in Apple

Gestione delle immagini HEIC importate dall’iPhone

Questo è il classico post nato come promemoria personale. Da quando l’iPhone è diventato – di fatto – la mia unica macchina fotografica mi sono ritrovato ad una gestione confusa dell’archivio fotografico. Confusione dovuta innanzitutto ad Apple e alla sua peculiare scelta di uccidere Aperture e mettere mano a iPhoto trasformando il tutto in un’applicazione ibrida come Foto(.app).

Il mio archivio fotografico consiste in una mega-cartella (salvata su diversi sistemi di storage) avente una gerarchia tipo ANNO_MESE_GIORNO -- nome dell'evento. All’interno di ciascuna cartella conservo foto e video dell’evento.

Questo vuol dire scaricare dalla macchina fotografica / smartphone le fotografie e catalogarle, mantenendo anche il nome originale del file (che è poco significativo). In caso di necessità particolari mi è capitato di rinominare i file, ad esempio unendo le foto dello stesso evento scattate da me e mia moglie e altri amici/parenti presenti all’evento. Ma sono casi abbastanza rari.

Ai fini di una ampia universalità di accesso, conservo tutto in formato JPG/JPEG alla massima qualità. La conservazione di raw, NEF o altro è fatta solo in casi eccezionali.

Dropbox

Un primo approccio utile è quello di usare la funzionalità Camera Upload offerta da Dropbox. In breve si connette lo smartphone o la fotocamera (o la scheda SD tramite lettore) al computer, si da accesso al dispositivo e Dropbox utilizza un suo strumento per scaricare nella cartella Camera Uploads il materiale “nuovo” rilevato. Questo produce dei file JPG rinominati con la data e l’ora dello scatto ad ordinarne la sequenza (ad esempio 2020_01_24--0656.jpg).
In questo caso non ho mai detto a Dropbox di cancellare le foto lette/importate dal dispositivo.

Questo mio approccio ha due controindicazioni: la prima è quella di far ficcanasare Dropbox nei miei file (che vengono caricati sui loro server), la seconda è che mi costringo a passare da un’importazione su Foto.app per un doppio controllo e la cancellazione delle foto dal dispositivo. Ah, e nel caso bisogna avere spazio sufficiente nel proprio piano Dropbox.

Foto.app

Veniamo a Foto.app. Se l’importazione è banale, meno è la migrazione dei file dal suo database al mio sistema di archiviazione flat-file.

Per esportare un evento ho 3 strade. Seleziono tutte le foto e le trascino (banalmente) sul desktop … o meglio in una cartella che rispetta la tassonomia dell’evento come descritto in precedenza (ad esempio 2019_12_25 -- pranzo di Natale). Questo produce nella cartella di destinazione dei file JPG con data di creazione odierna.

Il secondo metodo consiste nell’usare la voce di menù Esporta, qui mi viene chiesto il formato, la qualità, il profilo colore, la dimensione del file (il livello di compressione rispetto allo scatto originale) e se preservare o meno tutti i metadati EXIF della foto. Infine mi viene chiesto il percorso di salvataggio. Anche così ottengo dei file JPG, contenenti le coordinate dello scatto, ma sempre con data di creazione del JPG e non quella dello scatto originale.

La terza opzione è quella che recita “Esporta originale non modificato…”. Questa opzione mi fa scegliere dove e con che nome salvare gli scatti, e se voglio salvare i metadati IPTC in un file separato per ciascuna foto.

Questa opzione mi restituisce in formato HEIC le foto scattate con l’iPhone (formato standard per tutti i dispositivi Apple equipaggiati da iOS 11 in poi). Questa volta viene messo fuori dal database di Foto.app una copia del file originale con data di creazione coincidente con la data dello scatto.

A questo punto mi sono messo in cerca di un metodo che mi permettesse una conversione da HEIC a JPG senza alcuna perdita/modifica dei dati (e metadati, come la data di creazione del file). Avevo tempo fa letto gli articoli dell’amico Gioxx sull’argomento, ma visto il workflow mi è venuto il dubbio che il risultato potesse essere lo stesso del punto due di questo paragrafo.

La faccio breve e la soluzione è stata quella di usare il software (gratuito) iMazing HEIC Converter. Disponibile sia per macOS che Windows si presenta con la classica interfaccia dove fare il drag-and-drop delle immagini che si vuole convertire, specificare quindi il percorso di salvataggio, ed attendere che la conversione avvenga (senza distruzione dell’originale che si potrà cancellare o conservare alla bisogna).

Ovviamente sono aperto ad ogni consiglio e suggerimento che vorrai segnalarmi! In ogni caso ti ringrazio per avemi letto sin qui 😉

  1. Ma se preferisci avere sempre dei file JPG invece degli HEIF, perché non cambi l’impostazione del formato sull’iPhone?
    Ciao,
    Emanuele

  2. Fai un uso del formato nettamente diverso rispetto al mio, quindi il tuo suggerimento è certamente utile (anche per me) per quelle fotografie vere e non ciò che generalmente catturo io (roba che poi finisce nel blog come immagine di qualche articolo, qualche banco prova, ecc., nulla che vada nella mia libreria fotografica vera) 👍

I commenti sono chiusi.