Quando mio figlio nacque nel ’17 ho pensato se avrebbe vissuto una infanzia / giovinezza come quella dei nostri nonni… conoscendo gli orrori dell’umanità.
Poi è arrivato il COVID, come arrivò la Spagnola.
Ed ecco che ritorna la guerra… stavolta in maniera più preoccupante di come abbia visto e vissuto quelle nella ex-Yugoslavia o quelle nel Medio-Oriente (Saddam & co). Venendo al lavoro stamattina ho sentito alla radio la conferma della notizia, che avevo colto da sporadici tweet mentre ci preparavamo mi ero preoccupato.
Adesso che ho sentito qualcosa (ma poco) meglio il mio sentimento principale è riassunto da questo tweet che ripropone una vignetta dell’amico Mauro Biani … che come sempre con la sua umanità sottolinea la follia dell’Uomo.
La vignetta me la salvo e conservo qua… a futura memoria!
Sarò cinico, ma la mossa di Putin non mi sorprende affatto. Forse ci siamo dimenticati l’annessione della Crimea e il supporto della Russia ai cittadini ucraini filorussi abitanti nelle zone di confine ucraine, per una guerra che c’è da anni e che forse ora ha come unico cambiamento il supporto formale della Russia. Per anni abbiamo imposto sanzioni in cui non abbiamo veramente creduto e ora questa è solo la conseguenza della nostra incapacità di interessarci al problema. Del resto con la Russia facciamo affari, no?
No ma che cinico e cinico.
La situazione è iper-complessa e sicuramente non si può non far nulla pensando poi di non farsi male. E seriamente.
Con il covid abbiamo dimostrato di essere del tutto impreparati alla “globalizzazione”, sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista politico e “scientifico” [intesa come capacità per la Scienza di far fronte unico verso il falso e assieme affermare con forza le cose oggettive].
Adesso vogliamo “fermare l’invasore”, ma levandogli la seconda porzione della torta dopo che ha preso il caffè post prima porzione.
Sono spaventato dalle ritorsioni economiche e tecnologiche … Banalmente se mandano in black-out gli istituti bancari come faccio a far la spesa domani? Ho solo 50€ in contanti addosso. E questo per fare un esempio terra terra…
Ti fai influenzare troppo da scenari che al momento non sono plausibili. OK gli hacker russi, ma non sono in grado di colpire tutto il mondo occidentale in un colpo solo. Noi non siamo certo i primi su cui fare rappresaglie. Del resto abbiamo già i nostri filo russi interni che opera peggio del bancomat messo KO. Il tuo scenario è un falso problema. Smettila di spaventarti. Leggi troppe notizie che generano questa paura, per tenere la tua attenzione. Attenzione alla situazione sì, preoccupazione o paura no. Non serve.
Nel 2022 non era plausibile neanche un bombardamento in uno stato europeo… capisco comunque il tuo punto di vista. E probabilmente hai ragione.
Farsi prendere dal panico non è mai una buona idea. La guerra in Ucraina c’è già dal 2014. Conta qualcosa poi che fino a ieri non c’erano bombe su capitali europee, ma guerre finanziate dall’Occidente in varie parti del mondo? Ora vendiamo armi all’Ucraina per evitare di andare noi a combattere (cosa che non faremo mai tra l’altro) e lavarci la coscienza, oltre a finanziare direttamente l’industria casalinga delle armi (più PIL per tutti).Tutta questa storia è una grande manipolazione, di Putin in primis e della risposta che gli stiamo dando.
Se il tutto avviene in Cina? Se la Cina si pappasse Taiwan, come promette da tempo? Se l’Arabia saudita interferisce in Yemen con armi vendute dagli USA? Non parliamo dei conflitti africani perché non saprei da che parte cominciare. Così gira il mondo e noi ne siamo direttamente e indirettamente responsabili.
Tutta la storia dell’Ucraina ci inquieta per il prezzo del gas, più che per le libertà violate o i civili morti. Ammettiamolo apertamente. La libertà dal gas russo è un prezzo, in termini di benessere, che non vogliamo pagare. Quando i valori si esprimono solo se conviene, questo è ciò che succede. Vale per la carne a buon mercato, in cambio dell’allevamento industriale o per l’annebbiamento gratis del social web in cambio di sfruttamento dei dati e dei comportamenti volti al consumo. Ogni scelta è una espressione dei nostri valori. Conta poco quello che diciamo che ci sta a cuore, se le azioni che lo dimostrano vanno nella direzione opposta.
Cosa abbiamo fatto, come sistema paese, per renderci indipendenti dal gas russo, dal 2014 a oggi? Niente. Non ci farà cambiare idea qualche civile morto visto in televisione.
Personalmente del prezzo del gas me ne frego in questo momento… ho paura di conseguenze dirette sul funzionamento di strutture sanitarie, economiche e sociali.
Sulla mia testa da giorni passano molto più frequentemente voli militari… alcuni siti non vanno più un gran bene, e oggi l’economia è digitale, se ci spegni l’interruttore come gestiamo i nostri (pochi) risparmi e risorse finanziare?
Per il resto sono al 100% concorde con te, tranne sul fatto che potrebbero esserci nostri soldati direttamente coinvolti, così come quelli di altre nazioni.
Come ha detto Drusilla l’altra sera, ci illudevamo che l’Europa fosse una specie di bolla come la Svizzera, neutrale a queste violenze. A me, invece, pare di essere tornato indietro di cent’anni…
Svegliarsi con una notizia del genere letta dall’annunciatore tramite l’altoparlante gracchiante della mia radiosveglia non è stato proprio piacevole stamattina. E dire che io, ancora oggi, non riesco a capire il motivo di quest’invasione. Alcuni dicono sia perché l’Ucraina non rispetta il trattato di Minsk, altri dicono sia per le risorse naturali. Ma davvero non abbiamo imparato nulla da tutte le guerre del passato? Chiaramente Putin sa che l’Europa non ha la spina dorsale (per non usare un’altra parola) e le risorse sul campo per rispondere con le armi, quindi pensa di farla franca e che la comunità internazionale farà spallucce e continuerà a voltarsi dall’altra parte. Conscio del fatto che se chiude il rubinetto del gas, l’Europa non potrà fare la voce grossa. Io sono ancora basito…
Segui un po’ le pagine de “il Post” per cercare di capirci qualcosa. Pare che anche il loro podcast Politics spieghi molto bene. Ma a me proprio oggi scade l’abbonamento e ho deciso di non rinnovarlo…
Motivo molto semplice: l’Ucraina è vista come provincia russa da Putin. Storicamente è stata parte della Grande Russia per molto tempo e non per niente gli ucraini parlano russo. Da questo ad annettersela ce ne passa, ovviamente.