senza titolo

Sono giorni un po’ così, come scrivevo nel mio ultimo post, e spesso mi ritrovo a pensare di come si viva in una inutile e dannosa spirale di fretta competitiva. Ci si sente circondati da persone inette, ostili anche, ed è facile dimenticarsi che, ciascuno a modo suo, non fa che reagire alla piena degli eventi che può essere la vita di tutti i giorni.

Penso poi alle persone che stanno soffrendo, sognano una vita normale, a quelle che si adoperano perché la vita altrui sia anche solo un minimo più confortevole di come possa essere senza il proprio intervento. E a loro mi sento di dedicare questa immagine scovata su Instagram.
Sarò banale, ma ogni tanto fermarsi e farsi una carezza o un elogio fa bene all’anima.

Lo stato delle cose

I giorni trascorrono abbastanza sereni in famiglia. Ci sono le difficoltà della vita quotidiana, le preoccupazioni per il futuro, una situazione politica a livello nazionale ed internazionale non certo rosea. Mi limito a vivere questa vita, a gustare tutto quello che per mesi mi è stato precluso. Cerco di trarre il massimo piacere da ogni piccola cosa.
Le “cose brutte” le metto in una sacca sulla schiena, e porto il loro fardello con me sino a quando non le ho metabolizzate oppure decido di ignorarle (nel senso di dimenticarmi di averle vissute) per quanto possibile.

Non ci sono molti entusiasmi. Vivo con entusiasmo una gita, una passeggiata, mangiare qualcosa di buono. Una contraddizione continua quasi dilania il mio sentire.

Ho iniziato a leggere il libro Un’educazione emotiva regalatomi da Simone lo scorso maggio, in un particolarissimo momento della mia vita. Per molti versi è illuminante e confortante leggere come il mischione emotivo che provo è comune alla maggior parte delle persone con una certa sensibilità. O semplicemente a quelle che ogni tanto hanno la fortuna di avere del tempo per auto-analizzarsi.

Cosa voglio dire con questo post non lo so.

Piove. Ho perso un caro amico… per certi versi quasi un fratello, una persona che mi ha visto ‘a nudo’ come poche e mi ha teso una mano, un salvagente e una nave di supporto in un mare tempestoso. Milano non ha lo stesso sapore di qualche giorno fa quando sapevo ci fosse lui qui da incontrare.

Vivo, e lui non vive più. Quello che posso fare è onorare il mio essere vivo godendo di quello che viene di bello, stringendo i denti nei momenti difficili, ed essere gentile e provare ad aiutare più che posso,

Rallenta

rallenta

A livello questo 2024 si sta mostrando particolarmente intenso per me, per la mia famiglia.

Ancor più che negli anni passati sto cercando di far mio il pensiero di una vita lenta, incentrata sul presente, non facendomi soffocare dal futuro e da quello che può venire. Il passato è passato, e grazie a dio ho fatto pace con tutti i miei errori e cerco di rimediare (fallendo ogni tanto, ma pazienza).

Rallento. Respiro. E provo ad essere gentile con me stesso, dopo esserlo con gli altri.

Sii gentile col tuo cuore

(le immagini sono di @tonnart_)

Ti auguro una buona giornata!

La storia

W l’Italia democratica, libera e “caritatevole“ (inclusiva, paritaria, dove l’empatia verso il prossimo è parte – o dovrebbe essere parte – del nostro DNA?).

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/principi-fondamentali/articolo-3

L’età adulta

via ➦

Ho trovato questa immagine facendo doom-scrolling tra le stories dei miei amici. Mi pare sia stato Pietro a ri-condividerla.

Ho pensato a mia volta di condividerla in questo spazio, per sottolineare un concetto che ho appreso dalla vita sulla mia pelle. E che vorrei condividere con tutti gli amici (e i lettori di passaggio) che si trovano in un momento della vita in cui effettuare delle scelte e si pensa di rimandare a tempi migliori.

Tempi migliori non arrivano mai.

Dietro l’angolo la vita ha sempre delle sorprese, per cui se vuoi veramente una cosa lancia il cuore oltre l’ostacolo e cerca in tutti i modi di andartela a prendere1. Se poi non andasse bene non fa nulla. Sai che hai fatto del tuo meglio per non tradire te stesso. Il rimpianto di non aver fatto qualcosa che ‘sentivi’ invece di volere sarà molto peggio di un (eventuale) fallimento.

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  1. Di questi tempi è bene precisare che mi riferisco ad azioni costruttive. Fare un figlio, andare a convivere, dipingere la casa di rosa, imparare una lingua o un’abilità nuova, adottare un animale domestico e cose così. ↩︎

La storia, secondo gli altri

L’altro giorno, frastornato dai media e dalle terrificanti – ancora una volta si, terrificanti – immagini provenienti da Israele, Gaza e Palestina mi è venuto un pensiero da vero ignorante ™.

Mi sono chiesto, lo studio della Storia in Italia quanto è stato influenzato dalla visione fascista per cui prima dell’impero romano c’era solo barbarie, poi abbiamo conquistato e portato “civiltà” in Europa ed in Asia e poi siamo stati (o ci siamo) distrutti ma comunque tutto ciò che c’è di buono nel mondo proviene dal nostro successo nei primi secoli ‘dopo Cristo’ ?

Paesi come India, Cina, gli estinti abitanti del sud-America, Iraniani, Egiziani, fenici, Greci come vedono la storia dell’uomo partendo dai successi delle proprie nazioni? Quale è la narrazione del mondo al di fuori dei confini italici?

Se sai dove posso documentarmi in proposito, dove mi consigli di andare ad approfondire l’argomento?

one of the most powerful image of 300, the comic from Frank Miller

quarantanove

E così siamo inaspettatamente, e dolorosamente, ma anche felicemente giunti al mio 49° compleanno. Che numero curioso il 491. E chissà che significa ‘la carne’ seguendo il suo significato nella smorfia napoletana.

Ho imparato, davvero, a non dar nulla per scontato e a ringraziare per le cose belle che la vita (e le persone che incontro nella mia vita) mi danno. E mi piaceva condividere qui questa mia celebrazione dell’essere definitivamente entrato nella fase matura della vita, anche se la mia peste qui a casa mi aiuta a tenermi giovane. E non è detto che il prossimo anno sia qui a celebrare la ricorrenza.

  1. crediti dell’immagine Superbenjamin, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons ↩︎