Approfittando dello scorso ponte del primo maggio ho colto la palla al balzo e me ne sono andato per un paio di giorni nel Salento.
L’idea era quella di andarsene due giorni con la moto, il primo giorno farsi con calma Otranto, con la bellissima cattedrale – caratterizzata da un mosaico immenso che rappresenta un albero della vita tipo Yggdrasill mescolato con elementi simbolici della cristianità – la rocca e il suo centro storico con le sue viuzze non invase dai turisti sudaticci e profumati come checche per poi farsi tutta la costiera da Otranto a dopo Gallipoli e rientro a casa il giorno dopo.
Sfortunatamente il meteo ci è stato avverso, ed onde evitare una “doccia” non gradita {avendo la moto da poco e del genere naked l’attrezzatura mi manca/non è adatta} ci siamo andati in auto e invece del giro in moto abbiamo amabilmente passeggiato per il centro storico di Lecce città .
Tutto è filato per il meglio e volevo soltanto segnalarti qualche recapito in caso ti trovassi a passare da quelle parti.
Per dormire abbiamo scelto di pernottare – sotto consiglio di una mia collega, ciao Monica! – presso l’albergo/ristorante a tre stelle Masseria Gattamora ad Uggiano la Chiesa (in campagna, ad uno starnuto da Otranto e Porto Badisco). Il posto era pulito, molto carino, il personale è stato squisito e mi dispiace un casino non aver avuto modo di assaggiarne la cucina. Gran parte della vetrata d’ingresso era costellata da “adesivi qualità” di gran nome ma il lunedi’ al mattino la cucina era chiusa e noi in serata eravamo ad Otrano.
Per consolarci abbiamo mangiato molto, molto bene ad Otranto presso il Peccato di Vino.
Situato esattamente alle spalle della Cattedrale di cui sopra, in una viuzza stretta e diciamo “ignorabile” dal passeggio di massa abbiamo goduto (complici l’aria abbastanza fresca e l’orario in cui ci siamo seduti) delle attenzioni del signor Pasquale – caposala – con cui abbiamo stretto amicizia e continuato idealmente il discorso sulla degustazione del vino cominciato a suo tempo con Giovy al MarCamp assaggiando un salice salentino del 2004 ottimo.
Sempre nascosto ma molto carino è stato il ristorante dove abbiamo mangiato a Lecce. Mentre si passeggiava verso le 13.40 un po’ provati da tre ore di camminata tra turisti e cappa di umidità in cerca di un posto “non mcdonaldizzato” dai turisti per il pranzo ho visto il menu di questo posto, Le Sirene (in corte dei Bonsecolo, 1), fare capolino all’angolo di una piazza dove c’erano dei lavori in corso, e quindi un po’ snobbato dalla calca turistica.
Abbiamo trovato il posto nella corte, con delle rampicanti e un’altra coppia di avventori all’esterno molto carino e accogliente e ci siam seduti. All’ombra e al silenzio dal tran-tran in atto qualche via più in la, anche qui abbiamo mangiato molto bene, innaffiando il tutto con del vermentino e concluso il tutto degnamente con un assaggio di un “pool” di amari e liquori praticamente “fatti in casa” dal sapore molto particolare e con un tocco di “genuino“.
Ecco, su queste note e con la fame che cresce chiudo questo post “di servizio” 😀