Le mie app di default

Grazie ad Andrea ho scoperto questo piccolo e divertente (per me chiaramente) esperimento sociale sul web. Ciascuno pubblica e condivide la propia lista di applicazioni standard per eseguire un determinato compito.

Questa è la mia lista (aggiornata al 9 novembre 2023). Uso Apple sia per il computer che per lo smartphone, quindi la maggior parte delle segnalazioni è relativa a questo ecosistema.
Buona lettura.

  • 📧 Mail Client: Thunderbird ed Apple Mail essenzialmente. (Ho da poco introdotto Outlook perché il mio datore di lavoro ha adottato la piattaforma M365);
  • 👾 Mail Server: Google Workspace nel piano gratuito (sino a quando funzionerà ancora) a cui ho ancora accesso. Altrimenti utilizzo Gmail, iCloud e la posta del mio ISP per un altro dominio personale;
  • 📝 Note: Notes.app ed il mio adorato SimpleNote. Lo sviluppo di nvAlt pare esserci congelato, così come quello del suo successore.
  • ✅ To-Do: Promemoria.app e Things (acquistato grazie ad un’offerta e che uso molto meno di quanto )
  • 📸 iPhone Photo Shooting: iOS Camera
  • 🎞️ Gestione delle foto: Foto.app
  • 📆 Calendario: Calendario.app
  • 📁 Cloud File Storage: Dropbox, iCloud Drive, NextCloud per lavoro che stiamo lentamente migrando su OneDrive (come spiegato poc’anzi per Outlook);
  • RSS: Feedly (nel piano gratuito) con Reeder su iPhone e Mac;
  • 📇 Rubrica: Contatti.app, usando iCloud per la sincronizzazione;
  • 🌐  Browser: Firefox, Safari and Edge/Chrome esclusivamente per cose di lavoro;
  • 💬 Chat: Discord, Slack, Telegram, WhatsApp (ma anche i messaggi privati di Instagram), Skype per lavoro. Teams evito di usarlo a meno che non sia costretto;
  • 🔖 Bookmarks: Firefox con un backup manuale e periodico in “locale”. Provvedo poi ad una importazione sugli altri browser. Xmarks mi manca da morire. Ho poi anche un account su Pinboard, che adoro!
  • 📑 Read It Later: Pinboard ed un indirizzo email privato che uso apposta per segnalarmi cose da riprendere in un secondo momento;
  • 📜  Word Processing: Byword, BBEdit, MacDown;
  • 📈  Spreadsheets📊  Presentations: tendo ad evitarne l’uso. Direi che se proprio devo uso Excel o Google Sheets e Keynote;
  • 🛒 Shopping Lists: Promemoria.app … mi ero ripromesso di usare Bring ma non mi ci sono applicato
  • 💰 Budgete Finanze Personali: Money Pro e RoadTrip MPG su iOS per le spese relative ad auto e moto;
  • 📰 News: Mastodon ed il mio network di amicizie sui vari canali di chat;
  • 🎶 Musica: Spotify (piano famiglia) ma anche Apple Music;
  • 🎙️ Podcasts: Podcast.app (ho dato anche una chance ad Overcast di Marco Arment… ma ne ascolto talmente pochi e talmente sporaricamente da rendere inutile l’uso di una app ad-hoc);
  • 🗝️ Gestione delle Password: 1Password ora con abbonamento Family, per lavoro usiamo Keepass con una “cassaforte condivisa” sul Nextcloud self-hosted al lavoro;
  • 💻 Terminal: Terminale.app … in passato ho provato ad usare iTerm ma anche qui l’app era sin troppo ricca per il mio modello d’uso.

cambiare tutto per non cambiare niente

… le necessità e le voglie degli esseri umani restano le stesse da qualche migliaio di anni: comunicare, commerciare, incontrare nuove persone, giocare… Qualsiasi nuova tecnologia venga fuori (gli smartphone, GPT o il teletrasporto) cambierà tutto perché fornirà nuovi mezzi per soddisfare tutto ciò, ma non cambierà niente negli esseri umani che restano gli stessi.

Luca Accomazzi

UNGOOGLED CHROMIUM, UNA MINI-RECENSIONE

Oggi un piccolo cambio ‘editoriale’ sulle pagine di questo sito. Mi va di recensire qui un software piuttosto che sul mio blog personale storico. Tendenzialmente potrei provare a tenere qui le cose un po’ più tecniche e “di la” i commenti e le sensazioni.

L’argomento cade sul browser, strumento principe oggi di ogni sistema operativo – tant’è che esiste anche ChromiumOS che di fatto fa funzionare tutto dentro un grande browser. Sui miei computer Apple da anni ormai è del tutto assente il browser Google Chrome, di fatto usato – dicono – da oltre l’90% dei navigatori del web. Nel tempo ho provato varie sue varianti / progetti derivati quali Vivaldi, Brave, Opera e anche Edge di Microsoft. Senza però trovare motivi davvero validi per farmeli preferire a Firefox o Safari.

Recentemente mi sono messo un po’ a guardare quali altri progetti alternativi fossero nati sulla base di codice del progetto Chromium – alla base di tutti questi – e mi è sembrato fosse il caso di provare a vedere come si comportasse nel mondo reale Ungoogled Chromium

Google Chromium, sans integration with Google

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Tensioni Digitali

La tensione internazionale sale… e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale inizia a diramare qualche circolare e consiglio a chi si ritrova, per scelta o designazione, a dover gestire qualche sistema informatico.

Posto che non tutti gestiamo impianti strategici per la Nazione, ciascuno gestisce qualcosa di delicato e fondamentale. Se non ci credi, pensa a cosa non potrebbe fare la tua azienda nel momento in cui le cose che tu fai non le possa fare nessuno, e le cose che gestisci si rompano d’improvviso.

Relativamente alla guerra oggi in corso in Ucraina, sono stati recentemente diramati due bollettini con delle linee guida abbastanza chiare su cosa tener d’occhio:

Insomma, non è il momento di abbassare la guardia. Buon lavoro a tutti!

AppCleaner – disinstalla applicazioni sul tuo Mac

Nella stesura degli articolo di questo blog, in questi giorni, mi sono accorto di come uso degli strumenti da tempo innumerevole e non ne ho mai parlato. Provo a rimediare proponendo qualche piccola utility, spesso gratuita, per far funzionare al meglio il tuo (il nostro) Mac.

AppCleaner – FreeMacSoft

AppCleaner è la prima applicazione che installo su un nuovo computer Apple, o sui computer di amici e parenti su cui mi viene richiesto di intervenire per ‘mettere a posto’ qualcosa…

Lasciando l’argomento, articolato, sul come installare nuovo software su un computer Apple… quello che un neofita spesso non sa è come rimuovere un’applicazione che non serve più. O che con un aggiornamento di sistema operativo non funziona più. O, ancora, andare a rimuovere configurazioni sbagliate di quell’applicazione che ne impediscono il corretto funzionamento.

Il Mac facilita [*] la vita dell’utente con una struttura del file system apparentemente semplice. Poche cartelle, dal significato semantico chiaro:

La cartella dove vanno i programmi (Applicazioni), la cartella dove vanno i riferimenti (la Libreria), la cartella dove non devi mettere le mani (il Sistema) ed infine la cartella dove vanno i file degli utilizzatori del computer (Utenti, appunto).

La maniera più semplice per rimuovere un’applicazione (standard) è quindi andare in Applicazioni, cercarla, selezionarla, farci tasto destro sopra e scegliere l’opzione Sposta nel Cestino:

Se – apparentemente – è tutto finito con questa operazione, in realtà non è così. Ciascuna applicazione, infatti, lascia traccia di se all’interno di cartelle nascoste del sistema. Apple infatti per evitare problemi ha deciso di rendere invisibili diverse cartelle della struttura logica di MacOS / OS X … cartelle in cui annidano le preferenze e i file di Librerie cui accennavo in apertura del post.

Proseguendo nell’esempio, una volta scaricata ed installata AppCleaner questa ci apparirà come un grande rettangolo vuoto in cui potremo trascinare l’applicazione che vogliamo rimuovere. Vediamo cosa accade con la nostra VLC.app

Possiamo vedere che oltre l’applicazione in sè, messa in Applicazioni, ci sono tre sottocartelle e un file “nascosti alla vista” dell’utente e che solo un altro software specializzato come AppCleaner (o AppZapper o altri analoghi) sono in grado di in seguire le tracce del software installato e quindi di rimuovere completamente lo stesso.

In apertura accennavo al fatto che spesso in caso di problemi si può procedere a cancellare questi file “nascosti” senza eliminare l’applicazione in se, per ripristinarne il corretto funzionamento!

Prima di concludere il post volevo segnalarti un’altra funzione di AppCleaner … cliccando in alto a destra sulla modalità ‘dettagliata’ dell’applicazione possiamo vedere che l’utility è in grado di aiutarci nel fare pulizia di altri elementi software installati nel sistema, oltre alle Applicazioni potremo rimuovere anche plugins (Silverlight ormai dismesso da Apple, così come Adobe Flash) e i Widget (funzionalità ormai in disuso per Apple, ma sempre presente nei sistemi Mac).

Con questo penso di aver detto tutto sull’applicazione … se hai altre domande, i commenti sono qui sotto apposta! 😉

[*] la maggior parte delle volte, almeno!

L’indesiderata sorpresa di Firefox Suggest

Tra le novità della release 93 del mio browser preferito — Firefox della Mozilla Foundation — vi è quella dell’introduzione di Firefox Suggest, una nuova feature per “Navigare più velocemente sul Web”.

Che cos’è Firefox Suggest

Durante la digitazione nella barra degli indirizzi, per aiutare gli utenti a navigare più velocemente sul Web, tramite Firefox Suggest vengono offerti suggerimenti di siti pertinenti in base a ciò che si sta cercando. Questi suggerimenti possono risultare utili per trovare facilmente le informazioni desiderate e per arrivare rapidamente all’argomento di proprio interesse.

Firefox Suggest può talvolta includere contenuti sponsorizzati dai partner pubblicitari di Mozilla.

Ho fatto un salto sulla sedia quando l’ho letto!

Proseguendo a leggere la pagina di supporto si trovano parole dai toni molto rassicuranti

La privacy è fondamentale per la missione di Mozilla e questo fa sì che vengano scelti solo partner pubblicitari affidabili che soddisfano e rispettano gli standard richiesti da Mozilla in materia di privacy per Firefox. Il partner preferito e di riferimento è adMarketplace.

Ora, io sostengo da sempre la Mozilla Foundation e una / due volte l’anno faccio loro delle piccola donazioni. Sono però anche figlio del detto “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” motivo per cui seguendo le istruzioni della loro knowledge base (le loro pagine di supporto per chi non mastica l’inglese) ho deciso di disabilitare Firefox Suggest.

Come attivare o disattivare Firefox Suggest

Per attivare o disattivare Firefox Suggest, seguire questa procedura:

  1. Sulla barra dei menu nella parte superiore dello schermo, fare clic su Firefox e selezionare Preferenze.
  2. Fare clic su Ricerca nella parte a sinistra della finestra e scendere verso il basso alla sezione Suggerimenti di ricerca.
  3. Nelle opzioni al di sotto di Visualizza suggerimenti di ricerca, selezionare o deselezionare la casella accanto all’opzione Show Firefox Suggest in the address bar (suggested and sponsored results).

Thunderbird 91

La scorsa settimana, mentre me la spassavo in spiaggia, è stata rilasciata l’ultimissima versione del mio client di posta elettronica preferito: Thunderbird.

Ormai diventato un progetto a se stante all’interno del “micro-cosmo” Mozilla, lo storico client ha raggiunto il traguardo della versione 91, compiendo un salto dalla precedente release 78. Lo stacco è tale per cui bisognerà effettuare il download dal sito web, e l’eventuale versione installata sul proprio computer NON segnala — per il momento — la presenza di un aggiornamento di versione.

La lettura delle note di rilascio è bella corposa tra novità, cambiamenti e bug fix. Lascio a te scoprire quale funzione risulterà la più comoda nel tuo flusso di gestione delle email… Buon download!

WALTR PRO, trasferimento file veloce verso il tuo iPhone / iPad (con un regalo per te!)

Un paio di settimane fa è stato rilasciato uno degli strumenti più efficaci nella gestione dei file multimediali e non tra il proprio computer ed il proprio iDevice (come vengono generalmente indicati i vari iPhone, iPad, iPod prodotti da Apple).
Sto parlando di WALTR Pro.

L’esigenza primaria dietro lo sviluppo di Waltr è stata quella di un trasferimento facile e veloce di file (documenti, immagini, musica, video, ebook) dal proprio computer – non importa se Windows o Mac, il software è disponibile per entrambe le piattaforme – al proprio iPhone / iPad / iPod senza passare da iTunes.

Sono passati alcuni anni e iTunes ormai non c’è più (almeno nella versione che conoscevamo) ma non di meno sono cambiate le esigenze degli utenti e il team di Softorino si è impegnato nel conseguire un risultato più ampio, poter trasferire QUALUNQUE tipo di file sul proprio dispositivo Apple nella maniera più facile possibile.

WALTR Pro, infatti, si occuperà in maniera completamente automatica della conversione del/dei file da trasferire se questa è necessaria per la fruizione tramite specifica app sul nostro iPhone.

È possibile trasferire file musicali dalla nostra libreria direttamente al nostro dispositivo, in modo che poi possa essere riprodotta anche senza avere un abbonamento a servizi di streaming musicale o in mancanza di un collegamento internet [funzione che torna utile a chi come me ha digitalizzato la sua collezione musicale negli anni, magari inserendo album che – per quanto sorprendente – ancora non sono inclusi su Spotify e simili].

È presente una comoda funzione di modifica dei dati e metadati dei file, tipo una registrazione video montata sul computer che “magicamente” diventa “Comunione Nicola, maggio 2021” assegnata geograficamente a Putignano in Puglia (ad esempio).

In alcuni casi può tornare comoda la funzionalità che “modifica” il file da trasferire in modo che sia aperto di default da una specifica applicazione iOS / iPadOS.

Altre due chicche sono la conversione automatica di un file mp3 in suoneria per il proprio iPhone e la possibilità di creare una cartella “deposito” dove salvare i file convertiti dal programma in vista di un caricamento da fare in un secondo momento.

WALTR Pro in breve

WALTR Pro è uno strumento senz’altro utile per chi ha un flusso di lavoro che trae beneficio costantemente dallo scambio di file tra un computer ed un dispositivo “iOS”.

Richiede che su quest’ultimo sia installato almeno iOS 5 (e ormai dubito ci sia qualcosa di funzionante che non rispetti questo requisito) e un computer con Windows 7 o superiori mentre in ambito Apple è necessario avere installato almeno[*] OS X 10.13 “High Sierra”.

Non è in vendita sul Mac App Store, mentre una licenza costa circa 30$ e vale solo per un computer [**] (e un sistema operativo; è possibile avere sconti in caso d’acquisto di licenze Mac+PC o per più postazioni, anche familiari).
Per chi ha la versione precedente è prevista uno sconto del 50% per il rinnovo.

Le pagine di supporto, FAQ e quella dedicata alla presentazione per la stampa sono molto chiare e dettagliate, al punto che ho trovato praticamente inutili gli screenshot che mi ero preparato sul mio telefono / MacBook Pro. Ne consiglio la visione per cogliere tutte le sfumature e potenzialità di questo programma… ad esempio ora mi stavo addentrando nei dettagli dell’applicazione Files by WALTR disponbile sull’App Store per iPhone e iPad.

[* altrimenti dovremo usare Waltr 2, la versione precedende con un set ridotto di funzionalità]
[** ho installato l’applicazione su due Mac con lo stesso seriale senza problemi, ovviamente potrà essere in esecuzione solo una istanza alla volta]

Un regalo per te!

Full Disclosure: Tramite Josh Brown, marketing director di Softorino, ho ricevuto la possibilità di ottenere una licenza lifetime per questo software, assieme alla disponibilità di condividere altri CINQUE codici con i miei lettori. Due li ho già assegnati d’ufficio a due miei carissimi amici smanettoni, che fanno del lavoro su piattaforma Apple, a cavallo tra postazioni fissa e mobile, il proprio “cavallo di battaglia”. A loro lascio il tempo di provare l’applicazione e manifestarsi sui propri blog / account social.

Rimangono quindi a disposizione tre licenze lifetime per Waltr Pro. Li renderò disponibili a chi, nei commenti, mostrerà interesse ed il proprio specifico “scenario d’utilizzo” di questo strumento.

FLoC di Google è una cattiva idea, come proteggersi

*

Ho appreso dell’iniziativa FLoC di Google circa un mese fa da un articolo dell’amico Emanuele, sempre attento e ‘sul pezzo’ sulle tematiche della privacy personale / aziendale, diventato probabilmente uno dei temi cardine del suo sito web.

Visto l’evolversi della consapevolezza degli utenti nei confronti dei cookie e delle loro capacità di tracciamento / profilazione utente, a Google hanno ben pensato di invertire il processo… sarà il tuo browser a fare tutto il lavoro.

Molto brevemente – tramite FLoC – il tuo browser saprà indicare alle piattaforme di advertising a che tipologia di utente appartieni basandosi sulla tua cronologia recente. Pensa che bello: sarà direttamente il tuo Google Chrome scintillante ad effettuare il tracking, senza rendere complicata la vita a Google!

Emanuele

Google Chrome è diventato, putroppo, il principale browser utilizzato al mondo… scalzando il (triste) primato che fu di Internet Explorer fino a qualche anno fa. Da oggetto tecnicamente all’avanguardia, veloce, ricco di funzionalità, si è al contempo trasformato nel principale strumento di “sorveglianza” di tutte le attività compiute sul web da parte del suo utilizzatore.

Un primo passo quindi è quello di interromperne quanto prima l’utilizzo… scegliendo un browser diverso. Il mio browser principale è Firefox, se fossi curioso.

Al consiglio nel post di Emanuele sopra menzionato, vorrei aggiungere con questo mio articolo quello di consultare la guida Opting your Website out of Google’s FLoC Network dedicata agli sviluppatori / gestori di server web per modificare i loro sistemi al fine di proteggersi attivamente da questa metodologia di tracciamento.

E poi, per chi usa WordPress come CMS per pubblicare il proprio sito web e vuole essere certo di non partecipare a questo “network di tracciamenti, volevo consigliare l’utilizzo del plugin:

Una volta installato e attivato, non c’è null’altro da fare… il plugin si occuperà di inserire gli appositi header HTTP nelle pagine del proprio sito per disabilitare il tracciamento mediante FLoC.