letture suggerite del 5 maggio 2024

letture suggerite del 28 aprile 2024

letture suggerite del 3 dicembre 2023


Mi accorgo che questa rubrica è stata silente per un paio di mesi. Ho annotato pochi articoli meritevoli di una rilettura e magari dell’approfondimento necessario per far scattare il click e la voglia di condivisione su questi lidi. Complice anche lo stop della lettura di newsletter dallo scorso 12 aprile per mancanza di tempo da dedicarci, questo è il risultato che ho attenuto. Poche URL annotate per questa rubrica…

Venti (reprise)

Rileggendo il post di ieri, mi sono accorto di non aver propriamente menzionato un’altro fattore essenziale dell’aver aperto un blog vent’anni fa…

Mi ha permesso di farmi conoscere, e conoscere, persone eccezionali. Alcune sono diventate più che “conoscenze”, sono nate vere e proprie amicizie, anzi, Amicizie … di quelle che ti portano ad essere emotivamente e anche materialmente vicine nei momenti più impensati della tua vita. Aiutandoti là dove nessun altro riesce a fare in quel particolare momento.

A questi ultimi, che mi hanno benedetto della loro amicizia in questi ultimi mesi (e settimane) va la mia più sincera gratitudine. Voi sapete chi siete!

❤️

friendship, by Cristina Cerda @ unsplash

Letture suggerite del 7 novembre 2021

fai del bene e scorda, fai del male e pensa

via @thegoodquote

Mi è molto piaciuta questa citazione trovata su un profilo Instagram di amici, e devo dire che è molto vera e – tristemente – molto spesso dimenticata.

Nella vita incontriamo persone il cui aiuto è decisivo, moralmente o fattivamente, nei momenti del bisogno. Altre che semplicemente scompaiono, o evaporano, in caso ci sia da affrontare assieme delle difficoltà. E poi ci sono le persone il cui cattivo operato va ad intaccare le nostre vite. Grazie a dio nei miei quarantacinque anni dell’ultimo tipo ne ho incontrate poche ma, man mano che cresco e assieme le mie responsabilità, temo che arriverà presto il momento in cui mi troverò di fronte qualcuno di loro.

just evolve

Da alcuni mesi, grazie al mio far parte dell’organizzazione della comunità WordPress a Bari, sto avendo il piacere di incontrare persone provenienti da fuori regione … Professionisti che lavorano in luoghi e contesti a me alieni e che mi hanno permesso di potermi confrontare con usi e metodi informatici ‘nuovi’, quelli di cui leggi sui blog e che ti sembrano sempre modelli impossibili.

Questi incontri sono cominciati con la venuta del barese/inglese Franz Vitulli in occasione di un meetup WordPress ad Andria… Franz lavora in una delle più grandi Agenzie al mondo che usa WordPress secondo il modello distribuito e ci ha potuto raccontare delle best practice per il project management, partendo però dall’assunto fondamentale del migliorare il proprio lavoro come passo 0 della produttività, usando sistemi di priorità degli impegni, chiarezza dei task da svolgere, rapida evoluzione nel generare idee promuovendo quelle condivise e di maggior efficacia per il progetto e bocciando tutte le altre. Il tutto rimanendo focalizzati sulle idee e non sulle persone che le promulgano.
Un altro passaggio per me fondamentale è stato quello del rimarcare l’essenzialità del logging delle attività svolte. Un passo che serve a noi stessi per tracciare la direzione del nostro lavoro, prima, ed effettuare un bilancio dello stesso in una fase successiva.

A giugno è stata la volta del mio amico nonché troll preferito: Cristiano Ferrari.
Cristiano ha la rara capacità di dire sempre la cosa giusta col tono sbagliato ? … Quando tu proponi ‘a voce alta’ un’idea o una linea di condotta che ti sei pensato e ripensato nella testa per qualche giorno, Cristiano ha il superpotere di commentare sempre in maniera sarcastica – con quella vena tutta particolare delle genti emiliane – facendoti (facendomi) arrabbiare. Ma se si ha la lucidità di non vedere il suo commento come un attacco personale, ma semplicemente come un legittimo !!! punto di vista ci si accorge della pragmaticità e dell’esperienza di Cristiano che rendono evidenti tutte le debolezze del tuo ragionamento.
Da Cristiano mi piacerebbe imparare questo senso di prospettiva delle cose, cercando di non buttarmi a capofitto in qualcosa senza poi pensare a come proseguire l’azione nel tempo … È vero che adoro il detto “done is better than perfect”, però muoversi facendo bene sin da subito non è neanche male…

Ed eccoci a luglio. Qui ho avuto modo di conoscere Andrea Gandino, per me fino ad allora membro e attivo contributor della comunità WordPress italiana, ma anche – ho avuto modo di scoprire – talentuoso sviluppatore genovese di template e plug-in (e che plugin!) per il mio CMS preferito.
Con Andrea sono un po’ tornato indietro ai tempi dell’università a Scienze dell’Informazione a Cesena. Una forte dose di timidezza che si scioglie al ‘sole’ della passione con cui si spiegano agli altri i propri lavori, e quindi le proprie passioni, senza mezze parole, onestà nel giudizio, voglia di imparare, assorbire quello che si incontra. (Ad Andrea, ed alla sua ditta, ho ‘rubato’ il nome per dare il titolo questo post).

Insomma, questi incontri mi hanno restituito quello che da tempo mi manca sul lavoro – e conseguentemente sul piano umano – ossia una compagnia che si metta apertamente a condividere i propri obiettivi e progetti, gli strumenti usati e la voglia di ricevere lo stesso da te. GRAZIE.

SalvaSalva

SalvaSalva

ciao Minguccio

Poco fa mi chiama su Skype mio padre. A settantaquattro anni ormai smanetta con il suo Mac per poter parlare agevolmente con me senza disturbarmi al lavoro.

[Siamo arrivati a questo. Oggi la telefonata di un familiare è un disturbo ai nostri inutili lavori. Come se stessimo operando di cuore qualcuno.]

E insomma, il suo amico d’infanzia Minguccio è venuto a mancare. Minguccio che non più tardi di una settimana fa mi ero fermato a salutare proprio mentre uscivo dal garage per andare al lavoro, mentre lui era venuto in paese per sbrigare qualche commissione.

Domenico C. – per gli amici Minguccio – è una persona del genere che nel mondo occidentale viene sempre meno spesso al mondo. Grande lavoratore, umile, gentile. Un Signore nonostante abbia fatto solo le scuole media e non conoscesse il galateo ma solo “l’educazione”. Ho passato innumerevoli pomeriggi nella sua officina casalinga a curiosare tra gli attrezzi sul banco, o nel suo giardino a giocare con cani e conigli. E poi ragazzino a riparare forature alla mia bici o a rimettere in moto il “paperino” – una specie di Ciao della Piaggio – di mio padre con cui ho fatto le mie prime scorribande su un mezzo a motore.

Apprendere della sua dipartita è stato come prendere un pugno sul cuore. Il respiro si è fermato. Sapere che la sua gentilezza è persa per sempre (nella vita non si è sposato ne ha avuto figli) è un pensiero quasi soffocante. Scrivendo mi rendo conto che non so spiegare la mia affezione a questa persona ed il Rispetto che provo per lui. Non pranzavamo assieme, non lo chiamavo per gli auguri di Natale, ma aveva per me – ed io per lui – sempre un sorriso, una parola gentile, un interessamento per le rispettive vite da farmelo sentire vicino, vicinissimo al mio cuore.

Ciao Minguccio. Mi mancherai. Tanto.