Dropbox torna sui Mac con PowerPC?

Questa è la promessa di una build costruita appositamente dalla comunità di utenti del forum di MacRumors. Su un thread del loro forum, infatti, alcuni utenti si sono messi d’impegno a ricompilare una build del programma che funzioni anche oggi sui Mac equipaggiati con sistemi operativi OS X “vintage”. Oggi il requisito è OS X 10.5 ‘Snow Leopard’ (nel tempo sono state abbandonate le versioni per i sistemi precedenti) e potrai trovare tutte le informazioni qui:

Reconnect unsupported Leopard Macs to Dropbox →

Non appena posso fare un’altra pausa al lavoro, proverò immediatamente sul mio PowerBook G4…

ExpanDrive

Scoperta per caso ieri mattina, ExpanDrive è una di quelle utility che ha tutte le carte in regola per diventare uno strumento molto valido da tenere nel proprio arsenale di applicazioni …

ExpanDrive creates a virtual USB drive that connects to all major cloud storage providers such as Dropbox, Google Drive, Box, OneDrive, Openstack Swift, Amazon S3 or your own SFTP, FTP or WebDAV server.

ExpanDrive installa una icona nella barra dei menù del proprio Mac, dove è possibile configurare l’accesso (automatico o meno) ad una o più delle varie risorse di cloud storage – o ‘disco remoto’ sul web – in modo che siano montate dal Finder come fossero delle penne USB, senza dover installare un client per ciascun servizio e risultando estremamente utile in caso di hard disk poco capienti o su computer di lavoro, dove magari non vogliamo salvare una copia locale dei nostri dati.

ExpanDrive DMG icon

È licenziato per utente, indipendentemente dal numero di postazioni su cui la si installa e dal fatto che il sistema sia OS X oppure Microsoft Windows. Al momento del download si ha diritto ad un diritto di prova (a piene funzionalità) di sette giorni. Poi tocca pagare.

Al momento la sto testando ed oggi con i principali servizi cloud si è comportata bene. Domani avrò modo di testare un paio di repository WebDAV ed sFTP e vedremo se la buona impressione permane…

le letture consigliate … 7 luglio 2015

Dropbox abbandona OS X 10.5 “Leopard” e precedenti

È notizia di queste ore il fatto che Dropbox dal prossimo 18 maggio 2015 cesserà il supporto ai sistemi operativi Mac OS X 10.5 e precedenti.

Ho appreso la cosa sulle pagine di 9to5 Mac dove viene anche riportato il comunicato ufficiale della software house. A partire dalla data fatidica ogni client installato su quei sistemi perderà l’autenticazione con i server e non sarà più possibile sincronizzarne il contenuto. Il nostro account, ed i file salvati sui loro server, rimarranno perfettamente integri.

Se usate Dropxbox su hardware che gira con queste vecchie versioni del sistema operativo, vi consiglio di cercare sin d’ora delle alternative!

PastBook per iOS

Circa una settimana fa sono stato contattato da Stefano Cutello – CEO e fondatore – della giovane startup PastBook in merito al rilascio della loro applicazione nativa per iOS.

PastBook, per chi non lo conoscesse, è un servizio on-line [e da qualche giorno appunto un’app] che consente agli utenti di raccogliere privatamente fotografie – collaborando con gli amici – e condividere, creare e stampare fotoalbum in pochi secondi.

Nato nella secondo metà del 2013 il servizio, e la storia del suo fondatore, hanno fatto parlare ampiamente di sé con vari articoli su diversi siti di informazione quali TheNextWeb (anche in una seconda occasione ,con un articolo sulle startup da tener d’occhio), TechCrunch, nonché gli italiani Corriere.it o il FattoQuotidiano (che ha dato enfasi alla storia di emigrazione all’estero e abbandono del posto fisso di Stefano),

Ed effettivamente gli usi e le potenzialità del servizio (e dell’app) sono davvero interessanti, visto che sul web le applicazioni “cloud” per memorizzare le nostre foto non mancano certo, ma poche si sono poste – come invece ha fatto PastBook – il problema di migliorare la loro fruizione data la frammentazione nella loro archiviazione.

Ancora, poi, quante volte si va ad una gita, evento, festa in famiglia dove tutti scattano foto con fotocamere compatte e smartphone e poi non si ha mai il modo di vedere quelle altrui perché non c’è una maniera comoda di aggregare gli scatti? PastBook è un servizio – ad oggi – completamente gratuito al di fuori della funzionalità di stampa degli album fotografici (che vengono però spediti gratuitamente in tutto il mondo).

Insomma, l’applicazione (gratuita !!!) ci permetterà di avere accesso a questo servizio in maniera molto comodo, e potremo mostrarne i benefici ad amici e familiari in modo da invogliarli a partecipare al “racconto fotografico delle nostre vite“…

Con l’app di PastBook gli utenti possono creare un album in un tap, aggiungendo foto dalla galleria immagini e da Facebook. (Instagram, Flickr, Picasa, Google Drive, Dropbox, Gmail, SkyDrive, Evernote, Box e altre fonti sono disponibili nella versione web e saranno integrati nell’ app nelle prossime release) .

Gli utenti possono quindi invitare parenti ed amici ad aggiungere le foto al proprio album, inviando un link privato tramite SMS, email, Twitter o Facebook, o semplicemente mostrando un QR-code che può essere scannerizzato direttamente con l’app.

Tutte le foto raccolte sono immediatamente disponibili sul cellulare e sul web e possono essere trasformate in un bellissimo foto album, in un solo tap. Possono essere ordinati come libro stampato o scaricati come un e-book gratuito.

PastBook permette di:
• Raccogliere un illimitato numero di foto da amici, privatamente – tramite un link segreto ed unico o un QR-code.
• Importare foto dalla galleria immagini o da Facebook.
• Importare foto da Instagram, Picasa, Flickr, Dropbox ed altri (solo per il web, presto disponibile anche nell’ App).
• Esperienza sincronizzata su mobile e web: inizia dal telefono, continua sul tuo desktop – e viceversa.
• Foto album privati e condivisibili con link unici e privati.
• Creazione automatica di foto album, stampati e spediti in tutto il mondo.
• Versione e-book scaricabile (PDF) .
• Disponibile su qualsiasi dispositivo: iPhone app, web e qualsiasi browser.


Risorse: tutta la rassegna stampa è raccolta sul sito http://pastbook.pr.co

Nostalgia – rinomina gruppi di fotografie in base ai loro dati EXIF

Sono stato un pelo combattuto se pubblicare questa notizia qui, o sulle pagine di TevacPhoto, ma alla fine ho deciso di farlo qui, visto che il focus è decisamente più tecnico (in termini informatici) che lì…

In breve ho scoperto Nostalgia, curiosando tra le attività secondarie di Tyler Hall, al cui lavoro vi ho introdotti qualche giorno fa parlando del suo programma Web Sharing.

Cosa fa nostalgia? Il titolo del post dice tutto. È un programma che ci permette la rinomina di gruppo ad un insieme di fotografie (anche non omogeneo), basandosi sui loro dati EXIF.

Come molti di noi, Tyler ha la gran parte delle proprie fotografie provenienti dal proprio smartphone, acquisite sul proprio computer attraverso il Camera Upload di Dropbox. Questo – come sappiamo – crea dei file aventi come nome la data in cui sono state scattate dal telefonino. Purtroppo questa funzionalità è persa quando si acquisiscono le foto utilizzando una fotocamera digitale vera e propria (che sia una DSLR o una compatta non importa). Avremo una serie di file con nome del tipo BLAHBLAH_7001.jpg e BLAHBLAH_7002.jpg e così via. Abbastanza frustrante, no?

Tyler ha giocato un po’ con programmi come Hazel e Automator ma non ne è riuscito a venire a capo. Così ha aperto Xcode e si è scritto da se un’applicazione per Mac OS X. Nostalgia →

Nostalgia 1.0

Nostalgia si propone come la classica applicazione che, una volta lanciata, mostra una semplice finestra in cui trascinare con un drag & drop le foto appena acquisite, producendo come output dei file il cui nome è creato seguendo la maschera yyyy-MM-dd HH.mm.ss, basandosi sulla lettura dei metadati EXIF sopra menzionati.

Il formato del nome al momento non è modificabile, perché rispecchia le esigenze di archiviazione di Tyler e perché l’applicazione è rilasciata in modalità open source su GitHub, e quindi chiunque ne sia in grado e ne abbia voglia può proporre delle migliorie o effettuarne un fork

Dropbox, do no evil

Dropping Dropbox? →

Forse avrete letto, o sentito parlare, del recente cambiamento nei TOS di Dropbox [qui] … per certo non ho ricevuto alcuna email che mi informasse della cosa.

Preso da un certo sdegno mi ero proposto di scriverne io ma l’amica Gustomela ha detto tutto quello che c’era da dire (ed anche di più, ignoravo infatti le politiche sessiste applicate assunzioni). Do no evil, proprio …

Le migliori applicazioni fotografiche per conservare le tue memorie sul Cloud

Sono stato a lungo indeciso se pubblicare quanto segue qui o sulle pagine di TevacPhoto, poi mi sono deciso.

Lo scorso fine agosto il magazine on-line The Verge ha dedicato un’esaustivo articolo per raccontarci e confrontare The best photo apps for keeping your memories in the cloud. È stato scelto un elenco di 10 servizi web, e relative applicazioni, in grado di gestire agevolmente il processo di scatto fotografico ed il contestuale invio su uno spazio di memorizzazione sulla nuvola del web.

Oggigiorno per pochi euro mensili e qualche ora di tempo per l’upload è possibile, usando questi servizi on-line, disporre di funzionalità non molto comuni nella maggior parte di programmi desktop per la gestione fotografica e, al contempo, essere sereni dell’esecuzione di un backup ‘sicuro’ delle nostre foto sulla nuvola. Tutti i servizi web esaminati si rivolgono, con diverse interpretazioni alle esigenze dei fotografi professionisti ed al contempo degli appassionati di phoneography.

iCloud Photo Stream, Dropbox, Everpix, Picturelife, Loom, Flickr, SkyDrive, Stream Nation, Google+ Photos, SmugMug sono stati i servizi esaminati, ciascuno nelle sue particolarità e punti deboli, sino a raggiungere la seguente schematizzazione:

cloudchart_large_updated
I tipi di The Verge, poi, hanno anche riassunto i costi annuali dei servizi che non riporto e vi invito ad esaminare sul loro articolo se interessati. Mi interessava riportare, piuttosto le loro conclusioni per cui:

  • il Power user sceglierà: Picturelife;
  • l’utente medio sceglierà: Everpix;
  • l’utente del gratis a tutti i costi non potrà che scegliere i servizi di Google+.

Everpix è stata anche la scelta del mio amico Riccardo Mori, che proprio in questi giorni ne ha scritto una completa recensione – in inglese – sul suo blog personale: Everpix – a brief review, che ti invito a leggere.

Ovviamente questi dieci servizi esaminati non costituiscono LA panoramica completa di questa tipologia di servizi (mi vengono alla mente siti come 500px, ipernity, 23hq e chissà quanti altri ce ne sono), ma la loro disamina serve a capire che tipo di esigenza veramente abbiamo quando sottoscriviamo uno di questi servizi e che possibilità ulteriori ci vengono date dopo averlo fatto…