in Hardware

Stamattina mi è capitato di parlare con un collega con cui, in tempi pre-COVID-19, ero solito scambiare due chiacchiere alla macchinetta del caffè parlando di lavori e figli (quasi coetanei).

Come tutti, piano piano riprendiamo le normali attività post quarantena nazionale e lui, come me, si ritrova solo in questi giorni a dover riprendere l’automobile e a fronteggiare l’acquisto del dispositivo / seggiolino anti-abbandono di minore (sotto i 4 anni) previsto da una discussa e francamente assurda Legge dello Stato.

Fatta la premessa che qualunque dispositivo aggiuntivo al seggiolino che io abbia visto immesso sul mercato:

  • NON ha una omologazione (a differenza, per esempio di un casco da moto);
  • che tutti i siti dei produttori pubblicano un PDF come “Certificato di Conformità” dove dichiarano al Ministero la cosa SENZA che tale documento sia almeno firmato e datato digitalmente;
  • il pieno rispetto dei principi enunciati dalla legge è praticamente non ingegnerizzabile in un UNICO prodotto, ma richiede sempre l’attenzione del genitore;
  • che un genitore attento – appunto – non lascia nessuno in auto abbandonato a se stesso

… ebbene, io ho perfezionato l’acquisto del dispositivo aggiuntivo per il nostro seggiolino Foppa-Pedretti già a marzo subito dopo il 7, data di inizio delle sanzioni in caso se ne fosse sprovvisti, e in piena emergenza sanitaria.

Il mio primo consiglio è stato quello di riscattare subito i 30€ di bonus per l’acquisto dell’oggetto sul sito creato ad-hoc dal Governo: https://www.bonuseggiolino.it. La procedura è stata veloce ed indolore e non ha richiesto neanche lo SPID o simili per essere conclusa.
Ho fatto questo perché avevo letto diverse testimonianze di persone che avevano acquistato il dispositivo già a novembre 2019 e poi richiesto la cifra come rimborso, e a marzo ancora dovevano vedere esaudita la propria richiesta.

Fatto questo bisogna verificare il modello che più piace presso i rivenditori/produttori e qui prendere nota di un loro codice identificativo. Questo codice identificativo va poi riportato sul sito del Bonus Seggiolino sopra riportato, abbinato al proprio bonus in modo da ottenere un secondo codice – possiamo pensarlo alla somma de “identificativo” del nostro bonus più l'”identificativo” del venditore – che va riportato in fase di check-out sul carrello dell’e-commerce dove faremo l’acquisto.

E veniamo al dispositivo che ho scelto.

Ho preso un MyMi … composto da un classico cuscino da posizionare sulla seduta del seggiolino auto del bambino, una app da installare sul cellulare e da un dongle da agganciare al portachiavi in caso non si abbia uno smartphone (ad esempio lo si dia in uso ad un nonno non tecnologico che ci aiuta a prendere/portare il bimbo a scuola o dal dentista).
Tra i bonus la lavabilità del prodotto e – sopratutto – l’uso di comunissime batterie, sostituibili dall’utente. Quando tra un anno mio figlio non avrà bisogno del cuscinetto (*) potrò rivendere / regalare il dispositivo a chiunque lasciando un oggetto pienamente operativo.

L’app è perfettibile, ed un figlio impaziente e vivace (* = impossibile quindi da dimenticare in auto) non mi hanno permesso un pieno addomesticamento delle funzionalità proposte.

Ad acquisto effettuato, un altro amico mi ha parlato di Tata, un progetto tutto italiano, vincitore anche di un premio in Germania. Il prodotto mi è sembrato più curato e convincente, con il vantaggio di costare anche 10€ in meno del ‘mio’ MyMi.


A posteriori – anche solo per il risparmio – penso che prenderei quest’ultimo se dovessi perfezionare oggi l’acquisto. Spero che queste brevi note siano utili a qualche altro genitore, e se ci fossero domande i commenti qui sotto sono sempre aperti per il dialogo ed il confronto.

una precisazione

In merito ai cuscini e alla loro compatibilità con i seggiolini auto. Il mio seggiolino auto (Foppa Pedretti, ma ho visto che è una pratica diffusa) esplicita chiaramente che anche l’uso di una semplice mussola inficia la sicurezza del tessuto anti-scivolamento che ricopre il seggiolino così come è stato omologato, sconsigliandone l’uso. E mi chiedo cosa possa accadere in caso di incidente con danno al minore, per avere usato una mussola decadono i miei “diritti”?

Tornando al discorso, solo comprando cuscini e seggiolini dello stesso marchio questa clausola viene meno, avendo trovato sulle istruzioni e certificati del cuscino/dispositivo anti-abbandono esplicitamente espressa la piena compatibilità tra i due prodotti.

A me è sembrata l’ennesima tacca sulla barra delle cose a sfavore dell’implementazione di questo strumento di sicurezza e ho semplicemente deciso di fregarmene. Tu magari la potresti pensare diversamente…