- Climate Zones
- Google Now Defaults to Not Indexing Your Content … e mi ritrovo a chiedermi se tutto ciò sia un bene o un male;
- indie blogs are doing OK: here’s how to find them
- The Very Real Appeal Of Slow Parenting
- Social Media Blues – ‘Why social media use can harm our mental health’.
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letture suggerite del 23 giugno 2024
- Manifesto for a Humane Web
- Why is The World Losing Color?
- BEAR DAYS: FULL CIRCLE – una bella recensione dell’applicazione Bear.app, da poco rilasciata nella sua 2ª versione;
- Curation, search, and the future of the web
- Google’s broken link to the web – “Con i risultati di ricerca dell’intelligenza artificiale che arrivano alle masse, il web alimentato dall’uomo passa sempre più in secondo piano", un post di Casey Newton sui cambiamenti in arrivo dal motore di ricerca di Google;
letture suggerite del 26 maggio 2024
- Does One Line Fix Google? – è uno dei miei post letti più di recente, ma è andato subito in cima alla lista per il suo impatto sulla navigazione quotidiana;
- Why Japanese Websites Look So Different
- A Good Image Tells A Good Story
- Computers as I used to love them – una recensione di SyncThing (rispetto ad altri servizi commerciali di cloud storage);
- Systematic inventive thinking: the power of thinking inside the box
- The 5-hour rule: How to turn a wasted day into a successful one – Ognuno di noi ha a disposizione le stesse 24 ore al giorno. Come spenderai le tue?
letture suggerite del 25 febbraio 2024
- Companies are hiding their climate progress. A new report explains why.
- Google shapes everything on the web. – un articolo che dimostra come, fatti alla mano, seguendo il mito della SEO e del piacere ai motori di ricerca non si faccia che impoverire il web. Viva il web anarchico, fatto di siti elegantissimi e siti di pochi bit che mostri la “biodiversità” del pensiero umano. I motori di ricerca, invece, dovrebbero interrogarsi sulla propria mission, se quella esplicita o quella implicita che le ha fatto diventare quello che sono. Il cambiamento è alle porte e lo scraping non lo fanno solo più loro;
- Quando IL era il magazine più bello del mondo – bellissima. Una rivista bellissima. Ed una delle poche che mi ha dimostrato come la mia cultura si è grandemente impoverita. Il mio lessico impoverito. E si, va bene parlare chiaro e semplice, ma è anche bello usare parole esatte per descrivere pensieri esatti quando è il caso ed il contesto di farlo!
- L’album delle foto reloaded – come sempre una illuminante riflessione di Fabrizio Venerandi;
- Browsers Are Weird Right Now – una triste riflessione sullo stato dell’arte dei browser oggi. E chissà cosa scriverebbe in merito a quello dei client e-mail! Anzi, quasi quasi gli mando un’e-mail in proposito 😉
FLoC di Google è una cattiva idea, come proteggersi
Ho appreso dell’iniziativa FLoC di Google circa un mese fa da un articolo dell’amico Emanuele, sempre attento e ‘sul pezzo’ sulle tematiche della privacy personale / aziendale, diventato probabilmente uno dei temi cardine del suo sito web.
Visto l’evolversi della consapevolezza degli utenti nei confronti dei cookie e delle loro capacità di tracciamento / profilazione utente, a Google hanno ben pensato di invertire il processo… sarà il tuo browser a fare tutto il lavoro.
Molto brevemente – tramite FLoC – il tuo browser saprà indicare alle piattaforme di advertising a che tipologia di utente appartieni basandosi sulla tua cronologia recente. Pensa che bello: sarà direttamente il tuo Google Chrome scintillante ad effettuare il tracking, senza rendere complicata la vita a Google!
Emanuele
Google Chrome è diventato, putroppo, il principale browser utilizzato al mondo… scalzando il (triste) primato che fu di Internet Explorer fino a qualche anno fa. Da oggetto tecnicamente all’avanguardia, veloce, ricco di funzionalità, si è al contempo trasformato nel principale strumento di “sorveglianza” di tutte le attività compiute sul web da parte del suo utilizzatore.
Un primo passo quindi è quello di interromperne quanto prima l’utilizzo… scegliendo un browser diverso. Il mio browser principale è Firefox, se fossi curioso.
Al consiglio nel post di Emanuele sopra menzionato, vorrei aggiungere con questo mio articolo quello di consultare la guida Opting your Website out of Google’s FLoC Network dedicata agli sviluppatori / gestori di server web per modificare i loro sistemi al fine di proteggersi attivamente da questa metodologia di tracciamento.
E poi, per chi usa WordPress come CMS per pubblicare il proprio sito web e vuole essere certo di non partecipare a questo “network di tracciamenti, volevo consigliare l’utilizzo del plugin:
Una volta installato e attivato, non c’è null’altro da fare… il plugin si occuperà di inserire gli appositi header HTTP nelle pagine del proprio sito per disabilitare il tracciamento mediante FLoC.
Letture suggerite del 10 gennaio 2021
- La strategia della “città in 15 minuti” per ridare un senso alle metropoli – una riflessione dell’amico Dino Amenduni sul significato della vita odierna, struprata dall’isolamento sociale per una pandemia, nelle grandi città;
- Dear Google: We Agree Search Competition Should Be "Only 1 Click Away" – So Why Is It 15+ on Android? — La modifica del motore di ricerca di default dovrebbe essere semplice, quindi perché su Android è nascosta a 15 click di profondità?
- Remote Jobs 2020: The Top 100 Companies to Work From Home
- Navigare in un oceano di incertezza — Annamaria Testa ritorna sul tema dell’incertezza, costante mood of life di quest’ultimo anno. E temo anche del prossimo.
- Paralizzati nell’emergenza — ancora Annamaria Testa, che riflette ancora sugli atteggiamenti che il singolo e la società di cui fa parte, quindi, assumono in un momento di pericolo;
Letture suggerite del 6 dicembre 2020
- Quick, work remote! A guide on how to set up your remote working strategy — “An important premise that applies to everything: the cultural change that needs to happen is that the company should start thinking of being distributed — 100% remote — even if there’s the expectation an office somewhere.”
- The Remoteness Continuum
- Adjacent skills: how to widen your career perspective
- Se Google si occupa della nostra salute
- Adesso la scuola ha bisogno di nuove priorità — bellissima riflessione dell’insegnante Franco Lorenzoni qualche settimana fa sulle pagine de L’Internazionale;
letture suggerite per il 20 Dicembre 2019
- If Facebook or Google create their own currency, they can control our lives — sono felice di vedere che certe paranoie non sono solo le mie. Spero anche che i governi si oppongano a certe manovre commerciali. Spero…
- Il troppo è tossico — quando Annamaria Testa scrive, io mi metto a leggerla attentamente…
- Google’s new reCAPTCHA has a dark side – la nuova versione dello strumento reCAPTCHA di Google ha cominciato a diffondersi su centinaia di migliaia di siti web, cercando di ovviare alla frustrazione degli utenti nel doverlo compilare più volte in caso di accesso a qualche risorsa online di proprio interesse. Il problema è che lo strumento per il suo funzionamento si basa su tecniche di tracking degli utenti che non sono affatto rispettose della privacy, arrivando ad una tracciatura personale delle specifiche dei sistemi informatici usati per la navigazione e delle abitudini di navigazione di ciascuno.
- Building greener cities: nine benefits of urban trees – La F.A.O. (organismo delle Nazioni Unite per il Cibo e l’Agricoltura) elenca nove dei principali benefici di una corretta piantumazione nelle città.
- Preserving Laptop Stickers on MacBooks — da una segnalazione di Gustomela, un articolo su come preservare la propria collezione di adesivi messi sul proprio MacBook (ma il trucco vale anche per notebook di altra marca, ovviamente). Una roba da geek insomma!
Letture suggerite dell’11 Dicembre 2019
- Google Spent 2 Years Researching What Makes a Great Remote Team. It Came Up With These 3 Things — sono sicuro di aver letto un titolo del genere l’anno scorso, magari lo avevo anche riportato tra i link ‘degni di segnalazione’, eppure l’articolo è solo dello scorso Aprile. Ad ogni modo semplificando al massimo i punti salienti sono: “Conosci i tuoi interlocutori”, “Stabilisci chiaramente le regole”, “Forgia legami” …
- Why Mazda is purging touchscreens from its vehicles — un interessante studio di Mazda sulla gestione ‘multimediale’ in auto e durante la guida, che almeno stando a quel che leggo mi sentro di approvare.
- It’s the middle of the night. Do you know who your iPhone is talking to? — sul Washington Post un articolo su quanto i nostri smartphone dicono su di noi, e a nostra insaputa, con una certa parte del mondo. Niente di nuovo o imprevedibile, certamente però qualcosa con cui dobbiamo fare i conti quanto prima …
- Scontenti di essere riusciti — Annamaria Testa ci spiega perché le persone che hanno la propria felicità come obiettivo tendono a essere mediamente meno felici delle altre.
- Goodbye, Chrome: Google’s web browser has become spy software – facendo seguito all’articolo sulle segnalazioni notturne dei nostri smartphone, ecco un altro articolo sulla avida gestione dei nostri dati da parte delle aziende pubblicitarie e di come Google con Chrome ne abbia agevolato il lavoro. Sulle pagine del Washington Post si arriva a definirlo come ‘spy software’ e si incoraggia l’uso di Firefox per la navigazione su PC e smartphone;
letture suggerite del 31 Marzo 2019
- “Venture capital money kills more businesses than it helps,” says Basecamp CEO Jason Fried – Fried says tech startups are addicted to raising and spending money, and the VC funding cycle is to blame
- Thank You Google!! For Sharing my data
- To fix the web, give it back to the users – Letting people control the data they create and make informed decisions about privacy would shift the balance of power from platforms to people;
- The facts about Facebook – Zuckerberg wants to redefine “transparency, choice and control” — let’s not give him consent
- The Five Foundations of Intuitive Ethics