Cosa fare quando il tuo Mac non riesce a far clic

hand mouse click

Ieri sera mi sono distratto e mio figlio – 2,5 anni – si è infilato nello studio e ha smanacciato con i due MacBook Pro che in questi giorni di quarantena / lavoro agile / arresti domiciliari stanno permettendo a me e mia moglie di portare avanti le rispettive attività lavorative.

Sul Mac di mia moglie, però, il suo passaggio non è stato innocuo e mi sono ritrovato un Finder senza barra dei menù in alto e l’impossibilità di cliccare, sia con mouse che con trackpad. Arresto quindi il sistema con una lunga pressione sul tasto di accensione/spegnimento.

Il riavvio viene eseguito normalmente, ma alla schermata di login l’amara sorpresa, non posso ancora far clic e selezionare l’utente per inserire le credenziali di accesso. Non mi perdo d’animo e con la tastiera riesco a selezionare l’utente ed inserire la password.
Una volta loggiato però le cose non cambiano, qualunque cosa io faccia non è possibile cliccare. Una cosa ‘strana’ è che la combinazione di due dita sul trackpad, quelle per abilitare il clic destro / contestuale, su alcune voci di menù e sistema viene eseguita e posso navigare tra le opzioni di Accessibilità, Tastiera, Mouse e Trackpad senza soluzione.

Provo senza successo il reset PRAM ed il boot in Safe Mode, niente. Anche così ho lo stesso comportamento di sopra.

Mentre mi accingo a provare l’SMC Reset finalmente la mia ricerca on-line giunge ad un articolo del 2016 di OSX Daily dal titolo promettente: “Unable to Click with Trackpad or Mouse in Mac OS? Here’s the Fix!”.

Riavvia, e poi chiudi lo schermo

Dopo il suggerimento di controllare il corretto funzionamento dell’hardware a disposizione (tastiera e mouse) viene suggerita questa semplice e inconsueta procedura.

  • avviare, o riavviare il portatile;
  • alla schermata di login, assumendo che il clic non funzioni ancora semplicemente chiudiamo lo schermo e lasciamo che il MacBook vada in stop;
  • aspettiamo almeno un paio di minuti;
  • riapriamo il MacBook e… magia! il clic è tornato!

Nel mio caso questo semplice accorgimento ha risolto la situazione, senza dover provare altre procedure. Non so spiegare il perché ne ho trovato una motivazione tecnica alla cosa ma il metodo funziona, ed il fatto che quattro anni dopo mi sia imbattuto in un comportamento così anomalo mi fa pensare che sia un bug abbastanza difficile da riprodurre / documentare da permetterne la soluzione.

Buon lavoro a tutti!

il caricatore del nostro MacBook, spiegato

Un breve ed umoristico articolo su Gizmodo ci spiega con un certo sarcasmo i principali difetti degli alimentatori dei nostri MacBook (esteriormente immutati da quasi dieci anni) …

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Non sono rappresentati gli oltre 80€ necessari a comprarne uno nuovo quando lo si dimentica da qualche parte.

Più seriamente, il Tallone D’Achille (Achilles heel) c’è veramente ma basta un espediente per risolverlo con facilità … basta alzare le alette che l’alimentatore ha sul lato d’uscita del cavo incriminato, tenere quest’ultimo “dritto” almeno per l’altezza del palmo della mano e poi far fare una curva morbida per tornare verso le alette attorno cui avvolgerlo (senza stringere).

MacBook, dopo 10 anni la svolta

Giornata piena di annunci (ed accadimenti personali) ieri. C’è da smaltire tanta roba. Iniziamo con il dare un occhio al MacBook →

I rumors invernali ci hanno azzeccato un’altra volta – in riferimento all’unica porta di espansione – restando al contempo completamente spiazzati – mi riferisco alla nuova tastiera, al rinnovato e parimenti rivoluzionario trackpad e all’ottimizzazione dell’alloggiamento della batteria.

 

Ponendo da parte un certo moto di ‘rabbia’ sull’ennesimo, improvviso e brusco cambiamento di configurazione delle porte di connessione da parte di Apple (no MagSafe, no Thunderbolt, no slot SecureDigital, no porte USB legacy) poniamoci la domanda: perché ?

A mio avviso perché Apple ha voluto creare il netbook perfetto. Ibridandolo con l’estrema portabilità dell’iPad. Attraverso una stratificazione progressiva delle tecnologie (chassis Unibody, display Retina, Wi-Fi e Bluetooth allo stato dell’arte, porta USB 3.1 type-C come connettore universale e trackpad sensibile alla pressione e reattivo), ad una padronanza assoluta nella configurazione dellE batteriE a livello di ingombri ed ad un comparto di calcolo CPU+GPU performanti ma non esosi di Watt e dalla dissipazione termica irrisoria (tale da non richiedere la ventilazione forzata mediante ventola) ci troviamo di fronte ad un altro perfetto dispositivo “punta & clicca”.

Il nuovo MacBook lo carichi di notte a casa, poi lo metti in uno zainetto e via a lezione, in giro per interviste e/o presentazioni. Lasciando il caricatore a casa (caricatore che parrebbe essere poco più grande di quello dell’iPad). Arrivi ad un coworking, ad una postazione di lavoro precaria come un bar o un ritaglio di scrivania prestata dal cliente, alzi il display… ti connetti via Wi-Fi al mondo (e mediante AirDrop / iCloud / Hands-off al cosmo iOS) e via. L’approccio mentale è lo stesso che ha una persona che usa l’iPad come unico strumento di lavoro, solo che a questo giro hai una tastiera completa a disposizione (e che tastiera!).

È ovvio quindi che qualunque altra configurazione lavorativa oggi risulti fortemente penalizzata da questo approccio di Apple.

Se il cliente è a bassa tecnologia, o alta sicurezza, non vi darà un pieno accesso ad Internet via Wi-Fi. Avrà proiettori per le demo di tipo VGA. Se avrete bisogno di interfacciarvi a dei NAS o pendrive vari vi servirà un adattatore. Se lavorate con grandi file o fate uso pesante di virtualizzazione gli 8 GB di RAM o la “potenza” del processore vi riserveranno spiacevoli sorprese.

Ed infine, come ricorda Mashable con il suo articolo 5 things Apple didn’t say about the new MacBook, dovremo convivere con una webcam frontale a bassa risoluzione (a livello di iPhone 4S), dire addio al logo della mela illuminato sul retro del display e rassegnarci ad acquistare uno o più adattatori per una massima versatilità (ed aspettarne altri… ad esempio USB type-C/gigabit Ethernet).

Nonostante comprenda la ratio delle decisioni di Apple, questo Mac dubito entrerà mai a far parte della mia scuderia. Per farlo avrebbe dovuto avere il MagSafe di fianco alla type-C e una USB tradizionale di fianco al jack delle cuffie. Anche se a livello estetico mi piace da impazzire.

coconutBattery e una piacevole sorpresa

coconutBattery è una mia vecchia conoscenza, sin dai tempi del mio primo MacBook – un Core Duo del 2006 – ed anche di tutti noi della comunità di Tevac.

coconutBattery è un programma che consente di avere alcune informazioni sullo stato della batteria, la sua carica attuale, la sua carica massima (in rapporto a quella originale), i cicli di carica compiuti.

Questo è quello che l’applicazione mi dice sullo stato di salute della batteria originale del MacBook Pro mid.2010 che utilizzo quotidianamente…

coconutBattery - homepagecoconutBattery - Archive

Oggi, grazie alla lettura del post di Roberto che si chiedeva cercava una risposta alla domanda Calibrazione della batteria di un MacBook: serve?, ho scoperto di una nuova funzionalità che l’applicazione mette a disposizione per i suoi utenti: la possibilità di avere in forma grafica e comparata il comportamento della propria batteria rispetto alla banca dati raccolta dagli utilizzatori del programma…

Interessantissimo, vero? È possibile avere una infografica completa della propria batteria – ho messo su ipernity le mie statistiche – e la cosa diventa tanto più interessante ed utile quanti più di noi si premureranno di misurare i parametri della batteria e ne pubblicheranno i risultati. Insomma… sotto con il download dell’applicazione E con l’upload dei vostri risultati!

dell’amare il proprio MacBook (Air)

Lo scorso marzo disquisivo, sulle pagine del mio blog personale, della tendenza che ognuno di noi ha nel personalizzare il proprio MacBook (o meno) tramite l’uso di adesivi. L’ultimo video Apple dedicato all’Air – dopo mesi di spot incentrati su iPhone, iPad e relative app – mostra proprio l’uso degli adesivi come IL modo ufficiale di rendere proprio un oggetto venduto in milioni di copie…

Programma di sostituzione dello chassis inferiore del MacBook

Apple ha stabilito che, in determinate circostanze, la superficie di gomma di alcuni MacBook può staccarsi dallo chassis del computer. Il problema si potrebbe verificare sui MacBook distribuiti tra ottobre 2009 e aprile 2011.

Apple provvederà a sostituire gratuitamente lo chassis inferiore di qualsiasi MacBook che presenti questo problema.

Procedura di sostituzione dello chassis inferiore MacBook

Per conto di un amico abbiamo dovuto cercare questo comunicato ufficiale Apple, il link è il precedente.

Il mio primo Mac…

Dopo le prime esperienze con dei Power Macintosh 9600 nel 1996/1997 presso un laboratorio universitario (Altavista era il motore di ricerca e Google era ancora di la a venire), il mio primo Mac personale è arrivato a fine giugno 2006, sotto forma del primo MacBook, quello in policarbonato bianco, appartenente alla prima generazione di computer Apple equipaggiati con processori Intel Core Duo…

Del portatile ho diverse foto fatte al momento dell’acquisto, conservate su ipernity. Nel 2010, principalmente perché ero stanco e stretto nella bassa risoluzione verticale del 13″, l’ho venduto ad un amico di famiglia (dopo averlo equipaggiato negli anni con 2GB di RAM ed un disco a 7200rpm) e, per quanto ne so, viene ancora utilizzato quotidianamente…

Mi piacerebbe che tutti noi autori del Network Tevac raccontassimo, in questa settimana dopo il festeggiamento del trentennale, un po’ di aneddoti della nostra Apple-Life

#mac30 – il primo Mac

Il mio primo Mac personale è arrivato a fine giugno 2006, sotto forma del primo MacBook, in policarbonato bianco, appartenente alla prima generazione di computer Apple equipaggiati con processori Intel Core Duo…

Nel 2010 l’ho venduto ad un amico di famiglia (dopo averlo equipaggiato con 2GB di RAM ed un disco a 7200rpm) e, per quanto ne so, viene ancora utilizzato quotidianamente… #mac30

[vendo] be.ez LA Robe, second skin per MacBook (Pro)

Causa doppio regalo vendo second skin LA Robe di be.ez di colore verde acido/fluò perfetta per portatili Apple MacBook e MacBook Pro da 13″.

LArobe_Netbook10p2-2green-ftont

 

La second skin veste anche il MacBook Air da 13″ risultando, ovviamente, un pelo comoda visto il minor spessore di quest’ultimo rispetto ai due modelli tradizionali. La custodia non è mai stata utilizzata ed è in condizioni perfette.

Se sei interessato lascia un commento qui oppure utilizza i recapiti nel seguente annuncio su Subito.it.

aggiornamento 13/06/2012 = VENDUTO!