Come configuro da zero un nuovo Mac.

Hai acquistato un computer Apple nuovo? Complimenti.

Se invece di importare un back-up da una tua configurazione precedente, e sei interessato, ecco le operazioni che faccio io alla prima accensione. Siccome è una operazione che non mi capita spesso, non mi sono mai occupato dell’automazione della cosa.

Finder

La prima cosa è personalizzare il Finder. Nella scheda Generali all’interno delle sue Impostazioni decido quali elementi visualizzare sulla Scrivania (tutti) e quale cartella alla nuova apertura di una finestra del Finder stesso (la mia cartella utente – o home). I tag non li tocco quasi mai. Nella sezione Barra laterale configuro gli elementi di mio interesse (ho disabilitato solo Recenti ed i Tag). Infine in Avanzate abilito la funzione di visualizzazione delle estensioni dei nomi file, l’avviso prima di cambiare il tipo di estensione, l’avviso prima di rimuovere un elemento da iCloud Drive, prima di svuotare il Cestino. Ultimissima, posiziono le cartelle in alto in caso di ordinamento del nome. La ricerca, viene fatta in generale su tutto il Mac. Nella menù Vista del Finder scelgo di mostrare il percorso e la barra di stato (così facendo la finestra del Finder prende più spazio ma in compenso so sempre dove mi trovo).

Impostazioni di sistema

Passiamo ad impostazioni di sistema. Qui modifico il nome del Mac ed il comportamento di AirDrop (il sistema di scambio file veloce tra dispositivi Apple). Nel sottomenù Condivisione abilito la condivisione file (per scambio file tra Mac e Mac/Windows). Per le mie necessità abilito anche la Gestione remota [utile in caso di assistenza remota da computer Apple a computer Apple – ie. accedo al Mac di mio padre stando a casa per aiutarlo in qualcosa] e il Login remoto (per abilitare l’accesso via SSH al Mac).

Va da se che ciascuno imposta come vuole i colori di sistema, lo sfondo, posizione dimensione e animazione del Dock.

Nella sezione Rete delle impostazioni abilito il firewall nativo del Mac (che blocca le connessioni in ingresso ma NON quelle in uscita).

Applicazioni

Probabilmente la prima cosa che installo è un firewall che controlli le connessioni in uscita dal Mac. Lulu sulle macchine secondarie e Little Snitch se questo Mac diventerà la mia macchina di lavoro principale;

A seguire:

  • 1password (mio gestore di password da non ricordo più neanche quanti anni).
  • SimpleNote
  • The Unarchiver – un decompressore di file. Ci sarebbe in alternativa anche Keka;
  • Onyx … app gratuita in cui ho donato più volte;
  • Mozilla Firefox
  • Thunderbird – se sulla macchina serve un client email;
  • un eventuale terzo browser basato su Chrome (ma non Google Chrome)
  • AppCleaner
  • BBEdit
  • Textmate
  • MacDown – un editor MarkDown, ma ne installo anche altri a rotazione;
  • Coconut Battery – se il Mac è un portatile mi è utile per tener traccia dello stato della batteria;
  • Discord
  • Skype
  • Slack
  • I vari client per Dropbox, NextCloud & co
  • Iina – un moderno media-player, in alternativa al ben più conosciuto VLC Videolan
  • nvAlt – in attesa da anni del successore è stato a lungo il mio archivio di note testuali;
  • Imazing Converter – per la conversione al volo di immagini HEIC in normali JPG:
  • ImageOptim – per l’ottimizzazione dei file PNG in ottica di caricamento su siti web;
  • KeepassCX (per le password del lavoro)
  • MacTracker
  • NextDNS – per rendere più sicura la navigazione sul web;
  • SyncTwoFolders – per la sincronizzazione di cartelle, utilissimo in caso di back-up su dispostivi esterni. Anche questa è un’app a cui ho donato negli anni in un paio di occasioni;
  • Fliqlo (uno screensaver)

Infine passo all’installazione di tutto il software a pagamento che ho acquistato e che mi serve sulla particolare macchina.

E tu? Adotti qualche altra strategia?

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MARKETING, TROVARE UN SENSO ALLA PROPRIA STRATEGIA

Non mi occupo di marketing on-line, ma è un settore che mi affascina e che guardo sempre con occhio curioso.

Non avendo budget — come tutti — per affidarmi ad un professionista, avendone la necessità mi iscriverei a Guido per ‘fare da me’. Enrica ed Ivan sono abilissimi nel costruire un mondo per insegnare a cavarsela in questo mondo … E sopratutto lo fanno in una maniera che a me pare etica. Basata su solidi valori di correttezza e rispetto.

… i pezzi che hai a disposizione nel tuo marketing online sono pressoché infiniti: c’è l’advertising e ci sono gli hashtag, le tracce audio e i video, i downloadable e le automazioni per l’email marketing. Non devi usare tutto: devi capire a cosa servono, nel tuo caso, i vari pezzi. E di conseguenza decidere se usarli.

Ad esempio, mettiamo che hai un vivaio specializzato in piante rampicanti:

  • il blog ti serve per rispondere ai dubbi più comuni tra i tuoi potenziali clienti: i rampicanti si potano? Quali materiali usare come sostegno? Anche le rose possono arrampicarsi?
  • L’advertisingti serve per ripescare i lettori del blog e portarli alla newsletter (grazie al retargeting).
  • La newsletterti serve per vendere secondo la stagionalità: è maggio ragazzi, ora di fare la pacciamatura! In vivaio abbiamo lo sconto sul cippato organico.
  • Instagramti serve per fidelizzare puntando sulla competizione tra i tuoi clienti: ecco il roseto della signora Agnese di Pavarolo, bello eh?

Ogni canale deve servirti a qualcosa; se un pezzo non ha una funzione (o ha smesso di averla) smetti di usarlo, creerebbe solo confusione.

— Guido, newsletter del 9 Maggio 2019

Il mio consiglio è di seguire questi due … e supportare il loro splendido (lavoro).

Apple Mail.app – importazione manuale della posta e rimozione duplicati

Approfitto della richiesta di un amico per mettere mano ad una vecchia bozza che giaceva nel back-end del mio blog.

Apple Mail.app - schermata

Importazione / Esportazione manuale delle email con Mail.app

Personalmente ho un rapporto di amore / odio con Mail, dove l’odio consiste nella gestione un po’ fumosa dell’archivio delle email e degli allegati in essa contenuti.

Nel caso non si utilizzi Time Machine come metodo di back-up dei propri file, dovremo necessariamente andare a “scoprire” che le nostre email sono conservate nella nostra home folder, all’interno del percorso ~/Library/Mail. Qui troveremo una cartella denominata V5 (nel caso di High Sierra), a seconda della versione del client Mail / sistema operativo installato questa potrà essere V4, V3 o V2 [non ricordo di aver mai visto una V1 nei miei dodici anni di utenza Mac]. I nostri messaggi di posta sono archiviati qui dentro.

Il metodo più sicuro sarebbe quello di esportare, una alla volta, ogni ‘casella’ di posta in cartelle con estensione *.mbox nello spazio di back-up scelto. Per casella si intende ogni cartella relativa ad un account e-mail, quindi la Posta in Entrata, Posta in Uscita, le Bozze e ogni altra cartella presente “Sul mio Mac”.

Questa esportazione avviene selezionando una email ciascuna di queste cartelle e poi andando a selezionare la voce Casella > Esporta Casella di Posta dal menù di Mail.app. Alla fine del processo avremo le nostre email pronte all’importazione da qualunque altro programma di posta elettronica (visto che il formato mbox è uno standard aperto).

Diversamente, dovremo procedere a tentoni al recupero delle nostre email, perché all’interno della cartella V5 per ciascun account di posta elettronica impostato avremo una macro-cartella dal nome alfanumerico che non è in alcun modo riconducibile all’account stesso a meno che all’interno non ci siano sotto-caselle dal nome univoco.

Dovremo quindi ripristinare a tentoni i file *.emlx contenuti nella cartelle *.mbox, usando l’opzione Importa di Mail (o del nuovo client email installato).

Apple Mail email files

Rimozione email duplicate nelle caselle di Mail.app

Proprio a seguito di questa procedura già in passato mi sono ritrovato nella necessità di ripulire caselle di Mail piene di duplicati. Quello che con Thunderbird – tutt’oggi il mio client email preferito – è possibile fare con un semplice addon (questo) mi è stato possibile farlo solo dopo una approfondita ricerca sul web.

Ho usato infatti il programma Remove Duplicate Messages-Mail realizzato da un anonimo sviluppatore, tale “Jolly Roger →” che in un anonimo e scarno sito web mette a disposizione una serie di utility da lui realizzate.

L’ultima versione del suo Remove Duplicate Messages-Mail, la 1.3.6, benché rilasciata il 3 luglio 2017 funziona perfettamente con Mail 11.3 (3445.6.18) di macOS High Sierra (versione 10.13.4).

Spiego sommariamente l’uso.

Con Mail.app in esecuzione si selezionano tutte le email di una Casella, e poi si avvia il programma Remove Duplicate Messages.app che lancia una nuova istanza dell’applicazione Terminale e poi sottopone una serie di domande all’utente (in inglese) chiedendogli cosa voglia fare delle email duplicate (archiviazione o cancellazione essenzialmente). Una volta indicate le proprie preferenze vedremo nel Terminale scorrere l’output del controllo che il programma fa, mentre sul desktop apparirà una cartella dal nome “Remove Duplicate Messages” che conterrà l’archivio (mbox) ed il file di log delle operazioni fatte.

Personalmente scelgo sempre di cancellare, mettendole nel cestino di Mail, le email duplicate in modo da poter sempre effettuare un controllo dell’operazione fatta. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio…

Concludendo…

È tutto! Buon lavoro.