della disillusione quotidiana

Ieri sera rincasavo a tarda ora, e tra me e me pensavo a quello che un paio di ore prima mi ero detto con l’amico Paolo al telefono:

tutti quelli bravi che conosco stanno andando a lavorare in Germania, a Dubai…

e quindi cosa fossimo noi che restiamo qui ogni giorno in Italia, nonostante le delusioni, nonostante lo schifo. Mediocri? Sognatori? Idealisti? Coglioni? Guerrieri?

Non lo so. Ma di certo mi sembrava giusto rimanere per migliorare il posto dove viviamo, una delle nazioni più belle del mondo, una regione riconosciuta tra le più belle del mondo. Migliorare, educare, rispettare, ricreare, rilanciare.

Poi delle risate interrompono i miei pensieri. Sono dei ragazzi che pisciano sul muro di un bagno pubblico, chiuso a quell’ora della sera. Ben vestiti, pettinati, benestanti. Pisciano sul muro a due metri dal balcone al piano rialzato di una famiglia…

associazione VOCE

Mio cugino mi ha fatto conoscere ieri l’ultimo progetto, nonchè gruppo di volontariato, cui partecipa: l’associazione VOCE.

VOCE è l’associazione dei Volontari per la Comunicazione Etica. Il suo intento è di favorire il dibattito sulla comunicazione etica e di sostenenere le associazioni, le ONG e le aziende pugliesi impegnate nel progresso civile, ambientale e sociale con il contributo e la consulenza di una rete di professionisti volontari.

Queste le slide introduttive al progetto:

Interessante, no??? Seguili anche su Twitter!

Vincere la paura (dona ad Apleti)

Ho avuto il calendario 2009 della APLETI (Associazione Pugliese per la Lotta contro le Emopatie e i Tumori nella Infanzia) che mostro con orgoglio in ufficio ai miei colleghi.

Vi riporto un brano dedicato ad un paziente, figlio di un associato.

Notte … un forte dolore al collo mi sveglia, sono tutto sudato, accidenti forse oggi ho corso troppo in bicicletta, mi sarಠraffreddato … la chiamo, lei sa come far passare il dolore e … io non ho paura

il medico mi visita, mi racconta troppe cose che non capisco, avrò bisogno di fare le analisi .. la guardo, lei mi sorride e mi tranquillizza … e io non ho paura

una corsa in ambulanza, tanti esami, la sala operatoria; la cerco con gli occhi, lei è sempre accanto a me e mi fa l’occhietto e … io non ho paura

“Linfoma”: com’è antipatica questa parola, chiedo a lei cos’è questa “besia” che mi ha colpito e lei mi risponde che questa bestia noi la dobbiamo combattere e sconfiggere Perché io son sempre stato un vincente e … io non ho paura

Accidenti, fa tutto troppo male, mi mancano le forze, sono piccolo per poter sopportare tutta questa sofferenza, lei ha gli occhi arrossati e l’allergia che l’affligge: lei mi abbraccia forte e mi da coraggio … e va bene io non ho paura perchè la mia mamma è sempre vicino a me e io guarirò per lei.

Tommaso

Se avete a cuore la tematica, sostenete l’Associazione in una delle sue iniziative.

ancora due giorni in Salento

Questa volta siamo stati nella zona di Porto Cesareo / Torre Lapillo con suoceri, cognati e sopratutto nipoti !!

Per il lido ci siamo riversati sullo Stella Maris, che al prezzo di 32 euro al giorno ci ha fornito due ombrelloni e quattro straio non esattamente in prima fila … ma laggiù la spiaggia è poca e quindi si riusciva benissimo a soffrire il caldo bestiale dello scorso week-end esattamente come le persone in prima fila !

Unico conforto il bagnetto a mare della durata minima di 120 minuti. Per la pappatoia ci siamo lanciati nel servizio ristorante, con antipasti, primi, secondi, contorni e frutta … il suocero non ne voleva sapere di pizze e pizzette e cosi mi sono sacrificato 😉 il tutto era abbastanza decoroso come qualità, forse meno per il prezzo dove alla fine si andava oltre i 15 euro ad adulto …

IMG 5450 Sorpresa piacevolissima invece è stato l’agriturismo scelto per il pernotto notturno: l’azienda agrituristica / masseria didattica Casa Porcara.

Gestita da un ex-collega di mio cognato “grande” e la sua famiglia – tra cui compare !!carramba!! una ex collega dei tempi universitari di donna C ad ingegneria edile a Bari – è una tipica masseria meridionale che, con l’ausilio di altre stanze ricavate in due casolari adiacenti offre un ottimo soggiorno, una ottima colazione ed una stupefacente cena ai suoi ospiti. Stupefacente perchè per 16 euro a cranio (prezzo fisso del menù “turistico”) ho fatto una delle migliori cene del 2007 (e un paio di piatti anche qualcosa di più).

Insomma, ho scritto il post principalmente per consigliarti quest’ultimo – oltra ad annotarmelo, visto che probabilmente mi ci ri-affaccerò più in la nella stagione autunnale – e per sottolineare a chi ci arriverà con l’ausilio di TomTom che la strada provinciale Veglie/Monteruga (conosciuta a tutti gli abitanti, se chiedete informazioni) è numerata col 111.

Buona permanenza in Salento (e in Puglia !)

il tuo 5 x 1000 ad APLETI

So che probabilmente la segnalazione giunge tardiva per i più ma tentar nuon nuoce.

Un paio di anni fa abbiamo tragicamente conosciuto l’ Associazione Pugliese per la Lotta contro le Emopatie e i Tumori nella Infanzia {APLETI, appunto} e proprio l’altro giorno mi è giunta comunicazione che puoi scegliere ora questa ONLUS come beneficiaria del “cinque per mille” della tua dichiarazione dei redditi.

Questo il comunicato che mi è pervenuto per email:

SOSTIENI L’APLETI ONLUS CON IL 5 x MILLE

Scegli anche quest’anno di devolvere il 5 x mille all’ APLETI ONLUS, ci aiuterai ad attuare i nostri progetti per l’assistenza al bambino onco-ematologico.

Aiutarci è semplicissimo: firma nel riquadro dedicato alle organizzazioni non lucrative di utilità  sociale ( onlus ) della tua dichiarazione dei redditi ( modello CUD, 730/1 e UNICO ) , riportando il codice fiscale dell’ APLETI ONLUS:

93004160722

DONA IL 5 X MILLE PER IL SORRISO DI UN BAMBINO!!!

Il Presidente APLETI
Dott. Francesco P. Murgolo

due giorni nel Salento

Approfittando dello scorso ponte del primo maggio ho colto la palla al balzo e me ne sono andato per un paio di giorni nel Salento.

IMG_4903.JPG L’idea era quella di andarsene due giorni con la moto, il primo giorno farsi con calma Otranto, con la bellissima cattedrale – caratterizzata da un mosaico immenso che rappresenta un albero della vita tipo Yggdrasill mescolato con elementi simbolici della cristianità – la rocca e il suo centro storico con le sue viuzze non invase dai turisti sudaticci e profumati come checche per poi farsi tutta la costiera da Otranto a dopo Gallipoli e rientro a casa il giorno dopo.

Sfortunatamente il meteo ci è stato avverso, ed onde evitare una “doccia” non gradita {avendo la moto da poco e del genere naked l’attrezzatura mi manca/non è adatta} ci siamo andati in auto e invece del giro in moto abbiamo amabilmente passeggiato per il centro storico di Lecce città .

Tutto è filato per il meglio e volevo soltanto segnalarti qualche recapito in caso ti trovassi a passare da quelle parti.

Per dormire abbiamo scelto di pernottare – sotto consiglio di una mia collega, ciao Monica! – presso l’albergo/ristorante a tre stelle Masseria Gattamora ad Uggiano la Chiesa (in campagna, ad uno starnuto da Otranto e Porto Badisco). Il posto era pulito, molto carino, il personale è stato squisito e mi dispiace un casino non aver avuto modo di assaggiarne la cucina. Gran parte della vetrata d’ingresso era costellata da “adesivi qualità” di gran nome ma il lunedi’ al mattino la cucina era chiusa e noi in serata eravamo ad Otrano.

Per consolarci abbiamo mangiato molto, molto bene ad Otranto presso il Peccato di Vino.
Situato esattamente alle spalle della Cattedrale di cui sopra, in una viuzza stretta e diciamo “ignorabile” dal passeggio di massa abbiamo goduto (complici l’aria abbastanza fresca e l’orario in cui ci siamo seduti) delle attenzioni del signor Pasquale – caposala – con cui abbiamo stretto amicizia e continuato idealmente il discorso sulla degustazione del vino cominciato a suo tempo con Giovy al MarCamp assaggiando un salice salentino del 2004 ottimo.

Sempre nascosto ma molto carino è stato il ristorante dove abbiamo mangiato a Lecce. Mentre si passeggiava verso le 13.40 un po’ provati da tre ore di camminata tra turisti e cappa di umidità in cerca di un posto “non mcdonaldizzato” dai turisti per il pranzo ho visto il menu di questo posto, Le Sirene (in corte dei Bonsecolo, 1), fare capolino all’angolo di una piazza dove c’erano dei lavori in corso, e quindi un po’ snobbato dalla calca turistica.

Abbiamo trovato il posto nella corte, con delle rampicanti e un’altra coppia di avventori all’esterno molto carino e accogliente e ci siam seduti. All’ombra e al silenzio dal tran-tran in atto qualche via più in la, anche qui abbiamo mangiato molto bene, innaffiando il tutto con del vermentino e concluso il tutto degnamente con un assaggio di un “pool” di amari e liquori praticamente “fatti in casa” dal sapore molto particolare e con un tocco di “genuino“.

Ecco, su queste note e con la fame che cresce chiudo questo post “di servizio” 😀

in moto a Poggiorsini

la cosa più bella dell’andare in moto è fare 60 kilometri e cambiare continente:

belvedere di Poggiorsini

la cosa che mi piace meno è – invece – rimuovere i due quintali di moscerini da casco, giacca e moto 🙁