Cicerone credeva tre cose riguardo alla vecchiaia.
Arthur C. Brooks, La seconda onda
Prima di tutto, dev’essere dedicata al servizio, e non ad ammazzare il tempo.
Seconda cosa, il nostro dono più grande in una fase avanzata della vita è la saggezza, all’interno della quale l’apprendimento e il pensiero creano una visione del mondo capace di arricchire gli altri.
Terza cosa, la nostra capacità naturale a questo punto è il consiglio: il mentorato, la consulenza e l’insegnamento, che non siano volti ad accumulare ricompense mondane di soldi, potere o prestigio.
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La mente è tutto. Quello che pensi, diventi.
il mondo dei vecchi, il mondo della memoria
Si dice: alla fine tu sei quello che hai pensato, amato, compiuto. Aggiungerei: tu sei quello che ricordi. Sono una tua ricchezza, oltre gli affetti che hai alimentato, i pensieri che hai pensato, le azioni che hai compiuto, i ricordi che hai conservato e non hai lasciato cancellare, e di cui tu sei rimasto il solo custode.
Eugenio Borgna, 📕 In dialogo con la solitudine
La libera scelta è a ben vedere una scelta consumistica.
“Ogni epoca definisce la libertà in maniera diversa. Nell’antichità, libertà voleva dire non essere schiavi. Nell’epoca moderna la libertà viene interiorizzata quale autonomia del soggetto. È libertà di azione. Oggi tale libertà di azione sprofonda nella libertà di scegliere e consumare. L’uomo senza mani del futuro si dedica a una «libertà in punta di dita»: «I tasti disponibili sono cosí numerosi che i miei polpastrelli non potranno mai toccarli tutti. Per cui ho l’impressione di scegliere in piena libertà». La libertà in punta di dita si rivela un’illusione. La libera scelta è a ben vedere una scelta consumistica.”
Byung-Chul Han, Le non cose
Da una segnalazione di Luca, che ringrazio per la condivisione.
Le coordinate della felicità
Il tema del benessere, della felicità, dell’equilibrio interiore è il protagonista di diverse letture iniziate e non ancora finite nello scorso anno. Il libro di Gianluca Gotto, invece, sono riuscito a leggerlo durante poche settimane a cavallo tra le festività natalizie e ieri. Oddio, forse le settimane non sono poche (quasi un mese e mezzo) ma le sessioni di lettura lo sono state.
Il libro racconta il percorso di emancipazione dalla vita conformista e dalla educazione ortodossa tipiche della società italiana che lo ha visto protagonista diversi anni fa. Ormai la sua vita cade in una specifica tipologia di vita che potremmo semplificare come hippie (sempre alla luce della educazione da me ricevuta), tipica di diverse personalità ormai affermate nel mondo del web (avrei potuto usare il termine guru, ma se c’è una cosa che lo contraddistingue è l’estrema umilità).
Un diario ex-post, scritto integrando ricordi e sensazioni. Fissando episodi che sono state per lui tappe cruciali di un percorso verso la propria libertà (che è anche l’amor proprio).
Ti lascio con la citazione di un passaggio, ma ne ho “sottolineati” diversi. Adamantini nella loro verità e nella loro concretezza
lo e il mio cuore ci pariamo spesso ormai. L’ho ascoltato sempre negli ultimi anni e ora mi trovo qui, seduto di fronte a una delle viste più incredibili che abbia mai avuto modo di contemplare. Condivido la strada e la vita con la donna che amo, mi guadagno da vivere facendo ciò che amo, conduco un’esistenza che amo. È tutta una questione di amore. La felicità è questo: ascoltare il proprio cuore e comprendere l’importanza di amare. Amare se stessi, amare gli altri, amare il mondo e il semplice fatto di esserci. Perché non tutti hanno questa fortuna.
Gianluca Gotto
23 MINUTI PER RIPRENDERSI DA UNA DISTRAZIONE
Mi è stato recentemente segnalato un lungo commento su LinkedIn in merito ad un recente studio [link al PDF] sulla produttività personale nel contesto lavorativo.
I consigli esposti sono probabilmente stati già sentiti / letti nel corso del tempo, da fonti diverse e disparate. Seguendo però il principio per cui ogni cosa, ogni giorno, è una cosa nuova per qualcuno, risegnalo a mia volta questa riflessione e soluzione sull’argomento.
Non farsi trasportare dagli eventi, dare una priorità alle cose, dare quindi un ordine allo svolgimento delle stesse concentrando i compiti principali in quelle fasce di orario in cui siamo più attenti e focalizzati. Dicendo no al resto degli input, e non lasciandosi distrarre (per quanto possibile).
OBIETTIVI LAVORATIVI
il tempo della lettura
Sono abbastanza felice di aver portato a compimento la lettura di due libri iniziati quest’anno e di cui avevo accennato nella sezione /now di questo sito.
I libri sono:
- La tecnologia è religione di Chiara Valerio, libro molto particolare e stimolante che ho avuto il piacere di regalare a due persone chi stimo molto e da cui mi aspetto un giudizio anch’esso illuminante;
- The Hacker Mindset: How thinking like a hacker can improve your code, your coffee, and your life del mio amico Francesco Carlucci. Comprato in edizione cartacea per supportare lo slancio creativo di Francesco che mi ha divertito e suggerito un paio di argomenti per la mia ‘crescita personale‘;
Conto ora di portare a compimento la lettura di almeno di altri due dei libri elencati entro la metà di settembre. Assieme alla lettura di qualche fumetto che mi sono regalato in un paio di puntate in edicola / fumetteria. Uno è Groucho Quinto, pubblicato nel n°46 della collana Dylan Dog Color Fest.
Il lavoratore deve essere precario
Una volta, ma è una rimembranza vaga, ricordo la voce di mio padre borbottare qualcosa sul Capitale che illude il lavoratore di poter accumulare risorse tali da consentirgli di galleggiare, ma esse si esauriscono rapidamente e dunque egli affonda. Il lavoratore per poter galleggiare deve essere versatile, disposto a cambiare, rapido. II lavoratore deve essere precario. Il sistema guadagna sugli spostamenti, o sui dislivelli, i gradienti. Perestrojka! mi si rivela oggi come il grande esercizio di vivere con la partita Iva.
Chiara Valerio
dell’invecchiare
Le macchine, motivo per cui forse ci tranquillizzano, vivono di aggiornamenti, noi, quando siamo fortunati, di invecchiamento.