Non ricordo se ti ho mai raccontato che dallo scorso anno ho provato anche io la pratica della meditazione mattutina. Con l’aiuto di applicazioni come Headspace o Balance ho fatto i miei primissimi passi in questa disciplina.
Devo dire che ho avvertito gli effetti benefici dell’esercizio. Specialmente in periodo di forte stress emotivo, o nelle prime sedute, la sensazione quasi di vertigine e allo stesso tempo di equilibrio è stata rasserenante e super-piacevole.
Negli ultimi mesi però al mattino presto, quando mi sveglio, sono spesso nella condizioni di Lucrezia, ritratta qui sotto, e devo centellinare i minuti per scrivere un post, nel diario, rispondere ad un ticket di lavoro, a fare qualcosa d’altro che nelle ore di cura del virus bambino ho dovuto giocoforza tralasciare.
Se hai Netflix, e vuoi provare, ti consiglio la visione dei (pochi) episodi che l’azienda Headspace ha realizzato per la piattaforma. Se mastichi un po’ di inglese, seleziona la voce di Andy Puddicombe … da sola vale metà dell’esperienza.
Ovviamente, se ci provi, fammi sapere le tue impressioni!

La serie di Netflix mi ha regalato delle fantastiche dormite! Ascoltarla la sera prima di coricarsi è letteralmente la manna!
Se ti sei addormentato durante la visione, hai sbagliato esercizio 😓
Nella chiesa dove vado (di stampo cristiano, ma non cattolica) il parroco, se così lo vogliamo chiamare, qualche mese fa ha fatto una serie di omelie dedicate alla meditazione, e ci ha consigliato di leggere un libro. Ogni mattina mi mettevo in un posto comodo e tranquillo per 2 minuti, poi leggevo un passaggio dalla Bibbia e meditavo sul suo significato, aiutato dal libro stesso, con un po’ di musica rilassante in sottofondo. Ora non so perché ho smesso, forse per lo stesso motivo che dice Nicola, che la vita è troppo frenetica e non c’è neppure tempo per questi esercizi! La serie la trovate qua, se v’interessa: https://liquidchurch.com/series/ehs