della Poesia

La poesia ha questo compito sublime: di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci romba nell’anima e di placarlo, di trasfigurarlo nella suprema calma dell’arte, così come sfociano i fiumi nella vastità celeste del mare. La poesia è una catarsi del dolore, come l’immensità della morte è una catarsi della vita. A volte mi sembra che l’unica possibilità di vita, per me, stia lì; l’unica possibilità morale, intendo; perché sarebbe uno sforzo di volontà continuo, lo sforzo più grande ch’io possa fare: vincere il peso inerte delle parole inanimate, farle vive.
Antonia Pozzi

amor cavat odium

Una cosa, tuttavia, è certa: si deve contribuire ad aumentare la scorta di amore su questa terra. Ogni briciola di odio che si aggiunge all’odio esorbitante che già esiste, rende questo mondo più inospitale e invivibile.
Etty Hillesum (via →)

dell’ignoranza

Giustamente, ognuno può essere libero di vantarsi della propria ignoranza. Moltiplicato per milioni di persone, questo porta un intero paese a peggiorare la prospettiva di crescita, di realizzazione personale, di opportunità di benessere, di giustizia.

Se dovessimo basarci sui recenti studi di Tullio De Mauro, non più del 30% di quelli che hanno letto questo post saranno in grado di interpretarne il contenuto.

— polworld

… dalla Buonanotte del 6 Maggio 2015 di Novalismi.

La strage dei 148 studenti al campus (quello che non vi hanno detto)

La (differenza di, NdN) religione in questa strage c’entra come un iPhone in un quadro del Botticelli.

Al-Shebaab ha voluto attaccare il principale nemico del terrore: l’istruzione. Cioè l’unica possibilità di emancipazione dal controllo degli altri. E ha provato a distruggerla su tutti i fronti: tramite la distruzione dei suoi luoghi (il campus universitario) e delle persone (uccisi studenti e professori). E infine ha voluto attaccare ciò che l’istruzione, più di ogni altra cosa, insegna: la tolleranza religiosa. In quel campus universitario, infatti, studiavano accanto cristiani e musulmani. Ed è questo, più di ogni altra cosa, che il terrore non sopporta: la possibilità della serena convivenza.

 

E’ questo che fa impazzire ogni terrorista, la possibilità di stare insieme nel rispetto e nel sorriso, ed è per questo che le migliori risposte contro ogni terrorismo sono lo studio e la danza delle idee.

Saverio Tommasi

Vint Cerf e un futuro medievale di bit putrefatti

La propensione storica dell’individuo – conservare e memorizzare nel modo più open possibile, proprio in ottica futura – si è insomma già rattrappita a favore di un presente a 360 gradi dove ci pare di avere tutto a disposizione, ben sistemato, catalogato e codificato. Un presente che ci alleggerisce dalle responsabilità di pensare al futuro. Non tanto in senso di storia personale ma di modo verbale: pensare al futuro, cioè a come saranno lette, interpretate, decodificate, riconvertite e analizzate le tracce che stiamo lasciando.

Wired Italia

il fallimento dei motori di ricerca

In Is Google making the web stupid?, Seth Godin suggests that the declining prominence of organic results in Google searches is significantly to blame:

If you want traffic, Google’s arc makes clear to publishers, you’re going to have to pay for it.

Interessantissima lettura oggi sulle pagine del blog di Marco Arment.

A partire dalla chiusura di Google Reader, e l’impoverimento del traffico RSS monitorato e veicolato da Google, si è attuata una strategia commerciale che non ha portato ad altro che all’impoverimento dei risultati delle ricerche organiche su Google (e gli altri motori di ricerca).

Oggi per dare visibilità ai propri scritti si passa dalla stesura dell’articolo allo spamming metodico sui Social – e di questa pratica sono colpevole anche io. Si spera di costruire una cassa di risonanza, tramite un picco di link, che porti i motori di ricerca ad accorgersi di noi, senza che si spendano euro preziosi…

Marco – da hacker – propone la costruzione di strumenti che plasmino un web sano “come lo vogliamo noi”. Ma noi comuni mortali possiamo cominciare a combattere questa tendenza con l’educazione e un uso del web più consapevole. O no?

darsi un obiettivo

E’ ricercando l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile.
Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo.

Michail Bakunin

 

(… via Novalismi)