the age of Ultron

È arrivato in casa il Mac più potente che abbia mai posseduto. Stando ai benchmark almeno!

Piccolo, elegante, compatto, con un buon numero di connessioni verso il mondo esterno. Spero mi duri quanto mi sta durando il suo trisavolo del 2011, che ha raggiunto uptime di tutto rispetto e ancora frulla sereno per i compiti che gli ho assegnato.

Se avessi delle curiosità o dei test che vuoi che faccia al posto tuo per capire se questo è il Mac per te contattami. Prima che lo inizi a sfruttare per lavoro e diventi “intoccabile“.

il Dock, dove lo metto?

Dock bloccato in basso a destra

Dock bloccato in basso a destra

… ovunque ti piaccia! Shawn Blanc – un popolare blogger statunitense – ha recentemente pubblicato sul proprio sito un articolo in cui spiega dove (e come) posizionare il Dock come piace a lui, in basso a destra.

Personalmente non riesco mai a fare la pace con il Dock posizionato in basso, o sulla destra. In basso perché spesso mi trovo a scrivere documenti (o email) lunghe e mi servo di tutta l’altezza del monitor; a destra perché spesso le palette strumenti dei programmi si trovano li posizionate, sovrapponendosi in qualche modo con il Dock. Quindi, nell’uso giornaliero dei miei Mac, che sia un fisso o il mio MacBook Pro (usato singolarmente o agganciato ad un monitor Dell Ultrasharp 2713HM in clamshell mode), il mio Dock è impostato alla dimensione minima, con gli effetti zoom abilitati, centrato a sinistra e con la modalità di auto-hide attiva.

Come in molte cose della vita, quindi YMMV 😉

Kreativi

In questi giorni, se non si fosse capito 😉 sto bazzicando il mondo di OpenSuSE e dei blog che ne parlano.

Tra i tanti (che non sono poi tanti come mi piacerebbe), c’è quello sempre interessante ed esaustivo di tale Liquidat. Ebbene in questo suo post di settembre ci parla di alcune proposte venute fuori nei forum e nella comunita’ di sviluppatori di KDE per la versione 4.0 del loro desktop manager.

Le immagini sono impressionanti.

Se non mi credete guardatevi solo questa qui.

Mandriva, appunti sparsi

In questi giorni c’e’ molta attività da parte della comunità Mandriva Linux, sta per uscire infatti la versione 2006 che porterà con se alcune novità all’interno della distribuzione (che ricordiamo reduce dall’acquisizione di Connectiva e Lycorix).

E nel frattempo mi sono imbattuto in queste guide, che mi annoto qui per reference:

  • il set-up perfetto per usare la Mandriva come server in inglese [edit: link rotto, quindi rimosso];

e, dal sempre ottimo Moreno di Mandriva-Italia.org:

  • il bigino per una Mandriva desktop smagliante [edit: link rotto, quindi rimosso];

Attivissimo

Che Paolone (mi perdonerà se lo chiamo così, affettuosamente) fosse un grande ne avevo avuto riprova già anni fa leggendo il suo libro “Da Windows a Linux”.

Oggi pero’ leggendo questo articolo: “Linux sul desktop, momento felice ma fuggente” ho avuto riprova del suo buon senso, della sua pacatezza e della sua obiettività.

Inutile dire che condivido ogni singolo bit che ha scritto in questa pagina, di cui ti consiglio la lettura. A presto