Ripariamo internet scrivendo cose di valore e comportandoci con gentilezza verso la gente.

Fix the internet by writing good stuff and being nice to people.

Perché questo meraviglioso articolo di ‘Vicky’ ci abbia messo mesi ad arrivare nel mio browser mi è del tutto ignoto. Sta di fatto, però, che scrive esattamente quello che è il mio sentire verso la fruizione dei contenuti on-line… e di una possibile ricetta per rendere il web, il nostro mondo digitale, un posto più accogliente del mondo fisico.

Del resto non siamo tutti fan dell’evoluzione e del miglioramento continuo?

sulla generosità

Generosity in general is in our opinion one of the most important qualities, if you want to be successful in your field. Because you can always share something, even if you have not much yourself. In our experience your will receive so much more back and be so much happier with this approach of things.
Ellen & Manuel

Agli uomini che amo, sugli uomini che mi spaventano

To Men I Love, About Men Who Scare Me →

Laura Munoz ha scritto questo piccolo pezzo su Medium, che fa riflettere su come la cultura maschilista offenda – in maniere in cui noi maschietti neanche riusciamo ad immaginare – la sensibilità delle donne ed il loro diritto di sentirsi ‘sicure’ così come noi ci sentiamo. E come loro imparano troppo presto di non potersi sentire mai …

mediocremente

Perché davvero sfuggire alla mediocrità è il principale dei traguardi culturali che possiamo darci ma per farlo, per provarci, serve un passo preliminare, una specie di scrittura privata fra noi e il mondo: individuare gli esempi, isolarli dalla massa di quelli come noi e iniziare ad imitarli come fossimo tante ochette di Lorenz a spasso per il giardinetto austriaco.

Solo che Lorenz non c’è quasi mai. E in testa al branco a dirigere la truppa c’è spesso un’ochetta come noi. Sperduta come noi, anche se con il petto un po’ più in fuori di noi. E questo, beh questo, credimi, mi spiace dirtelo ora che l’anno finisce, ma è un problema serissimo.

Massimo Mantellini in uno degli ultimi post del 2015 ha scritto un lungo articolo circa la concezione della leadership (letteraria e politica) che abbiamo in questo paese. Condivido quasi tutto del post, tranne la simmetria Baricco / mediocrità. Che quest’ultimo non sia Dante credo sia pleonastico dirlo. Assurgelo ad esempio di scrittura mediocre, invece no…

Tornando sul tema, invece, dubito che – con il bombardamento dei media cui siamo sottoposti e la mancanza di tempo da dedicare all’otium latino per approfondire le letture e dedicare del tempo all’analisi – noi società italiana si possa individuare un Lorenz nel panorama contemporaneo.

Mi pare invece più auspicabile (e fattibile combattendo la pigrizia) che il nosto patto sia di dare sempre il meglio di noi stessi in ambito lavorativo e sociale, evitando di fregargecene ed il pressapochismo, dando sempre il massimo nell’esecuzione dei compiti che ci sono affidati.

Per quanto banali. I nostri “Lorenz” possono essere quei genitori, quei nonni, quei bisnonni che hanno lottato per dare un tetto e un pasto caldo ai propri figli … e un senso di ‘famiglia’ alla comunità. Senso che è andato perso con il boom economico e con l’affermazione del successo economico come unico successo possibile.

Ma dove vogliamo andare? le premesse

Laureati: Italia ultima in Europa. Il Meridione peggio della Turchia.

Oggi ho letto alcuni articoli sullo stato delle cose in Italia, la nuova legge di stabilità, certe dichiarazioni “fantasiose” di presidenti del consiglio dei ministri assieme ai dati che le sostengono, bacheche internazionali ad argomento tecnologico, blog di imprenditori di successo (o meno), di start-up e d’imprenditorialetà Made in Italy.

Questo articolo di ROARS vuole essere un punto di partenza per la discussione. Io lo segnalo, qualcuno di voi lo leggerà, e nel week end cercherò di mettere in fila qualche pensiero sulla questione (pensiero diverso da una litania di bestemmioni)…