini.
Eppure c’è qualcosa in questa nuova movimentazione politica nata sotto il simbolo di un pesce (e del suo branco) che mi infastidisce nel profondo. Poco fa l’ennesimo amico, ennesima persona ad iscriversi ad un omonimo gruppo Facebook — e già qui… — in pieno boom di iscrizioni riportava, lodandolo, l’elevato tasso di crescita dello stesso. Come se questo fosse una cosa buona. Come se questo fosse una cosa vera, che avrà risultati tangibili.
Ho scritto quanto segue, e poi mi è venuta voglia di condividerlo qui. Per chiudere la questione su quale sia il mio punto di vista.
Eppure abbiamo da anni una bella matita, la scuola è dell’obbligo e la storia e la geografia ce la insegnano. Come pure matematica e scienze.Eppure siamo dove siamo.
Questi movimenti a che servirebbero esattamente ? Ne parlavo con Chiara giusto ieri sera… È nel quotidiano dell’impegno lavorativo e dell’esempio domestico che rifonderemo – se riusciremo – questo Paese. Non partecipando ad operazioni di marketing e profilazione sui social.
Ecco. L’ho scritto.
Non vorrei fare questa fine, quindi mi tengo e terrò alla lontana da quei territori di pesca…

Sono per inclinazione naturale di opinione simile alla tua: deluso dagli scarsi risultati ottenuti in questi anni dal movimentismo assortito giovanile e twitteratico (da occupy wall street & friends fino ai gliet jaunes). Penso anche pero’ che le formazioni partitiche tradizionali difficilmente potranno facilmente recuperare il lustro perso col passare del tempo – e che io oramai sono un vecchio rinco che passerebbe le giornate a commentare su quanta abbia mettono nella malta ai cantieri stradali :-D. Qualcuno che mi sembra faccia delle lucide analisi sulla politica ai tempi dei social: https://twitter.com/paologerbaudo
OT = che piacere rileggerti !!!
Rispondendo in topic a me piace cosa scrive (e come) sulla politica e sulla comunicazione politica l’amico Dino Amenduni (scrive molto, su vari siti … magari la sua newsletter è il posto migliore dove leggerlo e avere ‘puntatori’)