Lavorare meno, lavorare meglio?

Nei miei “giri” nelle ultime settimane sento sempre più spesso parlare dell’efficacia (o meno) e dell’opportunità (o meno) di ridurre la settimana lavorativa a sole 4 giornate.

Alcuni studi stanno riportando l’efficacia sociale per i dipendenti, ed il mantenimento della produttività e della redditività delle Aziende che la propongono.

will_ita — profilo Instagram dedicato all’informazione e all’approfondimento — giusto ieri ha postato le immagini che qui riporto, in merito ad uno studio condotto dalla prestigiosa Cambridge University.

Il modello è chiaramente riferito al mondo di lavoro anglosassone, che risulta essere particolarmente stressante, ma non vedo perché non possa essere adottato anche da noi — anche nel settore pubblico — garantendo ‘il servizio’ tramite turni a rotazioni del personale. Penso che ne guadagneremmo tutti in salute … no?

IL FLUSSO DI LAVORO CON … NICOLA LOSITO

Ciao! Nell’episodio di oggi di A2 podcast il qui presente è ospite della puntata.

A2 è un podcast dedicato a “Scoprire come ottenere il massimo dalla tua tecnologia Apple” realizzato dai due amici Filippo Strozzi – avvocato in Reggio nell’Emilia – e Roberto Marin – architetto e BIM specialist in quel di Torino.

Ho conosciuto entrambi anni fa, per primo Roberto che fu intervistato per The Sweet Setup, l’unico italiano che ricordi sul popolare sito web di approfondimento di applicazioni e metodi per la produttività in ambito Apple. Poi Filippo su Twitter, che con il suo sito Avvocati & Mac risulta un anomalo esponente della categoria dello “smanettone” che ha ibridato la professione forense con un approccio scientifico e metodico nell’utilizzo dello strumento informatico.

Dopo interazioni per anni su Twitter, ci siamo ritrovati assieme in un gruppo chiuso su Slack a confrontarci su mille e una tematiche tecnologiche, e mi piace pensare ed è stato lì che i due hanno approfondito la loro reciproca conoscenza e unito la loro comune passione per il podcast, cominciando quasi contemporaneamente nel produrre SNAP – Architettura Imperfetta ed Avvocati e Mac: Compendium che vi consiglio di ascoltare entrambi, seppure il primo dei due è altamente verticale negli argomenti, e quindi forse di meno facile fruizione per i non addetti ai lavori. Il podcast di Filippo, invece, è un filo più trasversale negli argomenti.

Insomma, da cosa nasce cosa e assieme fanno nascere il progetto A2 podcast. Il format prevede la discussione di “argomenti di comune interesse” e – da qualche episodio a questa parte – anche l’intervista a professionisti di vari ambiti lavorativi.

Dopo aver pubblicato assieme ventisette episodi interessantissimi, io sono stato invitato qualche settimana fa a partecipare alla registrazione del ventottesimo. Indegnamente ho accettato l’invito, e l’episodio è stato pubblicato oggi. Per ascoltarlo ti basta andare qui Episodio 28, oppure sul tuo player / piattaforma di ascolto preferita.

Lo spunto iniziale della chiacchierara era quello del flusso di lavoro tipico della mia giornata lavoratva, e degli strumenti utilizzati. Siamo però poi andati un po’ alla deriva nel tempo e nei luogi in questi ultimi venticinque anni di Web.

Ora vi lascio all’ascolto, riservandomi di approfondire nei prossimi post alcuni concetti che, mi sono reso conto a puntata finita, a voce abbiamo tralasciato.

A presto!

Interactome-seq: a web server for the identification and profiling of domains and epitopes from phage display and next generation sequencing data

È stato appena pubblicato l’articolo che ha visto coinvolti i miei colleghi bioinformatici dell’Istituto di Tecnologie Biomediche di Bari, assieme ad altri colleghi, nello sviluppo e deploy di questo nuovo webservice sulle pagine di Nucleic Acids Research.

Anche in questo caso sono stato di supporto tecnico ai colleghi, che mi hanno attestato la loro stima ponendomi nei ringraziamenti del lavoro.

Riferimento bibliografico: doi 10.1093/nar/gkaa363

Dysregulation of micrornas and target genes networks in peripheral blood of patients with sporadic amyotrophic lateral sclerosis

Alla fine di Agosto 2018 è stato pubblicato l’articolo sul lavoro più recente dei miei colleghi coordinati dall’amica e collega Maria Liguori … ancora una volta lavorando con lei al progetto è stato riconosciuto il mio (piccolo) contributo con una menzione all’interno della sezione Ringraziamenti del lavoro. Per me è sempre un onore e le sono molto grato …

Cattura 2018-09-14 alle 12.23.16

Riferimenti bibliografici: doi 10.3389/fnmol.2018.00288

un lavoro ‘nuovo’

Giovedì 1° Febbraio 2018 marca l’inizio del mio ‘nuovo’ lavoro… Dopo 130 mesi di lavoro a tempo determinato, precario, ed un concorso ho finalmente preso servizio come Collaboratore Tecnico per Enti di Ricerca (CTER) presso l’unità di Bari dell’Istituto di Tecnologie Biomediche.

Faccio parte del gruppo che si occupa di Bioinformatica (tra l’altro uno dei primi ad occuparsene qui in Italia) e le mie mansioni saranno quelle di sempre: mantere in funzione i server, installare tool e banche dati bioinformatiche, manutenzione generale e supporto all’utenza. Quello che spero è di ottenere nuove responsabilità e – assieme ad esse – un nuovo potere decisionale nelle aree di mie competenza!

Mi auguri buona fortuna ?

WOPPER: WEB SERVER FOR POSITION RELATED DATA ANALYSIS OF GENE EXPRESSION IN PROKARYOTES.

Acknowledgments WoPPER

È stata appena ufficializzata la pubblicazione dell’ultimo lavoro dei miei colleghi “informatici” qui alla sede di Bari dell’Istituto di Tecnologie Biomediche. Questo prodotto software si occupa dell’analisi dati dell’espressione genica dei procarioti ed è stato battezzato WoPPER.

Quest’articolo vede anche la prima menzione ufficiale del mio lavoro da collaboratore tecnico, qui come amministratore dei sistemi informatici che ne permettono il funzionamento.

Riferimenti bibliografici: doi 10.1093/nar/gkx329

Il mio 2016 lavorando lon WordPress

Con l’amico Francesco di Barikom ormai c’è una intesa tale per cui mi sento come se lo conoscessi da una vita, nonostante tredici anni di differenza d’età. Ed invece ci siamo conosciuti grazie a WordPress soltanto quindici mesi fa …

a Matt Mullenweg quote

Ad Aprile di quest’anno, poi, abbiamo dato ufficialmente corpo alla nostra voglia di collaborare in ambito WordPress con il progetto WPBari e inaugurando una serie di incontri che ha raccolto l’interesse di 161 persone – questo ad oggi il numero degli iscritti alla pagina Meetup della comunità barese – e ci ha visti presenti in tre diverse location. Abbiamo presenziato ai meetup organizzati in altre città (Andria, Barletta e Brindisi) da amici conosciuti nei nostri incontri.

La sintonia nel lavorare assieme per attività di volontariato ci ha poi portato a collaborare (anche assieme ad altre figure professionali a noi complementari) per attività lavorative in qualità di consulenti tecnici per realizzare progetti di trasposizione sul web di brand aziendali, o realizzazione di attività di e-commerce da affiancare ad attività commerciali tradizionali … Abbiamo anche affrontato la prova di una docenza assieme dirante un corso base di WordPress di otto ore tenutosi a Bitonto.

Insomma, siamo venuti in contatto con diverse persone e realtà impreditoriali di Bari e provincia e mi sento di poter tirare un bilancio positivo delle nostre attività assieme. Il mercato della consulenza per la presenza on-line di professionisti, piccole e medie realtà commerciali ed imprenditoriali è decisamente vasto e variegato … quello su cui bisogna lavorare è sul valore che un buon consulente è in grado di trasmettere al cliente col suo operato, sia tecnico che formativo nella presa di coscienza (tutt’oggi necessaria) delle dinamiche del web che si intrecciano con quelle del mercato tradizionale.

Qui siamo a disposizione per discutere il tuo progetto web: contattami/ci!

ORCID – connettiamo la ricerca ai ricercatori

Recupero un mio ‘vecchio’ articolo del 2013 su una questione ancora oggi importante, nonostante l’arrivo di Mendeley e/o ResearchGate e similari.

ORCID

ORCID provides a persistent digital identifier that distinguishes you from every other researcher and, through integration in key research workflows such as manuscript and grant submission, supports automated linkages between you and your professional activities ensuring that your work is recognized.

Sono venuto a conoscenza dell’iniziativa ORCID solamente qualche settimana fa, leggendo il sempre ottimo  Better Posters che ha affrontato la questione nel post intitolato: Identifying poster authors: conference organizers, ask for ORCIDs!.

Nell’articolo, partendo dall’esame del caso di una autrice di articoli scientifici che si è trovata a pubblicare prima con il suo cognome da nubile, e poi con quello da sposata, si è arrivati anche a trattare il caso delle omonimie nei lavori scientifici. E man mano che si fa carriera in ambito accademico, e con le crescenti possibilità di pubblicazione che ci sono oggi, la cosa è meno improbabile di quel che si pensi in prima istanza.

Mi è sembrato quasi drammatico constatare che si è pensato a determinare univocamente i lavori scientifici in base a criteri univoci (ad esempio attraverso la numerazione di PubMed o l’ISBN) e che ciò non sia stato assolutamente fatto per determinare univocamente di quale Losito N. (nel mio caso) si stia parlando in qualità di Autore di un lavoro scientifico.

Per questo motivo, anche se attualmente la mia attività – che è strettamente tecnologica e si svolge dietro le quinte – non mi permette di avere spesso il mio nome tra le pubblicazioni del mio Istituto, ho pensato che fosse comunque il caso di riservarmi un identificativo Orcid, e sopratutto di spargere la voce tra i miei colleghi.

Per favore fai lo stesso.

Ed ora un’ultima parola su Orcid. Probabilmente il sistema sarebbe maggiormente accetto se ciascuno di noi autori potesse personalizzare il suo account, associare un’avatar (meglio una fotografia) al proprio prifilo ed essere agevolato nell’inserimento della lista delle proprie pubblicazioni andando a cercare in banche dati esterne, contenenti tali dati (che spesso non si ricordano o è noioso andare a recuperare, ad esempio la nazionalità della rivista dove si è pubblicato). Ancora, visti i tempi in cui viviamo, a mio avviso non sarebbe male dare la possibilità di collegare al proprio profilo Orcid quelli professionali in essere su network quali Twitter, LinkedIn, Xing e simili) … per me sarebbe un bel plusvalore!