Le (mie) estensioni per Firefox, febbraio 2019.

Come ho raccontato spesso in questi anni faccio un uso ‘frenetico’ dei browser sui miei computer e – da sempre – ne ho installati almeno una mezza dozzina.

Quelli che però uso in pianta stabile sono tre: Safari, Google Chrome (per quando vado a visitare siti che usano Flash, non avendo il programma di Adobe installato) ed il mio adorato Firefox – da qualche tempo affiancato dalla sua variante Developer-Edition.

Recentemente ho voluto ripartire da zero la mia installazione, e quindi ho ripristinato le ‘condizioni di fabbrica’ ed azzerato la cronologia e la cache, andando poi a ricostruire l’elenco delle extensions (estensioni, plugin) usate … approfittando per fare pulizia da duplicati o tool non più utilizzati. L’elenco finale è quello che segue.

Le “mie” estensioni per Firefox

Come si vede l’elenco è breve, e abbastanza focalizzato fra strumenti per lo sviluppo web e altri per la salvaguardia della mia privacy. A proposito dei quali all’elenco dello screenshot manca uBlock Origin segnalato da Emanuele, su cui mi riservo di indagare visto che voglio capire meglio rispetto a Privacy Badger cosa (e come) faccia.

Gli altri plugin sono

  • 1password extension – la prima ed imprescindibile, perché oggi vivere senza un password manager è da incauti! Io ho scelto, da anni, 1password;
  • BuiltWith – che uso per esaminare quali tool sono stati utilizzati per creare un sito web;
  • Decentraleyes – sempre segnalato da Emanuele, protegge dal tracciamento tramite un CDN centralizzato “gratis”. Impedisce a molte richieste di raggiungere reti come Google Hosted Libraries e fornisce file locali per impedire malfunzionamenti dei siti. È complementare ai normali content blockers.
  • Country Flags & IP Whois – mi visualizza una bandiera e mi dà la possibilità di ottenere informazioni al volo in merito all’hosting usato dal sito web che sto visitando;
  • Download Star – un successore allo storico DownThemAll! … è installato ma praticamente il suo utilizzo è nullo. Non lo rimuovo perché so che la necessità di utilizzarlo potrebbe capitare in qualunque momento;
  • Easy Screenshot – serve per catturare come immagine l’intera pagina web e non solo la vista all’interno della finestra del browser, utile per studiare layout di pagina;
  • Facebook Container – server per contenere, appunto, quel ficcanaso di FB all’interno di una gabbia e limitare per quanto possibile il tracciamento delle mie abitudini di navigazione;
  • HTTPS Everywhere – un altro tool della EFF a protezione della privacy, serve a forzare la connessione cifrata verso i siti che visitiamo assicurandoci che avvenga ogni volta che sia possibile;
  • Show Server IP – se vogliamo quasi un duplicato di Country Flags … alcune volte più comodo nell’utilizzo;
  • Web Developer – il nome dice tutto!

Hai altro da consigliarmi ? Aspetto un tuo commento, grazie!


aggiornamento del 15 maggio 2019

Ho rimosso Privacy Badger e, al suo posto, introdotto Privacy Possum che sembra essere maggiormente sviluppato e attivo nel bloccare il tracking del browser da fonti esterne.

software consigliati: Dropzone

disclosure (rivelazione) = non prendo “una lira” dalle Aziende coinvolte.

Mancano ormai poco meno di 13 ore (nel momento in cui scrivo) per accaparrarsi al prezzo di circa 2€ il software Dropzone 3, offerto con l’80% di sconto tramite le promozioni del sito web TwoDollars Tuesday ☞

Dropzone è una utility che permette, con pochi movimenti del mouse o mediante l’uso di scorciatoie da tastiera, una veloce manipolazione dei file presenti sul proprio Mac verso cartelle specifiche, ma anche servizi web esterni (tipo upload, condivisione sui social e altro).

Questa una lista delle principali funzionalità presenti:

  • AirDrop integration lets you drop files or folders from any app and share them with your other Macs over the network.
  • Imgur integration lets you share images fast and get a link for pasting. It even allows you to drop multiple images to create an Imgur album. You can use it with or without an Imgur account and it comes setup and ready to go.
  • Open applications, move and copy files.
  • Upload via FTP and Amazon S3.
  • Download and install add-on actions like ImageShack, TwitPic and many others.
  • Share with Twitter, Flickr, Facebook or Messages using the all new OS X sharing service integration.
  • Notification Center notifications let you know when your actions finish.
  • Powerful multi-tasking engine allows you to run multiple tasks at once and track the progress of each one through the new and improved in-grid task status area.See how tasks are progressing at a glance in the new animated menu item.
  • Reorder your actions quickly via drag and drop.
  • Add applications, folders or actions to your grid easily by dragging and dropping them on the Add to Grid area.
  • Develop your own actions using the updated and massively improved Ruby API.

TI lascio al video introduttivo (di circa 7 minuti di durata) realizzato dallo sviluppatore per mostrare le funzionalità del suo prodotto.

Thunderbird, finalmente a 64bit

Complice la reinstallazione di un sistema operativo su disco SSD ho casualmente scoperto la recente release della versione 60.2.1 di Thunderbird, il mio client e-mail di riferimento da oltre un decennio.

Come mai il programma non ha segnalato aggiornamenti dal 2 Ottobre, data di rilascio ufficiale? Lo scopriamo nelle release notes.

Thunderbird version 60.0 is only offered as direct download from thunderbird.net and not as upgrade from Thunderbird version 52 or earlier. A future version 60.1 will provide updates from earlier versions.

System Requirements: • Window: Windows 7, Windows Server 2008 R2 or later • Mac: Mac OS X 10.9 or later • Linux: GTK+ 3.4 or higher.

Qualcosa poi deve essere successo perché alla release 60 è succeduta direttamente la 60.2.1 di cui sopra, e possiamo leggere:

Thunderbird version 60.2.1 provides an automatic update from Thunderbird version 52. Note that Thunderbird version 60.1.0 and 60.2.0 were skipped.

… evidentemente il processo di broadcast dell’annuncio di aggiornamento è in corso e la mia “scoperta” è avvenuta prima della notifica. La lista delle novità è corposa; ne segnalo velocemente tre: l’eseguibile è ora – finalmente! – a 64bit, c’è stato un aggiornamento delle icone, si è palesato l’aggiornamento tecnico che c’è stato anche per Firefox qualche mese fa, che ha reso diverse vecchie extensions obsolete/incompatibili con il programma.
Al primo avvio il programma aggiorna il plugin Lightning – il Calendario – alla nuova versione e disattiva, marcandole come incompatibili – tutte quelle per cui ancora un aggiornamento non c’è stato.

Lo sto usando da qualche ora, sul computer della collega e sul mio, e non ho notato problemi particolari. Quindi via con l’aggiornamento a meno che non dipendiate da particolari funzionalità offerte da estensioni obsolete, per cui consiglio una ricerca / sostituzione in caso di un loro mancato aggiornamento.

software consigliati: PopClip

disclosure (rivelazione) = non prendo “una lira” dalle Aziende coinvolte.

PopClip è una piccola / grande applicazione che risiede nella barra di menù di macOS e permette, con un semplice e comodo click del mouse, una infinita varietà di operazioni di manipolazione del testo. Dalla correzione ortografica alla Capitalizzazione Del Testo alla conversione delle MAIUSCOLE in minuscole, con effetti sul peso dei caratteri (grassetto o corsivo).

L’ho scoperta qualche anno fa grazie ad un tweet dell’amico @gpessia e da allora mi accompagna fedele su ogni Mac su cui metta le mani.

Come per l’ultima segnalazione di questa non-rubrica ‘software consigliati’, anche PopClip ☞ è oggi in offerta al prezzo di 2$ grazie alle offerte di TwoDollars Tuesday, che negli anni si sta rivelando un’ottima fonte di software di alta qualità a basso prezzo.

Una volta acquistata, bisogna fare un salto sulla pagina PopClip Extensions e sbizarrirsi nella ricerca, e nella prova, di tutti i moduli aggiuntivi del software che ne estendono le funzionalità e offrono tantissime integrazioni con altre applicazioni che potresti avere sul tuo Mac … provare per credere!

software consigliati: A Better Finder Rename

A Better Finder Renam

disclosure (rivelazione) = non prendo “una lira” dalle Aziende coinvolte.

A Better Finder Rename è una di quelle utility per me diventate imprescindibili da avere sul proprio Mac, vista anche la smodata quantità di file che maneggio nel corso del tempo.

Ottima interfaccia grafica ad una vasta lista di espressioni regolari per la manipolazione del nome dei file collezionati sul proprio computer, A better Finder rename concettualmente non è nulla di eclatante, ma la sua efficacia, attenta scelta di regole da applicare nelle operazioni di rinomina, affidabilità di esecuzione (testata in diversi anni di utilizzo, su diverse versioni) rendono l’acquisto un must.

Figuriamoci poi quando entra a far parte del programma Two Dollars Tuesday che offre ogni martedì un’applicazione (almeno) al costo di 2$. Ebbene oggi è il turno di A better Finder rename. Corri a prendere la tua copia!

Espandere la capacità del disco di una macchina virtuale con VirtualBox

Stavo giocando con una macchina virtuale sul mio sistema e mi sono accorto di aver previsto una capacità disco della stessa un po’ troppo piccola. Tra un esperimento e l’altro, senza aggiungere documenti e applicativi più esosi, avevo quasi saturato l’80% della capacità a disposizione.

Come mia abitudine avevo scelto la modalità di allocazione dinamica dello spazio, questo vuol dire che ho detto al software di virtualizzazione – VirtualBox nel mio caso – di prevedere una capacità di 50GB (per esempio) per il sistema che si sta installando e questo, invece di occupare sul disco fisso del proprio computer un file monolitico di 50GB, crea un file che potrà crescere sino al valore prefissato man mano che lo si riempie.

Un altro accorgimento usato è stato quello di utilizzare il formato VDI per memorizzare l’immagine disco del mio sistema.

Questi due accorgimenti mi hanno permesso di sfruttare la funzionalità offerta da VirtualBox di espandere la capacità del disco della mia macchina virtuale con un semplice comando di Terminale. Una volta lanciato il Terminale mi sposto nella cartella contenente il file VDI

cd /Users/koolinus/virtualbox-folder

e quindi dare il semplice comando seguente:

VBoxManage modifyhd --resize 163840 /Users/koolinus/virtualbox-folder/virtual-machine-disk-image-file.vdi

Dove ho espresso la nuova dimensione del file in MB (163840MB) sono 160GB … e questo calcolo può essere fatto anche comodamente usando uno dei tanti siti che offrono questo sistema di conversione di unità di misura (ad esempio questo).

L’operazione dura pochi istanti. Buon lavoro!

MenuMeters per OS X 10.11 (e successivi)

Di MenuMeters ti avevo brevemente accennato in un post di qualche mese anno fa sulla mia configurazione della Barra dei Menù di macOS.

In questi due anni Apple ha modificato alcune impostazioni del proprio sistema operativo, andando a limitare (e modificare) come applicazioni di terze parti possono interagire a basso livello con OS X 10.11 e successivi.

Molti software hanno visto interrompere il loro sviluppo, altri – come MenuMeters appunto – hanno visto la nascita di un fork che introduce le funzionalità atte al loro funzionamento secondo le nuove ‘regole’.

MenuMeters for OS X El Capitan 10.11 (and later)

Lo sviluppatore Yuji Tachikawa ha trovato come risolvere l’incompatibilità del software originale con i sistemi Apple e ha propoto una patch all’autore originale. Non ricevendo risposta ha deciso di rendere disponibile gratuitamente (e pubblicamente) il suo lavoro su Github. Ecco quindi dove poter scaricare MenuMeters per il vostro macOS !

MenuMeters for OS X El Capitan 10.11 (and later) →

mas-cli una interfaccia a linea di comando per il Mac App Store

Qualche giorno fa, l’amico @masolino mi ha segnalato mas-cli: un progetto ospitato da Github per rendere accessibile da linea di comando l’App Store per macOS.

Il tutto, ovviamente, per rendere facilmente scriptabili le routine di installazione e aggiornamento del parco software aziendale in tutte quelle realtà dove ciò si rende necessario.

Un progetto di nicchia ma senz’altro interessante! mas-cli →

mac-cli example (2016-12-10)

Ricochet: un sistema di chat completamente anonimo per la massima sicurezza

Ricochet – anonymous instant messaging for real privacyRicochet is a different approach to instant messaging that doesn’t trust anyone in protecting your privacy.

Eliminate metadata. Nobody knows who you are, who you talk to, or what you say.
Stay anonymous. Share what you want, without sharing your identity and location.
Nobody in the middle. There are no servers to monitor, censor, or hack.
Safe by default. Security isn’t secure until it’s automatic and easy to use.

Ricochet mi è stato indicato da un amico in un gruppo Slack ‘privato’ di utenti entusiasti di tecnologie e sensibili alle tematiche di sicurezza e privacy. È un progetto open source, il cui sviluppo viene portato avanti da John Brooks e altri su Github e che – al momento – è possibile provare sul desktop (esistono build per Windows, macOS e Linux).
Come tutte le piattaforme giovani, il gruppo di sviluppatori è alla ricerca di utenti e sviluppatori per la crescita del progetto.

Sono intrigato dalla piattaforma e dall’assunto di base per lo sviluppo di questo sistema di comunicazione, ed ho quindi deciso di installarlo e provarlo, promuovendolo tra i miei contatti on-line. Se anche tu vuoi testare un po’ la piattaforma, ed aggiungermi alla tua lista di contatti, lascia un commento a questo post con un indirizzo email cui possa inoltrati il mio ricochet:id.