Ed eccoci qui … al ventesimo (!!!) compleanno di questo blog.
Praticamente una cosa da vecchi, come diceva un contatto qualche giorno fa su Mastodon, il social che oggi frequento dopo aver di fatto abbandonato Twitter un mese fa. Quale teenager o under-30 sceglierebbe oggi un blog, self hosted poi, come mezzo espressivo di sé? Probabilmente un nerd, uno fuori dalle cerchie sociali. Eppure vent’anni fa se avevi una connessione internet ed una socialità praticamente leggevi, frequentavi, aprivi un tuo spazietto e di affrancavi dal circolo chiuso delle mailing-list e dei newsgroup. Indipendentemente dall’età, dalla formazione, e dal lavoro fatti.
Di quella ondata siamo rimasti … meno di quelli che eravamo. Ma molti di noi ci sono ancora. Qualcuno ha trasformato il proprio blog in un sito professionale, qualcuno pubblica una volta l’anno, altri mettono ogni tanto un articolo o una foto ma poi si dedicano a scrivere estesamente su altre piattaforme (avete notato come LinkedIn stia disperatamente cercando di invogliare i propri utenti a scrivere long-form articles e a creare newsletter sulla propria piattaforma?) proprietarie (Facebook, Medium).
Io, che non sono bravo, ho trovato qui e negli altri siti web che curo uno spazio dove esprimermi. Il mio spazio. Con tutti i miei limiti, le mie ingenuità, la mia voglia di imparare (e condividere) le piccole scoperte della vita (e del lavoro, e dei miei hobby), la voglia di un confronto educato e costruttivo. La speranza di un confronto educato e costruttivo.
Quest’anno la vita mi sta mettendo di fronte ad una sfida immensa, per certi versi mi logora. Per altri, invece, mi costringe a pensare di più… a cercare con smania quello che la vita ha di bello da offrire ‘la fuori’. Fuori da questo monitor 16″ che incanala la mia vita, ma le permette anche di espandersi all’infinito. Si, ok … c’è anche il 6,1″ dell’iPhone che mi aiuta in questo. Ma non divaghiamo.
Una volta sognavo di essere immortale, con la mia coscienza e personalità conservate per sempre in un cyborg. In uno dei miei romanzi preferiti il protagonista di trasforma in un ‘fantasma di energia cosciente’ che vaga per l’universo. Questa prospettiva oggi non mi appartiene più.
Voglio essere e rimanere di carne, voglio abbracciare le persone cui voglio bene. Voglio assorbire dentro di me i loro profumi, i loro odori. Regalare loro un sorriso, una carezza, un bacio. Esserci quando hanno o avranno bisogno, portare novità e stimoli o ispirazioni o suscitare curiosità.
Ecco, quest’ultima cosa posso farla su queste pagine. E spero di poter continuare a farlo per i prossimi trent’anni almeno.
Auguri a koolinus.net. Auguri a me. Un augurio di serenità a tutti voi che mi avete accompagnato e spero accompagnerete lungo “la via”.
E un grazie a Fullo che ventuno anni fa piantò il seme di tutto questo. Grazie. Grazie a tutti voi.