
“Wow! Che figata!”… Questo è stato quello che ho pensato quando, visitando le pagine promozionali che Apple ha realizzato per annunciare le nuove funzionalità di iOS 8, ho letto di questa opzione.
Per i non edotti, il MAC-address è un codice identificativo univoco di ciascuna scheda di rete. Conoscerlo vuol dire individuare esattamente il tuo dispositivo all’interno di una rete, tant’è che una misura di sicurezza semplice per proteggere la propria connesione wi-fi domestica è quella di permettervi l’accesso ai dispositivi conosciuti, non permettendo l’abbinamento da parte di dispositivi con MAC-address sconosciuti.
Questo però permette anche a diverse società, Apple compresa, di tracciare ogni nostro spostamento. Forse ricorderete alcuni articoli apparsi sull’argomento qualche anno fa, ricordo ad esempio ZDnet ‘How Google–and everyone else–gets Wi-Fi location data’ oppure di The Guardian ‘iPhone keeps record of everywhere you go’ che riportava anche un esempio di tracciatura di un utente su territorio inglese…

image couresy of The Guardian
Capirai bene, a questo punto, il mio entusiasmo nel leggere di questa funzionalità di iOS 8 che rende casuale (via software ed in maniera del tutto automagica) tale identificativo in modo che cambi provando ad agganciarsi a questo o quel punto d’accesso e quindi a non permettere (a terzi) di tracciare una linea continua dei miei spostamenti.
Solo che dopo aver letto poco fa quest’articolo di 9to5mac:
More details on how iOS 8’s MAC address randomization feature works (and when it doesn’t) →
L’entusiasmo è sceso sottoterra e ho iniziato a sentirmi preso in giro (ancora una volta, un po’ di più) da Apple…
Viene infatti riportato uno studio in due parti di AirTight Networks – un produttore di apparati WLAN votati alla sicurezza – dove viene montato un caso RandoGate essenzialmente rilevato che:
- la funzionalità è disponibile solo con iPhone 5C, 5S e dai nuovi modelli 6 e 6 Plus
- la funzionalità viene completamente disattivata se la connessione dati del telefono è attiva
- bisogna disattivare i servizi di localizzazione
Mentre il primo punto lo posso capire, per via della differente scheda di rete in dotazione (ma si tratta in ogni caso di “pigrizia commerciale” perché la funzione di modifica software del MAC-address esiste dalla notte dei tempi), il secondo è del tutto inaccettabile. Chi gira senza SIM o in modalità solo voce con il proprio iPhone? Fuori San Francisco, o altre città americane dove il Wi-Fi è onnipresente, intendo…
Il terzo quanto meno contraddittorio… prima costruite un universo di app e servizi che si basano su dove mi trovo, e poi volete che sia spento?
Cupertino non è Copertino (LE). Ma in Apple questo fatto non lo vogliono proprio capire.