Lavorare meno, lavorare meglio?

Nei miei “giri” nelle ultime settimane sento sempre più spesso parlare dell’efficacia (o meno) e dell’opportunità (o meno) di ridurre la settimana lavorativa a sole 4 giornate.

Alcuni studi stanno riportando l’efficacia sociale per i dipendenti, ed il mantenimento della produttività e della redditività delle Aziende che la propongono.

will_ita — profilo Instagram dedicato all’informazione e all’approfondimento — giusto ieri ha postato le immagini che qui riporto, in merito ad uno studio condotto dalla prestigiosa Cambridge University.

Il modello è chiaramente riferito al mondo di lavoro anglosassone, che risulta essere particolarmente stressante, ma non vedo perché non possa essere adottato anche da noi — anche nel settore pubblico — garantendo ‘il servizio’ tramite turni a rotazioni del personale. Penso che ne guadagneremmo tutti in salute … no?

letture suggerite del 12 febbraio 2023


Un po’ in ritardo oggi, chiedo perdono.

Un tempo eravamo immortali

Vogliamo lavorare poco, goderci la vita – abbiamo scoperto solo recentemente che si vive una volta sola, prima pensavamo di essere immortali, evidentemente –, guadagnare molto (perché che cazzo ci faccio con 1.700 euro?), vivere in posti meravigliosi e possibilmente con un bel clima, trovare un sistema scolastico perfetto e non usare mai più la parola “sacrificio”, che la vita è già difficile così.

Cristiano Carriero

Letture suggerite del 19 giugno 2022

Punto Di Non Ritorno

… se preferiamo fare un discorso vagamente intelligente, il lavoro in ufficio è come il libro su carta: ci accompagna da secoli e ha numerosi vantaggi, ma non è più e non potrà mai più essere l’unico modo possibile di lavorare.

Perché ha anche svantaggi e perché finora ha dominato in quanto nessuno aveva tirato fuori alternative migliori.

Lucio Bragagnolo

letture suggerite del 10 aprile 2022