Ultimamente pare che Topher Kessler mi legga nel pensiero. Stavo infatti pensando se fosse il caso vendere il MacMini di casa per passare a qualcosa di più versatile in questo momento della mia vita. E quindi mi ero ripromesso di studiarmi lo stato dell’arte delle procedure da fare per resettare alle impostazioni di fabbrica un Mac, specialmente oggi che il sistema operativo originario non è più fornito con il computer e che esso è legato al nostro Apple-ID.
Ed ecco che giovedì Topher sulle pagine di C|Net mi pubblica l’articolo How to factory reset a Mac. Vediamo quindi di prenderne spunto e riassumere i passaggi da fare.
Backup! Backup! Backup!
Il primo passo da fare è assicurarsi di avere un backup completo *E* funzionante. Che sia fatto con SuperDuper, CarbonCopyCloner con Time Machine, o manualmente è indifferente, l’importante è farlo.
Disabilita gli account online
Il passo successivo è quello di disabilitare ogni servizio che è fisicamente associato al proprio sistema, e magari richiede l’autorizzazione per essere eseguito su un ristretto numero di dispositivi. Un ottimo esempio è iTunes, che è in grado di suonare e visualizzare i film comprati sull’iTunes Store su di un massimo di cinque computer. Se, come detto, stiamo vendendo il Mac è bene tornare in possesso di uno slot di autorizzazione per il nostro prossimo Mac.

Rimuovi eventuale hardware opzionale
Se abbiamo tenuto il nostro Mac abbastanza a lungo, probabilmente avremo aggiunto della RAM, sostituito il disco a 5400rpm del MacBook con un più performante disco a 7200rpm o di tipo SSD, oppure inserito nel MacPro delle schede PCI express particolari, che ci possono servire in futuro o vogliamo vendere a parte dal nostro sistema. Ebbene, in tal caso ricordiamoci di smontarli e rimontare l’equipaggiamento originale. Apple negli ultimi anni ci ha aiutato in questo frangente, il numero di accessori collegati ad ogni Mac è diventato pari a zero. Anzi no, per i MacBook Pro in dotazione c’è una pezzolina.
Formatta & reinstalla
Ed eccoci all’ultimo passo di questa procedura. La formattazione del sistema e la successiva reinstallazione del sistema operativo.
Se abbiamo un Mac precedente a OS X 10.7 e 10.8, nella scatola dovremmo avere anche i due DVD con il sistema operativo e la suite iLife di programmi con cui era venduto. In questo caso utilizzandoli e fermando l’installazione PRIMA della creazione di un utente e della registrazione per il nostro acquirente sarà come l’averlo comprato nuovo, anni fa.
Ricordo velocemente che la procedura si fa inserendo il DVD nel lettore ottico, riavviando il Mac con la lettera C premuta ed aspettare l’avvio (lento) da DVD, qui dopo aver scelto la lingua da usare avviamo Utility Disco, selezionamo il disco principale del sistema, quindi Partiziona e dallo schema scegliamo “1 partizione“, diamo il nome canonico “Macintosh HD” e poi scegliamo il file system “Mac OS Extended (Journaled)“. Finita la formattazione chiudiamo il programma e lanciamo l’installazione vera e propria.
Possiamo anche decidere di reinstallare il sistema operativo acquistato sul Mac App Store (sia come update, ad esempio da 10.6.8 a 10.7 oppure da 10.7 a 10.8), anche se tecnicamente quella copia è associata al nostro account sullo Store.
La cosa migliore da fare – in ogni caso – è installare la versione di OS X con cui il sistema ci è stato venduto, e quindi lasciare all’acquirente la scelta di cosa fare, tenerselo o aggiornare con il suo account.
In questo caso la procedura è un attimo più laboriosa. Potremo decidere di riscaricare l’installer dall’AppStore, oppure potremo usare la procedura di Internet Recovery che, connettendosi ad i server Apple, andrà a scaricare e ripristinare la versione del sistema operativo associato al proprio Mac.
Per usare questa opzione assicuriamoci di riavviare il Mac tenendo premuti i tasti Opzione+Command+R. Da questo punto in poi la procedura è identica alla precedente, con la differenza che stavolta il processo è più lento dovendo riscaricare da Apple i circa 4.5GB dell’immagine di installazione. Arrivati alla schermata di benvenuto del Mac possamo spegnere con il tasto di alimentazione il Mac. Starà al nuovo proprietario configurare il sistema.
L’ultima opzione è quella, cui accennavo, di installare l’ultimissima versione di OS X acquistata. Avviamo AppStore sul nostro Mac e cerchiamo tra le applicazioni acquistare OS X (Mountain Lion nel mio caso / esempio).
Questo farà si che nella cartella Applicazioni appaia l’applicazione “Installa OS X Mountain Lion.app“. Possiamo decidere di proseguire facendo un doppio click su tale applicazione, ma a questo punto usando una banale penna USB da 8GB (costo 5/6€) e la bellissima collezione di AppleScript forniti con Lion Disk Maker possiamo crearci un pendrive di avvio del sistema, che nella vita torna sempre utile.
Concludo sottolineando, per i meno addentro al mondo del computing, che la formattazione e la successiva reinstallazione del sistema non ci mettono al 100% al sicuro che i nostri file siano irrecuperabili da acquirenti malintenzionati. Il modo più sicuro per farlo è scegliere un adeguato numero di ‘sovrascritture’ del disco Macintosh HD quando siamo all’interno di Utility Disco al momento della sua inizializzazione. Ovviamente più ne scegliamo di far eseguire più lento sarà il processo di inizializzazione. Come si dice: Uomo avvisato…

Ho tralasciato qualosa? Fammelo sapere nei commenti…