Budapest

Budapest, HU — parlamento

foto di @chiarapice

Ci siamo concessi poco più di 48 ore di vacanza ‘invernale’ presso questa città che ci ha letteralmente rapito con il suo fascino. Scrivo queste due righe come promemoria a me stesso per condividere più avanti qualche altra impressione… sicuramente c’è da tornarci. Quando, è tutto da vedere!

Long way (Round, Down, Up)

Dopo tanto, tantissimo tempo, sul canale streaming AppleTV+ ho potuto recuperare la visione dei tre bellissimi viaggi in moto fatti negli anni dall’attore Ewan McGregor e Charley Boorman assieme ad una troupe di poche persone.

  • Long way Round – 2004, percorrendo Europa, Asia e Nord America da Londra a New York dal 14 aprile 2004 al 29 luglio 2004;
  • Long way Down – 2007, percorrendo Europa e continente africano da John o’ Groats punta nord della Scozia e Città del Capo tra il 2 maggio ed il 4 agosto 2007;
  • Long way Up – 2019, da percorrendo il continente americano da sud a nord, partendo da Ushuaia ed arrivando a Los Angeles in “soli” 100 giorni tra settembre 2019 sino al 14 dicembre 2019.

Una vagonata di chilometri in sella, auto, treno, barca, aereo compiendo tre viaggi che da soli possono riempire una vita intera di aneddoti ed episodi e che insegnano come e quanto il mondo in cui viviamo sia meraviglioso, quanto l’uomo in povertà è davvero molto più solidale col “prossimo suo” rispetto all’uomo ricco (gli inconvenienti a mio avviso peggiori si sono sempre svolti nelle città / Stati più civilizzati) … e di come la voglia di mettersi in gioco e come affronti le difficoltà restano le sole cose che contano nella vita.

Davvero, se ti piacciono i viaggi cerca di recuperare la visione di queste tre serie… se ti piacciono le moto, poi, non ne parliamo neanche: DEVI vederle!

immaginarsi a New York

da una segnalazione di Una Cosa al Giorno

Che meraviglia deve essere New York … guardandola pare essere la summa della nostra civiltà (occidentale). Pur sapendo che il mondo è ben più ricco di significati e bellezze. Penso che se mai mi ritroverò a visitarla… e magari viverci per qualche tempo, sarò affetto dalla Sindrome di Stendhal

Bari. Riflessioni post-elettorali.

In una giornata buia come quella di ieri è stato come scorgere l’arcobaleno in un cielo plumbeo l’arrivo della notizia della netta vittoria – al primo turno elettorale – di Antonio Decaro come rinnovato sindaco della città di Bari.

I motivi del mio gioire della sua vittoria sono riassunti nel concetto chiave che un uomo di uno schieramento politico può — attraverso il quotidiano lavoro di cura della Res Publica, l’impegno diretto, l’onestà di ammettere sbagli e l’umiltà di dare di conto delle proprie scelte, nonché portando avanti una precisa idea politica — farsi votare da un simpatizzante / elettore di schieramento avverso e quindi essere legittimato a rappresentare e guidare la propria comunità.

Certo, condire la vittoria con parole come:

“Non è un miracolo, sono stato il sindaco di tutti e continuerò a esserlo. Questa vittoria non è un miracolo ma il riconoscimento del buon lavoro fatto […] So che molti mi hanno votato per essendo distanti dalla mia parte politica, vi prometto che rispetterò tutti. Rispetto, ascolto, umanità saranno le mie parole d’ordine“.

Antonio Decaro, 27 Maggio 2019

non è che la ciliegina sulla torta.

Adesso non resta che rimboccarsi le maniche e rendere Bari una città migliore, oltre che dal punto di vista promozionale (vedi l’endorsmet ricevuto da Lonely Planet come una delle migliori mete ‘underratedin Europa. E magari evitare scempi come questo, ripreso passeggiando per strada una delle scorse mattine nel quartiere San Pasquale (che per i non baresi non è affatto estrema periferia).

via loulou_aubergine

P.S. = se non avessi colto la citazione, l’opera cui viene riferimento è questa performance fatta da Banksy in occasione della Biennale d’Arte a Venezia il 9 maggio 2019 e salita alla ribalta della cronaca, con la sua pubblicazione on-line lo scorso 22/23 maggio.