Che l’industria editoriale cartacea non stia passando un bel momento è ormai storia nota. Che i costi delle materie prime necessarie alle stampe siano in costante e stellare aumento anche. Questo non toglie però che l’altro giorno, leggendo l’articolo Quanto aumentano i prezzi dei fumetti Panini Comics di Fumettologica, mi sia quasi venuto un colpo.
- Gli albi spillati da 24 e 32 pagine passeranno da 3,00 euro a 4,00 euro.
- Gli spillati da 48 pagine passeranno da 5,00 euro a 6,00 euro.
- Gli spillati da 72 pagine, passeranno da 6,90 euro a 7,00 euro.
Per chi non fosse pratico, 24 pagine sono l’equivalente di un singolo episodio mensile delle collane di fumetti ‘di super-eroi’ del mondo statunitense. In termini di lettura pura parliamo intrattenimento che dura pochi minuti. Leggo che negli USA questo costo è addirittura superiore (se non ho letto male andiamo sui 5$ per il singolo albetto).
Ora mi va bene che i costi siano aumentati, lo vediamo, ma mi sembra chiaro che quello che io e centinaia di altri appassionati abbiamo fatto a cavallo degli anni ’90 / ’00 sia oggi di fatto impossibile. Comprare dozzine di testate per seguire e sostenere gli editori mese per mese.
Ora io non so quale possa essere la soluzione, ma nel non troppo lontano 2017 compravo 29 albi (tutti almeno da 48 pagine in su) ed una graphic novel a 105€. Oggi a parità di pagine il costo sarebbe sicuramente il doppio. E quanti possono permettersi 200€ di fumetti al mese?
Porto il 2017 come esempio perché in quell’anno ho interrotto l’acquisto seriale di fumetti a causa di un arretrato di letture di oltre due anni (e diverse decine di albi devo ancora leggerli ancora oggi) ed il mio modello d’acquisto è cambiato, ormai prendo sporadicamente qualche graphic novel o raccolta.
Insomma, mi rattrista vedere come il fumetto da forma di intrattenimento popolare sia diventato qualcosa di ristretto ad una minoranza molto ristretta. Sono il solo?