Commentando sul blog di Camu la sua vacanza in Florida, accennavo allo shock culturale avuto nella mia recente vacanza a Catania e di una embrionale intenzione a scriverne…
Per il momento la butto in caciara con questo simpatico sketch di Giovanni Cacioppo a Zelig.
Grazie per la citazione 🙂 Immagino che la tua esperienza sia stata simile a quella raccontata da Cacioppo, e posso confermare che in effetti il senso dell’ospitalità dei siciliani è un qualcosa di unico. Ricordo ancora quando andammo l’ultima volta qualche anno fa, ogni sera eravamo invitati a casa di qualcuno: zii, cugini, amici, tutti a fare a gara per poter passare un po’ di tempo con noi (non ci vedevamo da 15 anni, sebbene fossimo in contatto tramite internet). Quella ricchezza nel cuore è ciò che manca qui in America, dove il nocciolo duro della popolazione, di origine anglofona, ha un carattere molto più freddo e distaccato, una cosa a cui mi sono dovuto abituare negli anni.
La nonna con la X sulla schiena mi ha letteralmente piegato in due! 😀
Ciao,
Emanuele