dello scrivere e degli strumenti per scrivere

Nel video abbiamo Hanx Writer, app per iOS sviluppata secondo i desideri del popolare attore Tom Hanks, sviluppata con il preciso intento di illudere lo scrittore di trovarsi di fronte ad una macchina da scrivere tradizionale. Evocandone così il fascino e tutti i meccanismi mentali ormai radicati nell’inconscio di chi tra noi ci ha avuto a che fare… direi tutti i nati dal 1900 al 1990.

Abbiamo bisogno di scrivere, per raccontare noi stessi, per fermare in qualche luogo e modo il tempo e la nostra visione di quel che ci accade. Scrivere come affermazione di sè.

Ma oggi scrivere – lo si faccia per diletto o per professione – significa mettersi davanti ad un computer e doverne accettare i compromessi e le potenzialità. Ecco quindi che per chi si ritrova a gestire tanto testo c’è una foresta di applicazioni possibili.

In ambito blogging tra le più recenti e gettonatissime c’è Desk di John Saddington. Filippo Corti si è lanciato in una sua approfondita recensione, dopo una settimana d’uso, nelle pagine del suo BicycleMind che ti invito a leggere, specialmente se come me ne stai valutando l’acquisto. Ma la vera chicca viene dai commenti (che Dio li benedica!) dove Silvio Gulizia a sua volta indica una sua lunghissima e dettagliatissima, e personale, recensione di tutt’una serie di editor – Desk compreso – e dei punti di forza e dei punti deboli che ha trovato nel loro uso, all’interno del suo flusso di lavoro: App per scrivere sul Mac: una guida definitiva per blogger, giornalisti e scrittori

Leggi anche questa recensione, ricordati di Scrivener (applicazione leggermente diversa negli scopi e nell’approccio) e poi prendi la tua decisione sullo strumento migliore per te da usare quando scrivi con il tuo Mac!

Let.ter – email senza mailbox

Salita all’onore delle cronache qualche giorno fa – quando il seguitissimo Patrick Rhone ne ha parlato sulle pagine del suo MinimalMacLet.ter è l’ultima applicazione nata nel variopinto panorama dei client email per OS X.

Punto centrale dello sviluppo dell’applicazione è il suo concentrarsi sull’area di scrittura delle email, piuttosto che nella gestione di tutto il flusso informativo ad esse associato. Esattamente il contrario (almeno a pelle) di client come Thunderbird, o Postbox, o Mailsmith.

Let.ter si presenta in maniera ultra-minimale, come una finestra di iA Writer (per chi l’abbia mai usato). Un’area bianca dove scrivere del testo, formattandolo magari utilizzando le regole sintattiche del MarkDown. Solo alla fine di quest’area di scrittura presenta un campo dove inserire il destinatario dell’email. Quello che segue– al momento – è l’unico screenshot dell’applicazione che ho trovato online, utile a farsi un’idea di massima…

Ecco… io di fronte a quest’interfaccia sono rimasto in prima istanza molto basito. Con Mail.app e Thunderbird uso circa trenta diversi account email, ciascuno con il suo bravo sottoinsieme di mailing-list e cartelle, concependo l’uso del client di posta elettronica essenzialmente come un diario (log) delle cose fatte per lavoro o per diletto, e come repository di conoscenza da consultare in prima istanza in caso di problematiche (grazie appunto agli scambi avvenuti in mailing list) di varia natura.

Con un siffatto client tutto questo non mi sarebbe possibile, e quindi l’ho catalogato come inutile. Del resto poi lo sviluppatore ha deciso di offrire una trial di 7 giorni, e poi passare al pagamento di un obolo di $3.99 (2,933€ al cambio odierno) e l’investimento per una sua adozione mi è sembrato troppo.

Poi però ho pensato che l’avere un client email così focalizzato sull’agevolazione della scrittura potrebbe essere molto utile a chi deve farlo in maniera creativa, con una certa frequenza e magari per lavoro. Che si debba realizzare una newsletter dal contenuto accattivante, o un lungo articolo da mandare poi via email al proprio CMS preferito (ah, i vecchi tempi di Posterous!) già formattato… con Let.ter si può passare dalla scrittura all’invio, senza effettuare operazioni di copia-&-incolla da un’applicazione all’altra, con un certo guadagno di tempo. Ho quindi deciso di dare una chance all’applicazione… provando a scrivere i miei prossimi post da li… vedremo!


update #1: il programma NON prevede alcuna opzione per la visualizzazione delle email inviate, né di quelle ricevute. Serve solo ed esclusivamente alla scrittura di nuovi messaggi…

update #2: sul mio sito inglese ho pubblicato una gallery di screenshot di Let.ter

Markdown, quale editor?

MarkDown è definito, secondo le parole del suo ideatore John Gruber, così:

Markdown is a text-to-HTML conversion tool for web writers. Markdown allows you to write using an easy-to-read, easy-to-write plain text format, then convert it to structurally valid XHTML (or HTML).

Negli ultimi due anni il numero di persone che si dichiara grande estimatore di questa tipologia di scrittura si è andato infoltendo, raccogliendo anche nomi importanti nel mondo degli sviluppatori web, specialmente se utilizzatori notori di Mac OS X.

È infatti per questa piattaforma che posso elencare il maggior numero di editor specifici, nominandone solo alcuni ricordo Mou, Byword, Marked, iA Writer

Ognuno di questi fa vanto del proprio focalizzarsi sulla scrittura, sulla possibilità di essere sincronizzato su tutti i propri device sia che si tratti di un Mac che un iPhone/iPad grazie al supporto di iCloud, ma anche su altre piattaforme – ad esempio per Windows con il gratuito MarkdownPad – avendo quasi tutte scelto il paracadute offerto dalla sincronizzazione via Dropbox.

Insomma, scegliere dagli screenshot non è facile e, mi pare di capire, ciascuno di questi offre dei punti di forza personali, tra i quali il più interessante, anche se meno ‘universale’ è il supporto al formato MultiMarkdown.

TU usi questo tipo di editor? Se si quale? Aspetto numerosi commenti 😉


questo post è stato scritto in Markdown con Mou, esportandone l’HTML generato, con un po’ di editing delle parti superflue per WordPress.