Quasi un mese di attività per questa revisione quotidiana degli articoli scritti in passato, negli ultimi 19 anni di vita di questo blog. Chiudiamo gennaio con quest’ultima carrellata di post, dopo averne cancellato un paio…
2021
Letture suggerite del 31 gennaio 2021 – creatività/produttività e ignoranza selettiva, sono gli argomenti notevoli di due delle segnalazioni proposte;
2020
letture suggerite del 31 gennaio 2020 – intelligenza artificiale, progettazione / design a cura di John Maeda e impatto dei dispositivi elettronici sui nostri figli le segnalazioni maggiormente di spicco di questa segnalazione;
2019
Trimoni. Esserlo o non esserlo? – un gioco con gli assistenti vocali. Non ho mai indagato se la cosa fosse vera o costruita ad arte. Resta divertente da rivedere comunque…
Oggi sono io – Le note di questo brano di Alex Britti, cantate da Mina, in una sera di gennaio di tanti anni fa (eravamo sposini, la casa mezza vuota, ancora in corso di arredamento, ma la musica e l’amore non mancavano certo);
2007
attenzione a Fullo …. – Francesco ci infettava con la sua influenza. Allora ci si poteva ancora sfottere allegramente per una cosa del genere!
2005
Wallpapers – una bella risorsa con wallpaper per smartphone e computer, più tardi ci rifaccio un giro dato che l’attuale sfondo del Mac mi ha un po’ annoiato;
Recentemente mi è capitato di dover soccorrere un amico che si ritrovava nella impossibilità di un corretto riavvio di un iPhone di un parente a causa dell’esaurimento dello spazio a disposizione sul suo smartphone [*].
Nella mia cerchia di parenti e amici questa eventualità non si era mai verificata e quindi ho dovuto cercare un po’ sulla rete una soluzione rapida ed efficace.
L’ho trovata sul forum ufficiale Apple nel thread iPhone storage is full. Now it won’t turn on. Per comodità di te che mi leggi, e per aiutare chi non ha molta dimestichezza con l’inglese, riassumo brevemente il tutto!
Mentre è in modalità di recupero iTunes cercherà di reinstallare iOS sul tuo iPhone. Visto che è probabile che questo problema accada a persone che non sono molto attente con il backup del proprio telefono (su iCloud o in locale sul proprio computer) è di vitale importanza scegliere l’opzione Aggiorna quando arrivati al passo 4 della procedura. iTunes cercherà quindi di reinstallare iOS senza rimuovere i tuoi dati.
Se il ripristino non viene portato a termine con successo, non ti resterà che l’opzine di ripristino completo del telefono (con perdita dei dati in esso contenuti).
[*] la mancanza di spazio libero su un sistema *NIX / BSD derivato è una cosa seria… e mi meraviglia ancora come dal 2007 ad oggi, e con oltre due miliardi di esemplari venduti, non ci sia un vero meccanismo di protezione del sistema sui dispositivi con iOS / iPadOS e cugini…
Responsible leaders lead towards their own obsolescence. The tricky part can be to notice when you’ve become a leader, or ‘name’ within your community. If you’re too busy rejecting your own popularity (on whatever scale) because being regarded a key contributor, a great organiser, or an inspiring public speaker makes you feel uncomfortable, you might wind up missing a chance to support the very people who are looking to you as a role model for taking their own next steps in the project.
… la cultura che serve, e che dobbiamo far crescere, è quella di un confronto capo-collaboratore che sia a due vie e che consenta uno scambio reciproco privo di personalizzazione dei riscontri negativi e di attacchi alla persona. Il feedback da cercare è quello in cui tutti gli attori in gioco sanno vivere la naturale fase di dialogo come un momento professionale e professionalizzante che diventi la base della crescita, sia per chi lo propone sia per chi lo riceve.
L’amico Paolo Genta mi segnala questa iniziativa tra l’editore Condè Nast Italia e la software house Res che ha portato alla realizzazione di una serie di articoli sulle tematiche: Machine learning, tecnologie AWS come Neptune (DB a grafo) e tutta la ricerca che c’è stata per associare ricette, taggarle automaticamente per potere poi estrarre informazioni e suggerire all’utente finale possibili correlazioni.
When Food meets AI: the Smart Recipe Project è una serie composta dai seguenti sei articoli (in lingua inglese):
Stamattina mi è capitato di parlare con un collega con cui, in tempi pre-COVID-19, ero solito scambiare due chiacchiere alla macchinetta del caffè parlando di lavori e figli (quasi coetanei).
Come tutti, piano piano riprendiamo le normali attività post quarantena nazionale e lui, come me, si ritrova solo in questi giorni a dover riprendere l’automobile e a fronteggiare l’acquisto del dispositivo / seggiolino anti-abbandono di minore (sotto i 4 anni) previsto da una discussa e francamente assurda Legge dello Stato.
Fatta la premessa che qualunque dispositivo aggiuntivo al seggiolino che io abbia visto immesso sul mercato:
NON ha una omologazione (a differenza, per esempio di un casco da moto);
che tutti i siti dei produttori pubblicano un PDF come “Certificato di Conformità” dove dichiarano al Ministero la cosa SENZA che tale documento sia almeno firmato e datato digitalmente;
il pieno rispetto dei principi enunciati dalla legge è praticamente non ingegnerizzabile in un UNICO prodotto, ma richiede sempre l’attenzione del genitore;
che un genitore attento – appunto – non lascia nessuno in auto abbandonato a se stesso
… ebbene, io ho perfezionato l’acquisto del dispositivo aggiuntivo per il nostro seggiolino Foppa-Pedretti già a marzo subito dopo il 7, data di inizio delle sanzioni in caso se ne fosse sprovvisti, e in piena emergenza sanitaria.
Il mio primo consiglio è stato quello di riscattare subito i 30€ di bonus per l’acquisto dell’oggetto sul sito creato ad-hoc dal Governo: https://www.bonuseggiolino.it. La procedura è stata veloce ed indolore e non ha richiesto neanche lo SPID o simili per essere conclusa. Ho fatto questo perché avevo letto diverse testimonianze di persone che avevano acquistato il dispositivo già a novembre 2019 e poi richiesto la cifra come rimborso, e a marzo ancora dovevano vedere esaudita la propria richiesta.
Fatto questo bisogna verificare il modello che più piace presso i rivenditori/produttori e qui prendere nota di un loro codice identificativo. Questo codice identificativo va poi riportato sul sito del Bonus Seggiolino sopra riportato, abbinato al proprio bonus in modo da ottenere un secondo codice – possiamo pensarlo alla somma de “identificativo” del nostro bonus più l'”identificativo” del venditore – che va riportato in fase di check-out sul carrello dell’e-commerce dove faremo l’acquisto.
E veniamo al dispositivo che ho scelto.
Ho preso un MyMi … composto da un classico cuscino da posizionare sulla seduta del seggiolino auto del bambino, una app da installare sul cellulare e da un dongle da agganciare al portachiavi in caso non si abbia uno smartphone (ad esempio lo si dia in uso ad un nonno non tecnologico che ci aiuta a prendere/portare il bimbo a scuola o dal dentista). Tra i bonus la lavabilità del prodotto e – sopratutto – l’uso di comunissime batterie, sostituibili dall’utente. Quando tra un anno mio figlio non avrà bisogno del cuscinetto (*) potrò rivendere / regalare il dispositivo a chiunque lasciando un oggetto pienamente operativo.
L’app è perfettibile, ed un figlio impaziente e vivace (* = impossibile quindi da dimenticare in auto) non mi hanno permesso un pieno addomesticamento delle funzionalità proposte.
Ad acquisto effettuato, un altro amico mi ha parlato di Tata, un progetto tutto italiano, vincitore anche di un premio in Germania. Il prodotto mi è sembrato più curato e convincente, con il vantaggio di costare anche 10€ in meno del ‘mio’ MyMi.
A posteriori – anche solo per il risparmio – penso che prenderei quest’ultimo se dovessi perfezionare oggi l’acquisto. Spero che queste brevi note siano utili a qualche altro genitore, e se ci fossero domande i commenti qui sotto sono sempre aperti per il dialogo ed il confronto.
una precisazione
In merito ai cuscini e alla loro compatibilità con i seggiolini auto. Il mio seggiolino auto (Foppa Pedretti, ma ho visto che è una pratica diffusa) esplicita chiaramente che anche l’uso di una semplice mussola inficia la sicurezza del tessuto anti-scivolamento che ricopre il seggiolino così come è stato omologato, sconsigliandone l’uso. E mi chiedo cosa possa accadere in caso di incidente con danno al minore, per avere usato una mussola decadono i miei “diritti”?
Tornando al discorso, solo comprando cuscini e seggiolini dello stesso marchio questa clausola viene meno, avendo trovato sulle istruzioni e certificati del cuscino/dispositivo anti-abbandono esplicitamente espressa la piena compatibilità tra i due prodotti.
A me è sembrata l’ennesima tacca sulla barra delle cose a sfavore dell’implementazione di questo strumento di sicurezza e ho semplicemente deciso di fregarmene. Tu magari la potresti pensare diversamente…
Questo 2020 sarà senz’altro ricordato per aver imposto una quarantena a livello mondiale, e per aver obbligato tutti a ripensare alla propria presenza digitale. Sia che si sia fruitori, sia che si sia promotori di contenuti.
Una pletora di eventi è stata annullata o rimandata. Moltissimi altri si sono riconvertiti in eventi “digital only”, altri sono nati, ed infine altri stanno alla finestra a guardare che succede. Il che non è necessariamente un male.
Vivere a casa h24 e 7/7 assieme ad una famiglia comporta una serie di obblighi e ritmi che difficilmente lasciano spazio al piacere personale, e di questo me ne convinco nonostante migliaia di tutorial e webinar raccontino un mondo dove le 24 ore sono una serie di task ‘pomodoro’ e la gente ci dica che si può incanalare la propria vita in slot temporali predefiniti. La mia realtà, e quella di centinaia di altre persone, racconta un mondo diverso.
Rimango quindi ammirato da chi riesce a intavolare sessioni live su Facebook o Instagram o altra piattaforma multimediale, ma non riesco a levarmi dalla testa un certo fastidio perché alla fine della fiera nessuno di questi eventi – dal 5 marzo, giorno in cui è cominciata la mia quarantena – si è mai svolto in orari o modi che me ne rendessero minimamente comoda la fruizione.
Il tuo evento può avere la stessa efficacia in formato digitale?
Deve essere per forza in diretta?
Puoi distribuire i contenuti in altre soluzioni?
Nella settimana passata ho cominciato a parlare con gli amici pugliesi della comunità WordPress di cui faccio parte di come e quando fare un ritorno verso il nostro “pubblico” … i nostri conterranei, nello specifico, con eventi legati alle nostre attività e tematiche. E devo dire che tutti hanno alcune perplessità sul formato meetup in streaming, che rischia di diventare un momento cattedratico, maestro / allievo, molto lontano dallo spirito di confronto comune e alla pari che da sempre cerchiamo di organizzare.
Qual è la tua posizione in merito? Hai esperienze, in positivo o meno, che ti va di condividere?
Se dal vivo le espressioni e i modi di dire sono un mezzo comunicativo fondamentale per esprimere ciò che si vuole dire senza incomprensioni, online, dietro la tastiera, le cose si complicano. Spesso mi sono ritrovato ad essere travisato o incompreso, a volte rovinando dei rapporti.
In quei frangenti, ma in realtà in ogni momento della mia professione si è fatta quindi sempre più impellente la necessità di avere un’etica, un decalogo se vogliamo, ben delineato. Ho capito che la tecnica, lo stile e la creatività sono solo una minuscola parte di questo lavoro e che senza delle regole morali tutto cadrebbe. … È una consapevolezza che cresce nel tempo come è giusto che sia ma che è doveroso coltivare fin da subito cosa che a volte ci si scorda di fare. I miei valori non sono sicuramente gli stessi di quando ho iniziato ma mi hanno tirato fuori d’impaccio in situazioni in cui il mio interlocutore non sembrava professionale o peggio disonesto. … Avere una condotta ci permette di indignarci per una proposta di lavoro gratis o ancora ammettere se un lavoro è nelle nostre corde o meno o se rispetta chi siamo o in cosa crediamo. Ci permette di poter dire NO ad una commissione piuttosto che ad un’altra e non sentirsi dei falliti per questo. Ho capito quanto la professionalità sta in ogni gesto che si compie, da un saluto nella email a delle scuse sincere quando si fa un errore. Negli anni ho imparato quanto il tempo fosse un valore sottovalutato. Lottate per avere tempo, quello nessuno ve lo ridarà.
Non mi occupo di marketing on-line, ma è un settore che mi affascina e che guardo sempre con occhio curioso.
Non avendo budget — come tutti — per affidarmi ad un professionista, avendone la necessità mi iscriverei a Guido per ‘fare da me’. Enrica ed Ivan sono abilissimi nel costruire un mondo per insegnare a cavarsela in questo mondo … E sopratutto lo fanno in una maniera che a me pare etica. Basata su solidi valori di correttezza e rispetto.
… i pezzi che hai a disposizione nel tuo marketing online sono pressoché infiniti: c’è l’advertising e ci sono gli hashtag, le tracce audio e i video, i downloadable e le automazioni per l’email marketing. Non devi usare tutto: devi capire a cosa servono, nel tuo caso, i vari pezzi. E di conseguenza decidere se usarli.
Ad esempio, mettiamo che hai un vivaio specializzato in piante rampicanti:
il blog ti serve per rispondere ai dubbi più comuni tra i tuoi potenziali clienti: i rampicanti si potano? Quali materiali usare come sostegno? Anche le rose possono arrampicarsi?
L’advertisingti serve per ripescare i lettori del blog e portarli alla newsletter (grazie al retargeting).
La newsletterti serve per vendere secondo la stagionalità: è maggio ragazzi, ora di fare la pacciamatura! In vivaio abbiamo lo sconto sul cippato organico.
Instagramti serve per fidelizzare puntando sulla competizione tra i tuoi clienti: ecco il roseto della signora Agnese di Pavarolo, bello eh?
Ogni canale deve servirti a qualcosa; se un pezzo non ha una funzione (o ha smesso di averla) smetti di usarlo, creerebbe solo confusione.
— Guido, newsletter del 9 Maggio 2019
Il mio consiglio è di seguire questi due … e supportare il loro splendido (lavoro).