Il titolo di questo post, in sintesi, è il messaggio trasmesso dal Governo (e da tutti quelli precedenti di cui abbia memoria tranne quello dell’ultimo Prodi) che permea il messaggio sindacale appena arrivato in mailbox commentando la Circolare n. 43/2013 del Consiglio Nazionale delle Ricerche [ente presso cui lavoro da precario dal 2007], eccovelo:
Come riportato nella Circolare n. 43 del CNR, per il 2014 il CNR prevede di tagliare ulteriormente la dotazione agli Istituti (che nel 2013 è stata di circa 40 M €) limitandosi a coprire, direttamente tramite l’Amministrazione Centrale, i soli costi energetici (corrente elettrica e gas, pari a 23-25 M €) e i costi dei buoni pasto (che saranno forniti a tutti i dipendenti, anche laddove sia funzionante la mensa, con un costo di circa 10-12 M €).
Allo scopo di spingere gli Istituti a avviare o rafforzare politiche di risparmio energetico (che in molte realtà sono state messa in atto spontaneamente negli ultimi anni), il CNR prevede di adottare un meccanismo di penalizzazione per gli Istituto “spreconi” e premiale per gli Istituti più “virtuosi”.
Ma, al di là di queste due voci, tutti i costi necessari anche per la sola “apertura” degli Istituti dovranno, al momento, essere sopportati dagli Istituti stessi attraverso ulteriori prelievi sui fondi destinati alla ricerca, già fortemente erosi dai precedenti prelievi!
Saranno circa 50 M € i fondi che nel 2014 saranno sottratti alle attività di ricerca, alla partecipazione a convegni, al potenziamento di laboratori, alla formazione di giovani ricercatori,… , per coprire i costi delle utenze telefoniche, della fornitura idrica, dei servizi di pulizia, di guardiania, di giardinaggio, per il pagamento delle tasse comunali sullo smaltimento dei rifiuti urbani,…
Ancora una volta, e ancora più pesantemente che in passato, saranno i Ricercatori e Tecnologi dell’Ente a farsi carico di spese che in altri Enti e in qualsiasi Paese civile (che consideri la ricerca e il sapere un investimento su cui puntare) sono a carico dello Stato.
ANPRI
Un ulteriore fastidio, poi, mi è nato leggendo la prima parte della circolare, scritta in tono trionfalistico e quasi di “aò so figo, anvedi quello che faccio petté”…
Stamattina il disgusto per il mio Paese non cala… ma monta, monta, monta!