In questi mesi sono lontano da casa, per cui la sera io e mia moglie ci dividiamo la visione di programmi e serie TV sulle varie piattaforme di streaming cui siamo abbonati.
Capita relativamente spesso che ci siano serie che non piacciano ad uno dei due. Tipo “Fondazione” su Apple TV+ che lei non sopporta, o io che mi annoio e addormento mortalmente nel vedere “Il colore delle magnolie” su Netflix, per capirsi.
In queste occasioni quindi teniamo da parte le serie che vogliamo gustarci assieme (tipo The agency su Netflix o Trying su AppleTV) e ciascuno si dedichi al genere che più gli piace.
Una serie che avevamo iniziato a vedere assieme, in una di quelle sere cui arrivi distrutto sul divano dopo le 22, è questa Slow Horses su Apple TV+ che ha un inizio molto particolare. Parte con una super scena d’azione, alla 24 … per chi conosce la serie, per poi scontrarsi con il personaggio sgradevolissimo e ‘urtante’ interpretato da Gary Oldman. La mollammo a metà.
In queste sere ho ripreso la visione e devo dire di aver enormemente rivalutato il tutto. Sto divorando i 18 episodi che compongono le tre stagioni attualmente realizzate, e non vedo l’ora che arrivi la 4ª. Nel frattempo devo raccomandare a mia moglie di mettersi in pare. Così da poter guardare quest’ultima assieme, abbracciati sul nostro divano.