letture suggerite del 30 giugno 2024

letture suggerite del 17 marzo 2024

Chi ci portiamo

Come si allestisce una scuola che produca persone formate, capaci di intendere un ragionamento, di maneggiare numeri, comprendere un concetto? Come si costruisce una società dove l’intelligenza (letteralmente, la comprensione) del mondo sia un titolo di merito effettivo e un incoraggiamento per gli altri? In che modo promuovere la superiorità del pensiero sopra il riflesso della parte rettile del cervello?

Lucio Bragagnolo

sull’essere parte della cultura della società

If you have a keyboard, you have the chance to speak to some people – the people who want to hear from you. It is possible, when the stars align, for that group to be a billion, or it might only be ten, but there is a number of people that you can engage with and if you change the culture then you change everything.
My argument for more than twenty years has been that we are each responsible for the culture where we are living, because we each have the ability to do something about it.

Seth Godin

ambigramma

Devo ringraziare Lucio per avermi insegnato un nuova parola. Ieri vi avranno fracassato le palle avranno senz’altro fatto notare come, nella notazione europea della data 22-02-2022 ci fosse una certa simmetricità.

Nel gruppo Slack dei lettori del suo blog è partita una discussione che vedeva intervenire anche Sabino, che in questo modo obbligo a scrivere un post che ha promesso di fare sulla particolare simmetria della scritta.

Lucio, da uomo di cultura sterminata qual è, ha enunciato la “parola nuova” del giorno:

AMBIGRAMMA
L’ambigramma è un disegno calligrafico che possiede due o più interpretazioni chiare e distinte: le due letture si generano solitamente attraverso il cambiamento del punto di vista, che si può ottenere mediante rotazioni, simmetrie ed altri espedienti. Le due letture di un ambigramma possono essere identiche, nel caso dell’omogramma, o diverse, nel caso dell’eterogramma.

wikipedia

dell’istruzione…

Ha trent’anni, quindi non sapeva che fosse esistito qualcosa intitolato I soliti ignoti. Non sapeva che fosse un film e non una serie, non sapeva che fosse un pezzo di storia del cinema italiano, non sapeva niente. (Non poteva neanche rivolgersi a san Google, protettore di chi sa cosa cerca: le avrebbe detto che è un quiz televisivo).

Guia Soncini, L’eterno presente della generazione che non sa un cazzo

Interessante lettura questa di Guia sul sito de Linkiesta … ricca di spunti e stimoli.

Oltre agli interessanti quesiti sulla voglia e la possibilità di imparare, sulla situazione di ‘eterno presente’ che ci pervade facendoci perdere la prospettiva sulle cose, piano piano tocca un altro tema a mio avviso FONDAMENTALE oggi… con l’immane possibilità di ricerca che abbiamo, sapere cosa cercare è lo skill più essenziale che dovremmo sviluppare nella vita.

Mi rendo anche conto, però, che sapere cosa cercare richiede una conoscenza sia pur minima del mondo… quindi il compito di un formatore si è caricato di un’ulteriore onere, e dietro non può lasciar niente… se non il maledetto metodo del “mandare a memoria” concetti e nozioni. O no?

Letture suggerite del 13 Novembre 2019

Siamo il paese del populismo invidioso.

Noi non vogliamo il potere di migliorare questo paese, vogliamo quello di farlo fallire. Se non abbiamo qualcosa, vogliamo che non ce l’abbiano tutti invece di provare a creare un diritto a cui possa accedere chiunque. Il miglior esempio di questo folle atteggiamento è la lotta contro l’aborto. Chi non è d’accordo sul fatto che esista, non si limita a non abortire: pretende che l’universo mondo non lo faccia. Togliere – ad esempio i negozi aperti di domenica – per noi è più importante che aggiungere, migliorare, allargare il campo delle possibilità.

È un po’ come se io non potessi comprarmi mobili ed elettrodomestici per la mia abitazione, ma mi sentissi soddisfatto nel momento in cui qualcuno li sequestrasse dalle case dei miei vicini. La mia condizione non migliorerebbe, ma peggiorerebbe quella dei miei simili. Vale per la politica, vale per il lavoro, vale persino nelle situazioni sentimentali (se la mia ex o il mio ex mi lasciano e io soffro, sono felice se vengono mollati a loro volta). Siamo un popolo di egoisti autolesionisti.
Boris Sollazzo

Il pezzo di Sollazzo era riferito alle reazioni medie della intellighenzia italiana sul caso Roma, il film di Alfonso Cuaròn che ha vinto il Leone d’Oro a Venezia pubblicato su Rolling Stones. Trovo assolutamente vera la parte qui riportata, indipendentemente dal resto dell’articolo che può essere d’interesse o meno.