letture suggerite del 29 dicembre 2024

Le letture suggerite del 10 Marzo 2016

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#mappiamo – il CMS geografico per tutti noi

mappiamo – LogoIl mio amico Bertalan da alcuni mesi sta lavorando sodo, assieme ad un gruppo di sviluppatori, ad un nuovo ed ambizioso progetto open source. Il progetto noto come #mappiamo.

Il progetto ha raggiunto un buon stadio di maturiazione ed è stato rilasciato pubblicamente da poche ore sulle pagine di Github all’indirizzo: https://github.com/mappiamo/mapi-geoCMS →

#mappiamo nasce come uno strumento per noi comuni mortali. Per usarlo non servono competenze GIS o di open(geo)data particolari, basta inserire i contenuti e lui costruisce da solo l’occorrente. Come riportato nelle pagine descrittive del progetto il tutto può essere spiegato così:

Cos’è #mappiamo
#mappiamo è un cms che consente di creare e di sfruttare i contenuti attraverso l’uso degli OpenData, della geo-localizzazione e dei microformati. Può essere sfruttato per l’elaborazione dei dati prodotti dalle pubbliche amministrazioni, raccogliere i contenuti (crowdsourcing), civic hacking e fornire basi per il portale di una smart city.
#mappiamo, figlio del web 3.0, è uno strumento adatto a costruire siti internet e a unire i contenuti garantendo la proprietà e l’originalità per ognuno dei fornitori di dati. È adatto al marketing 3.0 dove è importante la reputazione e la condivisione del bagaglio esperienziale sia degli operatori che dei consumatori.

 

I cms odierni consentono l’inserimento di contenuti testuali e multimediali. La gestione delle licenze, il geotagging e l’applicazione degli schemi per la rappresentazione dei linked data è ad appannaggio dei plugin esterni. Tutti i plugin sono da installare e studiare separatamente.
#mappiamo, inoltre, è in grado di sfruttare tutti i dati condivisi, peer-to-peer, da altri siti #mappiamo e di produrre così contenuti nel rispetto dei Linked Data a 5 stelle suggeriti da Tim Berners-Lee.

 

Caratteristiche dei potenziali clienti
Oltre ai siti dei singoli esercizi pubblici, le piccole comunità o associazioni di categoria fino agli enti più grandi sono in grado di trarre vantaggio dall’uso dei dati liberi e web data (linked data). Mentre i siti di operatori turistici, immobiliari e portali di smart cities avrebbero tutto l’interesse di usufruire dei dati verificati prodotti dai siti minori. Basti pensare all’utilità di conoscere i parcheggi liberi, degli orari dei mezzi pubblici, il bike sharing e altri servizi offerti dalla comunità.

Vuoi inserire la tua attività o vuoi solo testare lo strumento? Vuoi contribuire al codice? Questa è la tua occasione per far parte del progetto!

openSUSE meeting Italia 2014


È in corso di organizzazione l’edizione 2014 dell’ openSUSE Meeting Italia, evento che si terrà a Settimo Torinese. Maggiori informazioni sull’evento alla pagina

http://osmeeting.fsugItalia.org →

In primo luogo, vorrei invitare tutti gli appasionati di openSUSE a partecipare all’evento, che sarà un’occasione d’incontro e di accesso alla comunità, per conoscere, approfondire e confrontarsi sui temi più caldi, anche relativi alle ultime novità.

Inoltre, per chi volesse, è stata aperta una “Call for Paper”, ovvero la possibilità per ognuno di voi di presentare dei temi, legati alla distribuzione e alla sua comunità, a voi cari.

Non c’è limite alla fantasia, ma in particolare c’è grande interesse per Zypper e Yast, UEFI boot, OBS, SUSE studio e, tra le ultime novità, l’utilizzo di default di BTRFS nella distribuzione con la possibilità da subito di usare gli “snapshot”. Ovviamente questi sono solo alcuni dei temi possibili.

 

invitiamo le Aziende a supportare Debian LTS

The press picked up the recent press release about Debian LTS but mainly to mention the fact that it’s up and running. The call for help is almost never mentioned.

 

It’s a pity because while it’s up, it’s not really running satisfactorily yet. As of today (2014-06-19), 36 packages in squeeze need a security update, yet squeeze-lts has only seen 7 updates.

debian-lts-periods
As usual what we lack is contributors doing the required work, but in this specific case, there’s a simple solution: pay people to do the required work. This extended support is mainly for the benefit of corporate users and if they see value in Debian LTS, it should not be too difficult to convince companies to support the project.

 

With some other Debian developers, we have gone out of our way to make it super easy for companies to support the Debian LTS project. We have created a service offer for Debian-using companies.

Grazie alla segnalazione di Raphael Hertzog che ne scrive sul proprio sito web, scopro questo nuovo strumento atto a facilitare la raccolta di finanziamenti per Debian e la sua comunità di sviluppatori…

È meglio il diavolo che conosci

“Better the devil you know”, questo è quello che ho pensato leggendo il – lungo – articolo di Ars Technica sull’attuale andazzo di Google nei confronti del progetto Android Open Source Project. L’articolo in questione è il seguente:

Google’s iron grip on Android: Controlling open source by any means necessary →

Nell’articolo l’autore discute di come Google stia approcciando la diffusione di Android nel libero mercato, prendendo tutte le contromisure necessarie – ed anche quelle non necessarie – a limitare la possibilità di fork da parte di tutti gli altri. Il panorama descritto non è affatto incoraggiante, anzi mi ha fatto rivalutare il pensiero di comprarmi un Nexus 4 in virtù del suo favorevole bilancio prezzo/prestazioni per affacciarmi su questo mondo … se mastichi la lingua inglese te ne consiglio caldamente la lettura e, magari, fammi sapere cosa ne pensi!

While Android is open, it’s more of a “look but don’t touch” kind of open. You’re allowed to contribute to Android and allowed to use it for little hobbies, but in nearly every area, the deck is stacked against anyone trying to use Android without Google’s blessing. The second you try to take Android and do something that Google doesn’t approve of, it will bring the world crashing down upon you.

riflessioni dopo il rilascio di Ubuntu 13.10

From a personal perspective, release day is always a mix of emotions. We all put our heart and souls into what we do. For most of us Ubuntu is not just a job or a hobby…it is a passion and a lifestyle; we are not just building software here, but building technological change. My passion for Ubuntu has always been connected to making Open Source available to all; Free Software code is interesting and important, but a lot less valuable if regular people can’t use it to enrich and improve their lives. Accessible, easy to use, safe, and secure Free Software helps people to learn, be creative, be productive, and live better lives. At the heart of this opportunity are communities with a shared sense of identity, mission, and belonging. Communities bring out the best in human beings…they teach us to share, to inspire, and to create together.

More than anything, communities make having a passion fun. Working together with others who share your passion is inspiring and motivating, and the Ubuntu community is a wonderful source of inspiration. I feel blessed to work with so many wonderful people every day, all over the world. Thank-you.

Jono BaconReflections on Ubuntu 13.10

Software Freedom Day e Debian/Ubuntu Community Conference (18 settembre 2010)

Tratto da Software Freedom Day 2010 e Debian/Ubuntu Community Conference.

Ancora una volta FSUGItalia, in collaborazione con l‘ITC “A. Capitini – Vittorio Emanuele II”, con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Perugia, ha il piacere di invitarvi al Software Freedom Day, edizione 2010.

Software Freedom Day è un evento mondiale con circa 300 team partecipanti in tutti i continenti e 12 in Italia (Brescia, Catanzaro, Cosenza, Enna, Feltre, Latina, Milano, Orvieto, Palermo, Quartu, Schio e ovviamente il tradizionale evento FSUGItalia a Perugia), pensato per promuovere il software libero in generale, con una certa attenzione per il mondo delle scuole e degli studenti.

L’evento è organizzato a livello internazionale dalla Software Freedom International (Fondazione americana senza fini di lucro) in collaborazione con Google, Canonical, Red Hat e con il supporto di FSF ed FSFE.

Il luogo dell’appuntamento perugino, come ormai da tradizione, sarà  il Centro Congressi “Aldo Capitini” di viale Centova 4.

L’evento, da sempre legato al mondo scolastico ed accademico, si avvale dell’ottima e duratura collaborazione tra FSUGItalia e l’ITC Aldo Capitni – Vittorio Emanuele II ; dopo il riuscito coinvolgimento degli studenti nell’edizione 2009, quest’anno si è riusciti ad aumentare il numero degli interventi eseguiti dagli studenti della scuola, che ancora di più, si pone come soggetto attivo nella diffusione del software libero e dei suoi valori.

L’evento partirà con la sessione mattutina alle ore 9:00 con gli interventi introduttivi (e delle autorità convenute) e seguirà con gli interventi tecnici/specialistici degli esperti e degli studenti fino alle ore 13.
Nel pomeriggio presso il “Dipartimento di Matematica ed Informatica” dell’Università degli Studi di Perugia, vi sarà  uno spazio dedicato agli aspetti più pratici del software libero, alle installazioni ed alla risoluzione dei problemi tecnici. Oltre al team di FSUGItalia, ospite d’eccezione di quest’anno, direttamente dalla community di Ubuntu-it, Paolo Sammicheli.

Prevista inoltre la partecipazione del “GNU/Linux User Group Perugia
e del CCOS, in rappresentanza delle attività  locali legate al FOSS. Come di consueto inoltre, sarà  prevista la partecipazioni di rappresentati degli enti locali (presto ulteriori aggiornamenti).

Per maggiori informazioni potete consultare la pagina sfd10 del nostro wiki alla sezione “eventi“.

Per i banner, volantini ed altro materiale, visitare la sezione “materiali“.

Inoltre, grazie ad una efficace collaborazione tra i membri delle comunità  Debian ed Ubuntu, l’Università degli studi di Perugia (nella persona del prof. O. Gervasi) e FSUGItalia si è riusciti a portare nel medesimo giorno, presso il Dipartimento di Matematica ed Informatica dell’Università degli Studi di Perugia (via Vanvitelli 1, Perugia), la “DUCC-It ’10” ( la conferenza delle comunità  Italiane Debian-it ed Ubuntu-it). L’evento, sarà  dedicato principalmente agli appartenenti attivi delle varie comunità , focalizzandosi, come di consueto, sulle attività  di sviluppo, mantenimento, traduzione e promozione.

Questo però non preclude in alcun modo la gradita partecipazione di pubblico interessato ad entrare in questo mondo dalla “porta principale”. A questa giornata si aggiungono inoltre il briefing di venerdì ed il debriefing di domenica (presso l’Hacklab “Projectz on Island” di Via Magno Magnini). Durante i giorni del DUCC-It ’10 sarà  presente anche il nuovo Debian Project Leader, Stefano Zacchiroli.

Quindi riflettori puntati sull’evento di Perugia, senza dimenticare gli eventi nelle altre città  da seguire con attenzione.