Mi sono recentemente imbattuto in questa ‘piccola’ utility gratuita per macOS che si occupa di scansione il contenuto della cartella Applicazioni del nostro Mac e di notificarci per quali, delle applicazioni installate, sia disponibile un aggiornamento. Sia che l’app provenga dall’App Store di Apple, sia che sia stata installata manualmente dopo il singolo download sul sito del produttore.
In questi giorni d’uso (ormai l’ho adottato su tre Mac) non ha mai fallito un colpo e molto spesso mi notifica la presenza di aggiornamenti ben prima che compaia il badge relativo per quanto riguarda App Store.
Latest, è il nome dell’applicazione oggetto di questa mia segnalazione, ed è un progetto open source disponibile liberamente per il download qui: LATEST (software update checker).
Scorrendo i feed scopro che Apple ha rilasciato alcuni aggiornamenti di sicurezza per alcuni dispositivi “vintage” o non più supportati, cercando di portarli un minimo al passo di quelli ottenuti per i dispositivi più moderni con il rilascio di due giorni fa di iOS 16.3 e macOS Ventura 13.2 …
Gli aggiornamenti rilasciati sono:
iOS 12.5.7
iOS 15.7.3
iPadOS 15.7.3
macOS Big Sur 11.7.3
macOS Monterey 12.6.3
Il ‘salto’ tra iOS 12 ed il 15 si giustifica con il fatto che ogni dispositivo che supporta iOS 13 è aggiornabile fino alla release 15, e dunque è un invito per i proprietari di questi dispositivi a farlo.
Incredulo ho riacceso il mio iPhone 5s che conservo in un cassetto ed ecco qui apparire in tutta la sua gloria (diciamo) la notifica di un nuovo aggiornamento disponibile.
Come riportato nello screenshot, la pagina https://support.apple.com/en-us/HT201222 riporta tutte le informazioni rilasciate in merito a ciascun aggiornamento. Buon dowload !
Perfettamente in orario, è stata rilasciata la più recente versione di WordPress. Questa volta ci sono tante, importanti novità… quindi se hai un sito web complesso ti consiglio di studiar bene le novità e aggiornare con tutte le dovute precauzioni!
Jetpack è IL plugin che non deve mancare nelle mie installazioni di WordPress. Sarà perché sono un utente della prima ora, sarà perché il suo sviluppo segue molto – molto – da vicino quello della piattaforma… non c’è un mio sito che non lo usi.
Nasce dallo spin-off della piattaforma commerciale WordPress.com, ponendosi come primo tassello per la vendita di servizi software associati alla piattaforma di blogging pubblicazione online più diffusa al mondo. Permette infatti l’attivazione di un impressionante numero di funzionalità (sharing su altri social, utilizzo di CDN, back-up, generazione sitemap, generazione statistiche dei visitatori, scrittura MarkDown e LaTeX e molto altro) in maniera semplice ed integrata, e allo stesso tempo fornisce un punto d’accesso verso servizi premium offerti da Automattic quali CDN evoluto, sistemi antispam e ‘di sicurezza’, back-up, supporto tecnico e tanto altro.
Per molti il plugin offre troppe funzionalità e addirittura il suo (ab)uso rallenta le performance dei siti web che lo utilizzano. Nella mia esperienza, invece, tutto questo non si è mai rivelato un problema… forse perché non ho mai scelto hosting economici e anzi sino ad oggi ho premiato quelli che fornivano un supporto ‘preferenziale’ al nostro CMS.
Certo è che è l’aspetto filosofico che ogni tanto mi fa nascere una smorfia sulla faccia. Jetpack come un cavallo di Troia per vendere un servizio commerciale. Poi però mi riprendo e penso che da 15 anni non ho mai avuto un’email o un pop-up nella dashboard che mi inviti insistentemente a pagare qualcosa, ne che pubblicizzasse con estrema enfasi i benefici possibili.
In addition to Jetpack 7.9.1, we worked with the WordPress.org Security Team to release patched versions of every version of Jetpack since 5.1. Most websites have been or will soon be automatically updated to a secured version. Versions released today include 5.1.1, 5.2.2, 5.3.1, 5.4.1, 5.5.2, 5.6.2, 5.7.2, 5.8.1, 5.9.1, 6.0.1, 6.1.2, 6.2.2, 6.3.4, 6.4.3, 6.5.1, 6.6.2, 6.7.1, 6.8.2, 6.9.1, 7.0.2, 7.1.2, 7.2.2, 7.3.2, 7.4.2, 7.5.4, 7.6.1, 7.7.3, 7.8.1, 7.9.1. If you are running any of these versions, your website is not vulnerable to this issue. But, if you’re not running the latest and greatest—7.9.1—your site is missing other security enhancements!
Quante software house si preoccupano di patchare tutte quelle versioni di un proprio software?
Meno di un’ora fa è stata rilasciata la versione 4.7.3 di WordPress che risolve 6 problemi di sicurezza e 39 miglioramenti di manutenzione. Qui la lista completa delle modifiche fatte.
Come sempre verificate che i backup siano a posto e aggiornate… Io ho già aggiornato una dozzina di siti senza il minimo problema!
Da ventisei giorni è stato rilasciato OS X 10.11 – El Capitan per gli amici – che ha portato un’inaspettata ventata di problemi per chi, come me, è utente dei sistemi operativi Apple. Quella che doveva essere una versione di affinamento del sistema operativo, come anni fa fu il passaggio da Leopard a Snow Leopard (il miglior sistema prodotto da Apple a mio avviso), si è invece rivelato foriero di una novità essenziale: la System Integrity Protection (SIP).
Per chi volesse approfondire l’argomento iniziare dalla recensione di Ars Technica è un primo inizio essenziale.
A mio avviso questo, e le nuove politiche di sicurezza “sotto il cofano” sono alla base dei tanti problemi che gli utenti stanno riscontrando nell’aggiornamento dei loro sistemi. Tra questi uno dei più odiosi il mancato reboot del sistema dopo l’aggiornamento o dopo il primo riavvio.
A questa problematica si aggiunge la schizofrenia di iCloud, sempre più essenziale nel pieno funzionamento di iOS e OS X, ma a distanza di due anni ancora soggetto alla differente implementazione tra i vari sistemi. Se per un motivo qualunque l’utente non abbia (o non possa) aggiornare i suoi sistemi allo “stato dell’arte” imposto da Apple si andrà incontro a problemi di sincronizzazione di dati tra smartphone e computer.
E mentre l’anno scorso potevamo dire ai due sistemi di non passare ad iCloud Drive, quest’anno la cosa non è più possibile. Se si è aggiornato ad iOS 9 (di cui sono stati già rilasciati tre aggiornamenti) si deve usare il nuovo formato dati delle Note che non è supportato da Yosemite (e precedenti) e può provocare un’anomalia in fase di sincronizzazione via iCloud.
Circa un anno fa scrivevo quanto sopra, embrione di un post che voleva evidenziare la distanza tra il ritmo di marcia di Apple nel rilascio dei suoi sistemi operativi e applicativi e quella dei produttori di software indipendenti.
Oggi mi ritrovo a dover interagire con cinque versioni diverse di OS X (Leopard su due PowerPC, Mavericks, Yosemite, El Capitàn e Sierra) e la frammentazione di funzionalità e comportamenti – quasi tutti relativi al mondo ‘cloud’ – appare in tutta la sua evidenza. Specialmente se si sceglie di non rincorrere il software e usare quello che si ha, imparandone meglio le funzionalità, spesso appena usufruite nella loro complessità.
Una vera soluzione a questo modello non ce l’ho … come consumatore cerco di privilegiare l’acquisto (o il download) di software fuori dallo Store di Apple sul computer.
Voglio che ci sia un freno alla deriva fagocitante di Apple.
Vorrei che si rincorresse meno questo modello di connessione always-on nella testa degli sviluppatori californiani (anzi di San Francisco e dintorni) perché nel mondo reale (cioè il 99,99997% del pianeta) quelle connessioni di cui dispongono non ci sono.
iOS 8.4, OS X 10.10.4, iTunes 12.2, Xcode 6.4 … e chi più ne ha, più ne metta!
Ieri sera (e stamattina) qui a casa, oggi m’aspetta la procedura in ufficio! Tra l’altro si tratta ‘solo’ di 6 computer, motivo per cui non abbiamo mai preso in considerazione la procedura dell’istituzione di un servizio di update su un nodo che faccia da server per gli altri…
La notiziola che stamattina ha colto la mia attenzione è quella per cui iOS 8 pare abbia raggiunto una percentuale di installato pari all’81%, stando ai dati forniti da Apple sull’analisi degli accessi fatti sull’iTunes Store.
iOS adoption rate (via iMore)
Otto persone su dieci che oggi acquistano (gratuitamente o meno) ancora applicazioni per i loro dispositivi Apple, quindi, stanno usando hardware che supporta funzionalità moderne e software al passo con le attuali tendenze e richiami sulla sicurezza.
Per curiosità mi sono chiesto a che punto fosse il mondo Android. LA fonte autorevole in questo caso parrebbe essere la Dashboard degli sviluppatori Android che mostra – al momento in cui scrivo –questo spaccato della realtà delle cose:
Android Lollipop adoption sluggish at 5.4% (via BGR)
Solamente il 5,4% degli utilizzatori di Android (rilevati dall’ecosistema Android e Google Play) sta oggi utilizzando una versione più o meno aggiornata Lollipop (rilasciato ad inizio novembre 2014).
Ma l’uso di un sistema non chiuso come quello di Apple non doveva garantire una maggiore libertà all’utente?
A me pare invece che questo sia prigioniero dei costruttori hardware e dei loro ‘bizantinismi’ nel rilascio di software e politica di aggiornamento dell’hardware. E al contempo anche di Google che se magna i nostri dati (come del resto fa Apple) ma non fa nulla per indorare in qualche modo la pillola, magari cercando di far utilizzare a quanti più utenti possibile l’uso di tecnologie più moderne e dall’utilizzo più immediato e funzionale (non dimentichiamoci che il mondo smartphone è giovanissimo, assieme a quello dell’interfaccia touch).
Ad oggi se dovessi mai valutare l’acquisto di un dispositivo Android cercherei di rivolgermi alla serie Nexus e alla famiglia Motorola. Le uniche che mi danno una sensazione di solidità nella gestione di me come cliente/utente nel tempo…
Come previsto la nuova release di WordPress ha fatto capolino sul web, e grazie al lavoro di preparazione di cui parlavo ieri non ci sono stati problemi di sorta nell’aggiornamento. Anche con i plugin tutto è filato liscio… Son soddisfazioni!
(Resta da vedere oggi al lavoro che succede, quattro installazioni mi hanno mandato notifica di aggiornamento automatico alla 4.1.3 …)
Bodega “Your corner store for Mac apps” ha chiuso i battenti una decina di giorni fa:
Bodega is now closed
The Bodega services have been permanently shut down on September 9th 2014. Thank you for all our supporters and users throughout the last 5 years.
È stato un software/servizio che ho installato sui miei Mac sin dalla sua nascita e che, prima dell’avvento dell’App Store di Apple, mi permetteva di controllare con un solo programma lo stato di aggiornamento di tutti i software installati sul mio Mac. Successivamente mi permetteva di controllare quelle applicazioni che non avevano aderito alla politica commerciale dello Store Apple (per ragioni sia tecniche che squisitamente commerciali).
Con la chiusura del servizio la mia esperienza d’uso sarà un po’ più povera. E per questo me ne dispiaccio.