openSUSE meeting Italia 2014


È in corso di organizzazione l’edizione 2014 dell’ openSUSE Meeting Italia, evento che si terrà a Settimo Torinese. Maggiori informazioni sull’evento alla pagina

http://osmeeting.fsugItalia.org →

In primo luogo, vorrei invitare tutti gli appasionati di openSUSE a partecipare all’evento, che sarà un’occasione d’incontro e di accesso alla comunità, per conoscere, approfondire e confrontarsi sui temi più caldi, anche relativi alle ultime novità.

Inoltre, per chi volesse, è stata aperta una “Call for Paper”, ovvero la possibilità per ognuno di voi di presentare dei temi, legati alla distribuzione e alla sua comunità, a voi cari.

Non c’è limite alla fantasia, ma in particolare c’è grande interesse per Zypper e Yast, UEFI boot, OBS, SUSE studio e, tra le ultime novità, l’utilizzo di default di BTRFS nella distribuzione con la possibilità da subito di usare gli “snapshot”. Ovviamente questi sono solo alcuni dei temi possibili.

 

openSUSE 10.3 … ci son cascato di nuovo!

La più recente release del progetto openSUSE, la 10.3, è tra noi.

Affascinato dai primi screenshots {qui e nella pagina dell’ annuncio ufficiale} mi sono lasciato trasportare e ne ho completato il download via torrent (dove sto “seminando”) e il masterizzatore sta finendo di prepararmi il DVD di installazione.

Poi procedo all’installazione sul pc di casa, e vediamo come procede (ah, c’è anche la versione PowerPC pronta, per chi volesse una alternativa alla Yellow Dog) !

precorrere i tempi

Lo scorso 21 settembre parlavo nel mio blog in lingua inglese dei primi screenshot della openSUSE 10.2 allora prossima ventura. A distanza di mesi, con l’uscita effettiva della distribuzione lo scorso 7 dicembre, il post ha avuto un piccolo boom di accessi giornalieri.

Nell’immagine ecco la sua rappresentazione grafica:

opensuse screenshot post access

(Ricordo che l’immagine è stata ottenuta per mezzo delle statistiche di wordpress.com.)

scarica la openSUSE 10.2 in anteprima

opensuse logo Come riportato stanotte sulle pagine di OSSblog.it grazie ad un utente Italiano del portale SUSEItalia.org abbiamo appreso che sul mirror coreano del progetto openSUSE project sono state rilasciate le ISO e relativi torrent file della nuovissima openSUSE 10.2 il cui rilascio ufficiale, stando alla roadmap pubblicata tempo fa è previsto per oggi 7 dicembre.

Andreas Jaeger, leader del progetto openSUSE ha rilasciato già qualche giorno fa la notizia del freeze dello sviluppo della release, senza che però nel momento in cui scrivo sia stato rilasciato un comunicato ufficiale che confermi l’ufficialità delle ISO per il download.

Il download può comunque cominciare senza problemi (ho già scaricato e masterizzato il mio dvd). Mi raccomando quindi a condividere quanto più vi è possibile il file in modo da favorire la diffusione del file. 🙂

Una nota per chi è a digiuno della nomenclatura openSUSE.
Con Gold Master (GM) viene indicato il file originario da cui saranno effettuate tutte le copie del disco, nel progetto openSUSE viene usato per indicare il rilascio finale delle ISO.

La distribuzione è spalmata su diversi cd a cui si aggiunge un cd extra per il software non-OSS (acrobat, driver ATI, Opera e così via). Tutti i cd dovrebbero essere compresi nella iso del dvd.

Per il download è disponibile anche una immagine di dvd dual layer per avere su un unico supporto i file per installare la openSUSE sia su macchine i386 (a 32bit) che su macchina x86_64 (a 64 bit).

GNU Wars I: la minaccia Ubuntu

premessa

Questo fine 2006 si sta mostrando estremamente controverso per il mondo del software F/LOSS [*]. Sinceramente speravo un paio di anni fa che il vantaggio tecnologico delle distribuzioni Linux nei riguardi di Windows Vista fosse ancora maggiore di quello odierno, ma così non è stato.

A parte le classiche valutazioni filosofiche di chi a casa sceglie di usare un sistema libero, o quelle tecniche di chi gestisce un centro di calcolo, quando ci si va a scontrare con ambienti di gestione documentale “complessa” le cose non sono molto diverse da qualche anno fa.

quo vadis baby ?

Invece di colmare questa lacuna, essenziale per una vera diffusione capillare, il mondo GNU è sconvolto e distratto dalle “guerre intestine”.

ubuntu logo Oracle prova a tirare lo sgambetto con un trucchetto a Red Hat, i ragazzi di CentOS scovano che il trucchetto provato non è fatto così bene. Microsoft-Novell siglano un accordo di cui solo i loro top-manager e avvocati hanno compreso la portata lasciando nell’oscurità i project leader di openSUSE e di cui le maggiori realtà  F/LOSS sono scontente e scioccate.

E come ciliegina sulla torta abbiamo l’invito di Mark Shuttleworth ai contributor openSUSE, fatto qualche giorno fa, che nonostante quelle che personalmente ritengo buone intenzioni è stato sottomesso con un pelo di arroganza e che la comunità  Linux in generale ha guardato con un occhio a dire poco scettico (molti si sono chiesti, quando toccherà a $distro ?).

Come ammazzacaffè apprendo che la prossima release stabile di Ubuntu includerà driver binari proprietari all’interno delle ISO di installazione [1], aiutando si gli utenti alle prima armi e credendo che sia meglio un uovo oggi che la gallina domani e andando contro a quella che per anni è stata la battaglia di chi ha combattuto e sudato codice libero per kernel, device driver & co.

conclusione

La conclusione qual è ? Supportare Mandriva, che è sempre coerente a se stessa nelle sue scelte commerciali. Ovviamente Debian, oppure aspettare GNU Wars II: Fedora, una nuova speranza !

{si ringrazia lo splinux’s blog per l’ispirazione}

[*] = Free/Libre Open Source Software

[1] = https://wiki.ubuntu.com/BinaryDriverEducation

openSUSE si rifà il trucco

openSUSE

così si presenta la home page del progetto opeSUSE a chi ci si affaccia oggi. Da questa home page ogni utente potrà scegliere la versione localizzata del wiki (che a sua volta è in via di restyling).

A me la nuova organizzazione piace, a voi ?

Microsoft supporterà Novell ?

novell suse logo Se mi è concesso (e direi che qui nessuno può negarmelo pagando baffone, cioè il sottoscritto il conto dello show) andrei a commentare quella che è – assieme alla liberazione di Torsello – LA notizia di ieri.

Steve “scimmione” Ballmer (se non lo conosci passo immediatamente a presentartelo in questo video entusiasmante!) ha pronunciato a gran voce il supporto della Microsoft alla Novell, che dico Novell, dell’Open Surs, che dico opensurs … all’amore libero e universale !

Ebbene la vera risposta che si dovrebbe dare a questo signore e ai suoi compari di merende è:

Grazie ma … NO grazie!

Le motivazioni del mio no sono riassunte abbastanza fedelmente nelle ultime righe che il mio amico Roland (aka Liquidat) scrive nel suo post dedicato alla notizia. Andiamo a leggerele.

I saw much too many moves by Microsoft to be easily convinced that they now turned over to the good side: the Port 25 lab, in all its tries to get closer to the Open Source community, never answered the critical questions asked by their readers.

che dire … incoraggiante vero ?

The Office XML format is still full of binary blobs which can only be interpreted by MS software.

Che è pari pari la definizione di codice aperto, converrete …

The licence agreement with Novell only covers Novell and hackers not working inside a commercial environment.

… e su questo torno tra un attimo ….

MS is still trying to get the media market on its side with Windows Media Audio DRM (or the new Zune stuff).

E su questo fronte non posso dire nulla. Il mondo pare girare in questo senso. Possesso e sfruttamento no limits dei contenuti, in ogni modo possibile. E i governi non contrastano ma coadiuvano questa tendenza. No a detrazioni fiscali o rimozioni di bolli e imposte ma si’ ad uno sconto di 200 euro a famiglia (?) per l’acquisto di una tivvu’ digitale …. chissà perchè 🙁 {sentita al tiggì durante il pranzo …}

Windows is bundled with more and more software, so MS still uses its monopoly to kill competitors in an illegal way.

Direi che sono sinceramente convinti di aver ragione e poter vincere ogni causa che li coinvolge in giro per il mondo sull’abuso di posizione dominante.

Microsoft still refuses to simply hand out the Samba documentation (keep in mind that even MS’s expert said that all stuff offered by MS is not as useful as it should be).

Refreshing news, direbbero gli anglosassoni …

Direi che sono motivi sufficenti a spiegare perchè non credo nella bontà delle loro intenzioni e della loro strategia commerciale. Spero che la gente direttamente coinvolta nello sviluppo delle applicazioni interessate dall’accordo tengano sempre ben aperti gli occhi, fedeli al vecchio adagio:

tengo gli amici vicini e i nemici ancor più vicino

Sono dispiaciuto di non condividere lo stesso entusiasmo dell’amico Stefano, ma temo che sia (il suo) solo frutto della giovane età oppure del fatto che sono diventato un brontoloso scorreggione di mezza età.

Ad ogni modo, quasi a conferma dei miei timori, leggo che il Wall Street Journal (mica un giornale qualsiasi) riporta che:

At the heart of the deal is a “patent covenant” under which Microsoft agreed not to file patent-infringement charges against users of Suse Linux, and Novell agreed not to sue users of Windows. Businesses that use Linux have long worried that Microsoft would one day file patent-infringement suits against them, thereby hindering their use of and investment in the rival software.

Che mi piace tradurre (in questo caso abbastanza liberamente) così: al cuore dell’accordo c’è una copertura dei brevetti in cui Microsoft acconsente [bontà sua] a NON INTRAPRENDERE cause contro gli utenti SUSE Linux [che usano la loro tecnologia C# == Mono] e Novell acconsente a fare lo stesso con chi usa Windows [che figata un mondo dove se usi Windows ti faccio causa a prescindere ;-)]. Gli utenti business che usano Linux hanno a lungo temuto che Microsoft un giorno desse inizio a una serie di azioni legali per perseguire l’elusione di brevetti provocando così la fine del software rivale.

Ho visto che anche Pollycoke ha posto l’accento su questa questione, quindi magari vatti a leggere la sua opinione in merito.

openSUSE 10.1 – le nuove ISO

openSUSE Ne scrivo qui con un po’ di ritardo e, forse, dopo averlo fatto qualche giorno fa nella pagine di OSSblog – cui collaboro – puo’ sembrare un controsenso farlo, ma in ogni caso ho ritenuto coerente alle tematiche affrontate qui in passato riportare la notizia.

Finalmente il team di sviluppo del progetto openSUSE ha concluso il lavoro di rifacimento e aggiornamento delle immagini ISO di installazione della loro distribuzione – nella versione 10.1 – e le ha diffuse nei loro server FTP e via BitTorrent.

Le nuove e corrette ISO dell’ultimo rilascio stabile di openSUSE vengono incontro a tutti quegli utenti che si scontravano con i bachi nel gestore dei pacchetti e relativo strumento di update di recente introduzione nella distribuzione (in vista di quello che poi sarebbe stato il rilascio di SLED 10) e per l’occasione sono stati inseriti tutti gli aggiornamenti di sicurezza avvenuti in questi mesi dal rilascio originario, in modo da diminuire il carico di pacchetti da aggiornare subito dopo l’installazione.

Leggiamo l’annuncio come il prode Andreas Jaeger l’ha rilasciato:

I’m happy to announce the availability of SUSE Linux 10.1 “remastered”.
This release combines the 10.1 GM and all online updates that we have released for 10.1 so far, including libzypp, which should make the installing and working experience much smoother for everyone.

Il tutto è stato reso trasparente all’utente finale mantenendo un UNICO file relativo a questo rilascio disponibile per il download (in modo da non creare confusione). Quindi se volete/dovete usare questa distribuzione e non volete aspettare dicembre per la 10.2 non vi rimane che visitare la pagina dedicata alla versione stabile della distribuzione!

{mi raccomando, usate bittorrent !}

Novell accusata di essere (troppo) proprietaria ?

novell SUSE E Ted colpisce ancora!

🙂

In uno dei suoi ultimi post il bravo reverendo si dilunga sull’argomento della (Novell) accusata di essere proprietaria invece che pro opensource come invece tanto declama.

In questa sede non mi interessa elencare i modi e i progetti che Novell ha contribuito a sviluppare e rendere disponibili al pubblico, in meri termini di contributo al codice libero questi sono fatti, non opinioni e per i loro sforzi (economici) possiamo solo ringraziarli !

Volevo piuttosto commentare la seguente affermazione:

Say what you want about our marketing missing the mark …

E cioe’, per chi non capisse la lingua d’Albione, qualcosa che suona come “Dite quello che volete circa il fatto che il nostro marketing stia mancando l’obiettivo …”.

Ebbene, sicuramente, dal punto di vista della NOVELL il reparto Public Relation e Marketing sta facendo le mosse giuste, alcune news ne confermano il successo.

però c’è qualcosa che mi “disturba” un pochetto ….. nella più comune accezzione del termine l’associazione Novell + SUSE + Open Source è percepita dalla maggior parte dei blog e dei siti specializzati in notizie sul mondo Linux thing come un perfetto sinonimo di SLED 10.

openSUSE Peccato però che la distribuzione openSUSE 10.1 sia ancora presente sul mercato, e li ci resterà per i prossimi tre mesi, sino a quando il 7 dicembre (data di rilascio prevista) sarà  disponibile in forma stabile per tutti. E la openSUSE 10.1 ha ancora diversi problemi, stando a quanto si legge per forum e siti dedicati.

L’utente comune si trova ancora – a distanza di mesi – a dover combattere con un sistema di gestione dei pacchetti e di aggiornamento dello stesso ancora difettoso, dovendo preferire un prodotto “di terze parti” allo strumento di default, nel momento in cui ha terminato l’installazione. Una ri-edizione delle ISO con i principali (e numerosi) aggiornamenti sarebbe fortemente gradita da tutti.

O, per esempio, nonostante Novell abbia acquistato Ximian, e la SLED 10 offra al mondo una versione potenziata di Gnome, la distribuzione “libera” e’ ancora alle prese con Gnome 2.12 e la versione 2.14 dello stesso non è disponibile attraverso il repository Gnome current come era solito essere in passato. E la versione 2.16 è disponibile solo nella alfa di openSUSE 10.2 senza che nessun backport sia allo studio. E meno male che non avremmo avuto piu’ KDE sulla SUSE, cosa che invece e’ felicemente inesatto visto che il supporto della comunità  al popolare desktop environment sulla piattaforma è fortissimo (e dunque in pieno disaccordo con le scelte commerciali fatte).

Ma il danno piu’ grosso, per me, è che tutto l’entusiasmo portato dall’introduzione sul mercato della SLED 10 sta contribuendo ad affossare ciò che di buono c’è, si può fare e si potrà fare con la sorella povera, la openSUSE (e con questo cenno ho voluto anche punzecchiare Vichar, uno dei blogger “non Novell/SUSE” più attivi sull’argomento per aver trascurato la controparte libera! 😛 ).

Spero in questi giorni di avere il tempo di mettermi in pari con la lettura della mailing list opensuse per vedere le decisioni che si stanno prendendo e la direzione che si vuole dare al progetto, direzione che da quando ho lasciato la SUSE mi sembra di essere solo quella di beta testing della SLED. Inoltre vorrei capire come, stando ad alcuni topic che ho letto la lista sia passata da punto di incontro di idee e proposte a mero help desk sul prodotto 🙁

novell, suse e il grande pubblico

opensuse button Oggi, per sfizio, ho fatto una ricerca veloce nel network di WordPress.com usando la funzione di tagging di cui ho parlato qualche tempo fa.

Ebbene, semberebbe che, nonostante tutto l’hype generato da XGL prima e dal rilascio e dalle caratteristiche di Novell SUSE Linux Enterprise Desktop 10 dopo, nei “306 thousand blogs on WordPress.com” le uniche persone che ne parlino attivamente siano Vichar e il (prolifico) Reverend Ted (dipendente Novell, cmq), mentre uno sparuto gruppo comprendente me, liquidat e un altro paio di persone ne parlano occasionalmente.

Questo mi pare essere abbastanza triste, e – a mio avviso – potrebbe essere visto come un indicatore per le persone coinvolte nel progetto / comunità  openSUSE del fatto che stanno facendo qualcosa male, poiche’ tutto l’entusiasmo del gruppo di lavoro non riesce a propagarsi all’esterno al grande pubblico, nonostante abbiano un prodotto per molti versi eccellente, e desktop-ready come si usa dire.

Diciamo che tutti gli sforzi di comunicazione non vanno nel verso giusto, o non smuovono gli utenti.

Basti pensare che nella mailing list Italiana dedicata a SUSE non c’e’ praticamente traffico, e che le risorse locali sono scomparse dalla pagina Communicate del wiki ufficiale (a suo tempo avevo linkato i canali IRC ed il forum di ILDN e la mailing list di cui sopra).

Mah!