Signal (messaging), perché le mie conversazioni sono fatti miei

Dopo Emanuele e Luca, mi sembra giusto fare coming-out e segnalare il fatto che anche io sono un utente — soddisfattissimo!!! — dei programmi Signal 🔗 e Telegram 🔗 quali alternative più rispettose della mia privacy rispetto a Whatsapp.

Oggi le ragioni per usare Whatsapp sono le stesse dell’essere iscritti sul Libro delle Facce, la sua diffusione è capillare. E questo primato, nel panorama del software di messaggistica su smartphone, è dovuto al fatto di essere stato il primo ubiquo sulle varie piattaforme (oggi rimaste un duopolio), ma anche ICQ all’epoca vinse per essere stato un pioniere … e oggi chi lo usa ancora? Una sparutissima minoranza!

Whatsapp è, di fatto, assieme ad Instagram il piano B del Libro delle Facce (*) per la profilazione globale degli utenti della Rete. E anche se ci illudiamo che le nostre chat siano criptate, come giustamente osserva Emanuele nell’articolo linkato, “sono i metadati che ci uccidono”. Con chi parlo, per quanto tempo, quanto lunghi sono i miei messaggi, da dove ci scriviamo, a che ora, in seguito a quali eventi sono tutte informazioni succose quanto – se non più – delle nostre conversazioni stesse.

Le alternative ci sono, e cominciare ad usarle e a veicolare le nostre conversazioni su queste piattaforme più rispettose della nostra privacy è un dovere che abbiamo verso chi, meno attento ai temi tecnologici, usa strumenti per abitudine e non per consapevolezza.

Invitare i nostri interlocutori ad utilizzare queste piattaforme farà loro capire che non sono soli, vedranno con piacere che anche altri hanno abbracciato la loro scelta consapevole e magari contribuiranno assieme a noi a smontare questo business di vendita delle persone.

Io ci spero ancora, a 44 anni e dopo infinite delusioni, di vedere dei cambiamenti positivi in questa società.


(*) = Orwell chiamò Grande Fratello questo meccanismo di ‘sorveglianza globale’ che oggi F. applica a tutto il traffico veicolato dai propri canali e quindi di fatto incarna – assieme ad Amazon e Google. Alan Moore nel suo V for Vendetta più cupamente separò i ruoli di sorveglianza nell’Occhio e nel Dito. Io, dal canto mio, sto ancora decidendo come chiamarli (in pubblico).

Ricochet: un sistema di chat completamente anonimo per la massima sicurezza

Ricochet – anonymous instant messaging for real privacyRicochet is a different approach to instant messaging that doesn’t trust anyone in protecting your privacy.

Eliminate metadata. Nobody knows who you are, who you talk to, or what you say.
Stay anonymous. Share what you want, without sharing your identity and location.
Nobody in the middle. There are no servers to monitor, censor, or hack.
Safe by default. Security isn’t secure until it’s automatic and easy to use.

Ricochet mi è stato indicato da un amico in un gruppo Slack ‘privato’ di utenti entusiasti di tecnologie e sensibili alle tematiche di sicurezza e privacy. È un progetto open source, il cui sviluppo viene portato avanti da John Brooks e altri su Github e che – al momento – è possibile provare sul desktop (esistono build per Windows, macOS e Linux).
Come tutte le piattaforme giovani, il gruppo di sviluppatori è alla ricerca di utenti e sviluppatori per la crescita del progetto.

Sono intrigato dalla piattaforma e dall’assunto di base per lo sviluppo di questo sistema di comunicazione, ed ho quindi deciso di installarlo e provarlo, promuovendolo tra i miei contatti on-line. Se anche tu vuoi testare un po’ la piattaforma, ed aggiungermi alla tua lista di contatti, lascia un commento a questo post con un indirizzo email cui possa inoltrati il mio ricochet:id.

Le letture suggerite del 22 Maggio 2016

linklog-logo-transparent

Come parlarsi in un team di lavoro?

In questo periodo il problema di come parlarsi agevolmente E in maniera produttiva all’interno di un gruppo di lavoro geograficamente sparso sta occupando una buona parte dei miei pensieri.

Le email non van bene (dicono !). Skype è uno strumento del demonio 1:1 che non può essere neanche usato come storico di cose dette e file gestiti. L’ultima moda era qualcosa come Slack … ma ecco che, dopo quasi un anno di uso della versione gratuita in un gruppo di circa 50 persone ecco spuntare dei problemi. Pensavo fosse un problema intrinseco della versione gratuita, magari pagando si risolvevano le cose. E poi …

E poi leggo cose come questa: Curing our Slack addiction … Ed un po’ le mie certezze vacillano!

Textual, il mio nuovo client IRC per OS X

Lo scorso dicembre dichiaravo conclusa la mia ricerca di un client IRC per OS X. Avevo scelto il progetto Lingo. Mi sono un po’ insospettito quando mi sono accorto dell’assoluta immobilità del progetto. Non un update, un tweet, un’email …

Pare infatti che il suo sviluppatore sia scomparso, portandosi dietro l’account Twitter ed il sito, lasciando quelli come me con in mano un software si funzionante, ma potenzialmente bacato e/o insicuro (e via IRC passa di tutto).

Ho preferito quindi riprendere la ricerca ed ho approfondito il testing di Textual. E sono arrivato ad apprezzarne le funzionalità e a personalizzarne l’interfacca in maniera a me gradevole…

Grazie al monitoraggio offerto da AppShopper.com ho visto che spesso lo sviluppatore mette in offerta gratuita la sua applicazione (oltre ad aggiornarla molto spesso con bug-fix e aggiunte di funzionalità). OGGI è uno di quei giorni, e dopo il recentissimo aggiornamento di domenica, possiamo scaricarlo gratuitamente dal Mac AppStore … buon download!

LINGO – un client IRC gratuito

Grazie all’articolo My Favorite Things: Mac apps di Jason Snell ho scoperto un client IRC gratuito che mi sta molto piacendo.

Si chiama Lingo dello sviluppatore Johnathan Clough [il link all’applicazione nel Mac AppStore è sponsorizzato, NdR]

Lingo – screenshot del dark mode

Lingo – screenshot del dark mode

Sino ad oggi ho usato Colloquy, vecchio ed affidabile progetto open source e ho provato brevemente una versione di Textual… che però non mi è piaciuto per nulla. Sarà che è un’app a pagamento e mi aspettavo molto di più. Non saprei. Ho trovato sia Colloquy che Lingo superiori e più ricchi di funzionalità e possibilità di personalizzazione.

Lingo, dal momento in cui l’ho scoperto due giorni fa, è in uso su due Mac disegni e su entrambi sta mostrando una proverbiale stabilità, anche frequentando canali affollati

Te lo consiglio! E vi aspettiamo sul canale #tevac di Freenode.

Q relative

[22:29] Koolinus: lo scritto
[22:29] Koolinus: che ho letto sinora
[22:29] relative Q: trovato in una bottiglia?
[22:29] Koolinus: no
[22:29] Koolinus: scritto da te
[22:29] relative Q: cassonetto
[22:29] relative Q: 🙂
[22:30] relative Q: plotto:
[22:30] relative Q: Dannunzio racconta al suo auditorio di corsari della tomba di Alarico
[22:31] relative Q: del suo duello con Umberto Eco sul greto di un fiume
[22:31] relative Q: per un’edizione introvabile del corrierino dei piccoli dove la cagnetta pimpa e robin di Batman guidano i nostri piccoli lettori alla scoperta del tesoro…
[22:32] Koolinus: 🙂
[22:32] relative Q: Dannunzio vince, ma Mondadori era quarterback dei dolphins e lancia la rivista oltre un dromedario li’ per caso…
[22:33] relative Q: Eco la sa lunga sugli animali (ornitorinchi e camelidi) e recupera il giornale
[22:33] relative Q: ma, ahime’ i cammelli sbavano
[22:34] relative Q: e gli inchiostri del dopoguerra, si sa’….
[22:34] relative Q: insomma,
[22:34] relative Q: manca la parte finale del messaggio “Qui é il tes….”.
[22:34] relative Q: E il busillis é arduo….
[22:34] relative Q: si ricorre al gruppo di via Panisperna…
[22:35] relative Q: Fermi teorizza che il tesoro disti da Parigi come Alfacentauri da Aldebaran
[22:35] relative Q: Maiorana sostiene Pereira…..é andato
[22:36] Koolinus: io posto tutto cio’ sul blog
[22:36] Koolinus: altro che
[22:36] Koolinus: 😀
[22:36] relative Q: si mobilit
[22:36] relative Q: a
[22:36] relative Q: anche Smilla per via del suo senso per la neve…
[22:37] relative Q: mezzo barone di calvino fa un sopralluogo in abruzzo
[22:37] relative Q: l’altro mezzo lo ritroviamo all’assemblea dei soci coop….
[22:37] relative Q: ma questa é un’altra storia.
[22:38] relative Q: Eco, inginocchiato a Cluní, ritratta il finale del nome della rosa, stringendo il corrierino tra le mani cicciottelle….
[22:38] Koolinus: e i pomodori verdi fritti ?
[22:38] relative Q: Vero…
[22:39] relative Q: Dannunzio ha fatto tappa a Teano, cavalca con Garibaldi ed é convinto che prima o poi gli verrá obbedito…
[22:39] relative Q: A un certo punto ferma in stazione…
[22:39] Koolinus: ROTFL
[22:39] relative Q: i suoi biografi parlano di peperoni
[22:40] relative Q: in proposito, ma é, crediamo, demagogia.
[22:40] relative Q: Il mondo é in attesa
[22:40] relative Q: Chi giungerá alla soluzione dell’enigma?
[22:41] relative Q: chi vincerá, tra l’altro, il concorso della settimana enigmistica per esperti?
[22:41] relative Q: Comincia a piovere….
[22:41] Koolinus: cazzo
[22:41] Koolinus: sono senza ombrello e giumBotto
[22:41] relative Q: Fermi blatera ulteriori teorie sulle distanze….un camallo genovese lo manda all’ospedale per un dt di troppo…
[22:42] Koolinus: e Tesla ?
[22:42] relative Q: Sta scavando…
[22:42] relative Q: in fondo a una cantina….
[22:42] relative Q: con lo zio scemo di due arzille vecchiette che ammazzano con l’arsenico gli affittuari
[22:43] relative Q: gente strana…di Hollywood
[22:43] relative Q: Finalone:
[22:43] relative Q: Alarico salta fuori da una tana di tufo
[22:43] relative Q: bagnato fradicio (per la pioggia) e con un abito da coniglio di playboy…
[22:44] relative Q: anche piuttosto avvinazzato, direi….
[22:44] relative Q: caccia di tasca un pacchetto di nazionali esportazioni e fa: “Czoffoli é ancora in giro?”. Fine