Da bravo maniaco compulsivo, visto un attimo di sfiducia verso la gestione “comunitaria” del progetto openSUSE, che spesso mi pare avvitarsi su se stessa, e a cui non riesco a contribuire come vorrei, ho scaricato ed installato l’ ultima release – la quinta – del progetto Fedora, nome in codice
BORDEAUX
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Mi sembra ieri quando annunciai la nascita di questo progetto, invece sono passati due anni e mezzo, il mondo delle distribuzioni si e’ fatto a tratti ancor piu’ frenetico e la nascita della Ubuntu ha dato una scossa alle vecchie cariatidi che hanno dovuto scegliere cosa essere, stabili ed affidabili server o scintillanti e instabili/immaturi desktop.
Le prime ore di questa nuova Fedora 5 sul mio vecchio pc fisso paiono andare verso una discreta via di mezzo tra questi due estremi. Di certo tutto il mondo attorno alla distribuzione pare essersi scrollata di dosso una certa inerzia redhattiana e le varie comunita’ di supporto pare stiano per giungere ad un assestamento completo.
Uno dei punti fermi e’ yum
, stumento che si avvia alla definitiva maturita’ dal punto di vista dell’uso via shell, mentre dal punto di vista della user interface attraverso una GUI c’e’ strada da fare. L’ inclusione del progetto Yum Extender negli extras
mi fa pero’ ben sperare, nel frattempo possiamo seguirne lo sviluppo sul blog dedicato.
Nel frattempo che giunga una chiarificazione sull’eterno dilemma Livna vs RPMforge come principale repository esterno di software all’applicazione consiglio la lettura di questa pagina sull’uso di YumEx in CentOS 4 che rappresenta probabilmente la guida piu’ chiara a disposizione per lo strumento.
Per il resto, PUP il nuovo package updater (che sostituisce up2date) pare andare bene e sto cercando di capire se ha un’applet che notifichi la presenza degli aggiornamenti, mentre PIRUT, il tool per gestire graficamente l’ installazione dei pacchetti che sostituisce il vetusto system-config-packages
, finalmente si poggia su yum e ne usa i repository configurati, ha qualche incertezza di troppo nella fase di risoluzione delle dipendenze dove pare freezare la finestra di dialogo in certi momenti, per poi partire. Penso che il sovraccarico dei server Fedora di queste ore sia uno dei principali responsabili di questo comportamento, pero’ grazie alla ottima gestione dei mirror il tutto si risolve in pochi minuti … se penso cosa potrebbe essere la stessa cosa con un mirror yast in suse mi vengono i brividi ……
Mi riservo di scrivere ancora sull’argomento !