le stranezze del sabato mattina, episodio due

Mia moglie ha un iPhone 4S che non spegne mai (letteralmente). Come tutte le notti il telefono viene messo in carica. Stamattina dopo il caffè (di cui al post precedente), prende il telefono per fare la prima di una serie di telefonate lavorative e… SORPRESA!

Tutte le chiamate erano “anonime”, cioè apparivano i numeri ma non i nominativi in rubrica. Apriamo Contatti: vuoto! Apriamo Calendario: Vuoto! Apriamo Promemoria: Vuoto! … gli americani direbbero WTF ?.

Il primo pensiero è che abbiano bucato l’account. Vado su iCloud.com e tutto è ok. Contatti, Calendario, Promemoria… c’è tutto! Controllo le impostazioni del telefono, tutto ok. Trova il mio iPhone: perfetto… non c’è verso di forzare il download da iCloud al telefono. Se aggiungo un numero di telefono su iPhone questo non viene riportato su iCloud, e viceversa. Non so che pesci pigliare… temo che sia una manovra per forzare gli utenti ad aggiornare all’ultima versione di iOS (indicato sulle pagine di supporto online come unica soluzione).

Un po’ scettico provo l’arma n°1 degli informatici. Il riavvio. Pigio Home+Accensione… l’iPhone si resetta e puff!!! Tutto è tornato alla normalità!

Meh

iPhone 6, aumenta il numero di app sulla home screen?

iPhone 6 ed iPhone 6 Plus, immagine courtesy of Business Insider

iPhone 6 ed iPhone 6 Plus, immagine courtesy of Business Insider

Ad inizio Luglio 2014 evidenziavo un articolo che metteva enfasi sul numero di app mediamente utilizzate sui nostri smartphone e su come questo si riflettesse sugli schermi di un iPhone 5 (o 5s o 5c) e un Google Nexus 5. Preso atto dello stato dell’arte, rimandavo all’uscita dell’iPhone 6 quale sarebbe stato il nuovo…

Ebbene, stando all’attuale iterazione di iOS 7 assieme ai nuovi iPhone 6 “big screen” pare che non ci siano cambiamenti di rilievo… siamo sempre a 24 app per schermata. Mi chiedo, a questo punto, se iOS 8 (assieme alle nuove librerie grafiche) apporteranno qualche cambiamento! le applicazioni per schermata sono diventate 28 (ventotto).

Update = ringrazio toncinich che nei commenti mi ha fatto notare il mio non contare le 4 icone della prima riga (dal basso) nel conteggio, quando invece l’avevo fatto in quello dell’iPhone 5/5c/5s … maledetta fretta!

iOS 7, bene ma non benissimo

È con un titolo grossomodo identico a quello da me riportato che Wired Italia – nel numero 2013.11 – riporta un articolo di Mat Honan (storico contributore di Wired USA ed altre riviste tecnologiche, infaustamente saltato all’onore delle cronache di mezzo mondo due estati fa per via di una massiccia perdita di dati da parte di pirati informatici) sulle novità, o meglio mancate novità che iOS 7 ha portato nei nostri smart-devices.

In questo Mat elogia l’eleganza grafica di iOS 7, rimproverandone al contempo la sua mancanza di essere un sistema operativo predittivo o meglio proattivo, come invece a suo giudizio sono Android (nelle sue ultime due release) e Windows Phone.

Mat sogna un dispositivo che, in base alla sua localizzazione geografica E alla conoscenza delle nostre abitudini di spostamento, ci inondi di informazioni costantemente ed incessantemente. Rimprovera ad iOS 7 il fatto che costringe gli utenti ad immergersi di volta in volta in app specializzate alla fruizione di un determinato tipo di informazione (i ristoranti più vicini, le ultime notizie relative al posto in cui sono, la ricerca di orari di mezzi pubblici a partire dal luogo in cui sono verso la destinazione più probabile in base al mio storico di spostamenti). E porta l’esempio di Google Now che, con un semplice comando vocale, ci fornisce questo tipo di informazioni…

Gli esempi che porta, però, a me fanno pensare più ad un chiacchiericcio inutile e senza senso per come IO vivo la mia vita. E come vedo tanti altri farlo. A me non serve sapere alle 18:30 quando esco dal lavoro gli orari dei mezzi, li conosco… So benissimo che il martedi ed il giovedi c’è più traffico in uscita dalle città per via del rientro pomeridiano di buona parte dei dipendenti pubblici. Se vado nella città più prossima so benissimo dove andrò a mangiarmi una pizza, e con buona probabilità anche il suo numero di telefono (se vado spesso e mi torna comodo prenotare).

Diversamente se sono in una città (a me) straniera certo non mi affiderò ad una ricerca sponsorizzata dal search engine per trovare un posto dove mangiare o dove dormire, ma mi affiderò a servizi specializzati da usare in maniera one-shot.

A me non serve un grillo parlante, ma un mezzo che mi filtri il mare di informazioni che ci sono, che mi protegga la notte dalle chiamate indesiderate e faccia passare solo quelle importanti. Per questo non riesco ad abituarmi a software come Zite, Google Currents o il bellissimo Flipboard. Per questo le uniche newsletter informative cui sono abbonato sono curate con attenzione da un essere umano che filtra e categorizza informazioni cui io ho chiesto di essere messo a conoscenza (tipo Sidebar).

Tutto questo, senza pensare all’impatto che un sistema così presente come auspicato da Mat, avrebbe sull’hardware che ci portiamo appresso ogni giorno (batteria, in prima istanza) e senza neanche avvicinarsi all’affrontare il discorso sull’invasione totale e finale della nostra privacy… che ci trasformerebbe in bersagli ambulanti per gli spot come Tom Cruise fuggitivo in Minority Report).

Fare un altro gioco

Can’t innovate anymore, my ass.
Phil Schiller

… così il vicepresidente per il product marketing a livello mondiale di Apple si bullava dei commentatori del mondo tecnologico lo scorso giugno, presentando al mondo la nuova generazione di MacPro.

È però ad un altro prodotto che dovremmo guardare per capire che l’azienda di Cupertino è ancora oggi, nel bene o nel male delle cose, davvero anni avanti nella progettazione della nostra intera digital life … mi è sembrato adamantino leggendo, oggi, della dichiarazione di un dipendente Qualcomm che ha detto senza mezzi termini che il processore a 64bit dell’iPhone 5S ha colpito duro e di sorpresa tutta l’industria del mobile e di come ora tutti cerchino di recuperare il gap tecnologico.

Quando arriveranno, noi “melari” saremo già alla seconda generazione di sistema operativo ed applicativi pronti a beneficiare del nuovo bonus di potenza computazionale…

Le icone, post iOS 7

App in the Air - prima e dopo iOS 7

App in the Air – prima e dopo

After iOS 7 icons è un nuovo (ennesimo) progetto editoriale su Tumblr dedicato a raccogliere gli esempi più evidenti di come il design delle icone sul sistema operativo per dispositivi mobili di Apple sia cambiato, a volte radicalmente, dopo l’introduzione di iOS 7 a metà dell’anno che si sta chiudendo e l’abbandono dello skeumorfismo. Se l’argomento ti interessa non hai che da seguire Kee Yen Yeo e la sua opera di documentazione (su Tumblr, Twitter o via feed),

A livello personale, specialmente guardando a risoluzione piena l’icona per iOS 6 di quest’app, mi chiedo se scegliendo la via minimalista non si sia perso qualcosa per strada… una certa magia dell’avere oggetti iper-realistici su un dispositivo che tieni nel palmo della mano.

monitorare il consumo e l’utilizzo del traffico dati con iOS 7

Con il passare dei giorni, man mano che l’utente prende confidenza con l’uso del nuovo iOS 7, vengono fuori i piccoli e grandi dettagli che questo aggiornamento ha portato con se. Prendiamo ad esempio l’argomento titolo di questo post e ricordiamo come prima di iOS 7 l’utente poteva solo sapere in totale quanto traffico internet fosse stato generato attraverso la propria SIM e prenderne atto in bolletta, al primo salasso ricevuto. Poi correva ai ripari andando a spulciare l’iTunes Store o i siti di recensione di app in cerca di un programma “contatore”.

Ebbene con iOS 7 questo non è necessario e potremo sapere QUANTO traffico è generato da QUALI applicazioni, adottando così opportune contromisure nel loro utilizzo (arrivando magari alla loro rimozione).

Come fare è semplicissimo, dovremo andare in Impostazioni > Cellulare e qui cominciare a scorrere verso il basso arrivando alla voce USO DATI CELLULARE e poi la nuova sezione UTILIZZA DATI CELLULARE PER:

2013-09-26 07.07.50

Come si può vedere ci sono elencata una per una tutte le app che hanno avuto accesso alla rete cellulare, elencate in rigoroso ordine alfabetico:

2013-09-26 07.08.00 2013-09-26 07.08.22

Come si vede dalla seconda schermata, alla fine dell’elenco sono anche elencati i SERVIZI DI SISTEMA propri i iOS, raggruppati in un sottomenù:

2013-09-26 07.08.28

Per dovere di cronaca riporto che oggi, tre giorni dopo che ho fatto la cattura di questa schermata del mio iPhone, il totale dati consumato è giunto a ~22 MB. Notifiche push, Ora e luogo ed Account iTunes guidano la top 10 dei consumatori, dove quest’ultimo ha scalzato Documenti e sincronizzazione.

Android KitKat ???

Ha fatto molto clamore il nuovo nome in codice di Android 4.4 … KitKat, in accordo (pare) con la Nestlè, detentrice del nome commerciale del prodotto cui si fa riferimento … Il popolo della rete non ha esitato a mostrare il proprio entusiasmo per la cosa, come puoi vedere dall’immagine qui sopra riportata! 😎

Surf Pop

Surf Pop: Apple’s Stylistic Return to California

Andric Tham sulle pagine di Medium.com è riuscito a catturare appieno le mie sensazioni in merito al nuovo manifesto Apple e a quello che le novità presentate al WWDC 2013 significano per il futuro dell’azienda. Perché penso sia ormai chiaro a tutti che in Apple hanno metabolizzato la perdita di Steve e deciso la nuova direzione da prendere nello sviluppo dei sistemi hardware e software.

Come per tutti le novità sono osteggiate, ostacolate, derise. Ma soltanto chi non fa non sbaglia. Lo sa bene Shuttleworth con la sua chiusura del baco n°1 di Ubuntu o il ‘suotelefono.

Jony Ive Redesigns Things

Tumblr_mo8mlqt4CT1svn1xeo1_1280

La comunità  degli sviluppatori per Apple iOS si è decisamente spaccata dopo le ultime novità presentate nel keynote di apertura del 24° WWDC lo scorso lunedì. C’è chi ne decanta le possibilità data dalle profonde modifiche tecniche che sottostanno la nuova interfaccia, chi si sofferma ad esaminarle nel suo più minimo dettaglio e chi, invece, critica ferocemente le decisioni grafiche E tipografiche fatte da Jony Ive ed il suo team.

http://jonyiveredesignsthings.Tumblr.com → è uno spassosissimo spazio su Tumblr che raccoglie alcune tra le più divertenti e feroci parodie fatte al nuovo trend. Da seguire per farsi grasse risate, che si ami o si odi la nuova interfaccia…

Ars Technica e gli otto desideri per iOS 7

Nella giornata di lunedì 21 gennaio Ars Technica (lo leggi? è tra LE risorse in lingua inglese cui prestare attenzione) ha pubblicato l’articolo “Bring us the features! An Ars staff wish list for iOS 7“. In esso il recensore Jacqui Cheng sintetizzava nei seguenti otto punti i desiderata per la prossima iterazione del sistema operativo mobile di Cupertino. Eccoli:

  1. lasciare all’utente la possibilità di scegliere, e successivamente modificare, le app di default (per l’email, la navigazione internet …);
  2. incrementare le funzionalità della funzione Do Not Disturb introdotta con iOS 6;
  3. multiutenza sui dispositivi, o almeno una funzionalità “bambini” con cui proteggere dati e applicazioni dell’utente principale del dispositivo;
  4. miglioramenti nell’organizzazione e nella gestione delle app sul dispositivo;
  5. introduzione delle funzionalità AirDrop tra Mac e iDevices per facilitare l’interscambio di file;
  6. pubblicazione delle API di Siri per l’accesso alle sue funzionalità da parte di applicazioni di terze parti;
  7. Mappe! mappe! mappe! dobbiamo spiegare il perchè?
  8. Potenziamento dell’applicazione Fotocamera. Visto il suo successo che l’iPhone gode come macchina fotografica nel mondo, ed i numerosi competitor, ci sono numerose aree dell’applicazione che potrebbero essere migliorate. E non di poco!

Personalmente sento di condividere l’urgenza di aggiornamenti per quanto riguarda le proposte 1, 3, 5, 7 ed 8. Mentre trovo, per il mio tipo di utilizzo, le altre tre. E tu? Che ne pensi?