Controllo preventivo prima di aggiornare ad El Capitan

Complice una giornata un po’ calma sto recuperando la lettura di feed e forum tralasciata completamente (quasi completamente, ad essere onesti) negli ultimi due mesi.

Sul forum de iMaccanici ho trovato un’interessante controllo da farsi PRIMA di lanciarsi a testa bassa nell’aggiornamento di OS X da 10.10 (Yosemite) a 10.11 (El Capitan). In pratica si tratta di fare un controllo delle kernel-extensions [kext in gergo tecnico] installate sul sistema, avendo cura di rimuovere quelle “non firmate”

Apriamo il Terminale e copiamo il seguente comando e premiamo Invio:

system_profiler SPExtensionsDataType > ~/Desktop/kextList.txt

questo ci creerà un file testuale sulla Scrivania, possiamo quindi aprirlo con il nostro text-editor preferito (che da queste parti è TextMate – Beta – da diversi mesi) e andiamo a cercare ogni occorrenza della stringa “Obtained from: Not Signed” prendendo quindi nota delle estensioni incriminate.

Aiutandoci con Google, andiamo poi a capire quali mantenere nel sistema e quali eliminare (cancellandole fisicamente o mediante la disinstallazione delle applicazioni cui si riferiscono con strumenti come AppZapper o AppCleaner).

Dopo aver svuotato il cestino e riavviato il nostro Mac dovremmo – il condizionale è d’obbligo – essere al riparo da spiacevoli sorprese…

Papers 3 un reference manager per OS X

Papers 3 per OS X, un reference manager di buon livello – La recensione di SaggiaMente →

Vincenzo Vignieri, dottorando dell’Università di Palermo, scrive per i tipi di SaggiaMente una bella recensione su Papers, uno degli strumenti più potenti e meglio realizzati per la gestione di documentazione scientifica e di riferimenti bibliografici su Mac OS X. Un bel lavoro, raro da trovare nella blogosfera italica … da qui la mia decisione di segnalarla.

Cosa fare se dopo l’aggiornamento as OS X 10.11 “El Capitan” non si riesce a connettersi ad App Store

El-CapitanA mia memoria di Mac-user da quasi un decennio, mai un aggiornamento di OS X ha provocato così tanti problemi, e vari, come quest’ultimo. Nonostante Apple abbia concesso gratuitamente diversi mesi di beta pubblica del sistema oltre al solito periodo di sviluppo interno ai membri del suo programma Developer.

Uno dei problemi in cui mi sono imbattuto in prima persona, nel parco macchine che seguo, è stata l’impossibilità – una volta finito l’aggiornamento – di connettermi con successo all’App Store. Già al momento del lancio dell’applicazione si vedevano le immagini impaginate pessimamente … come se fossi su un sito web dove il foglio di stile non venisse caricato correttamente.

Ma la cosa drammatica era non riuscire a connettersi allo store cliccando la sezione Aggiornamenti. Per fortuna la soluzione è stata facile rivolgendosi al forum ufficiale di supporto Apple nel thread El Capitan: Cannot Connect to the App Store.

Qui viene indicato di avviare Accesso Portachiavi, selezionare nella colonna di sinistra la voce Certificati (ordinandola per nome) e quindi di cercare e poi eliminare (previo backup) le tre chiavi di accesso con Verisign nel nome e ‘login’ nella colonna del tipo di portachiavi. Dopo aver fatto questo basta riavviare il Mac e riavviare l’applicazione App Store per vedere tutto risolto.

Apple e gli aggiornamenti di ferragosto

OS X 10.10.5 Yosemite – 2015-08-14 09.04.01

A riprova che il resto del mondo è del tutto manchevole di concetti quali “ferragosto, lavoro non ti conosco” ecco che Apple sforna nella notte un trittico di aggiornamenti mica da ridere … OS X 10.10.5, iOS 8.4.1, iTunes. Qui ho aggiornato i computer, mentre per i cellulari aspetto il pomeriggio o – meglio – domattina, quando si avranno notizie su eventuali bachi e sviste (o sulla loro mancanza).

Buon download!

Minacce alla sicurezza di OS X, cosa fare oggi

Why you shouldn’t freak out about this week’s
scary-sounding Mac exploits →

Dopo le preoccupanti notizie sulle nuove falle di sicurezza dei nostri amati Mac, Glenn Fleishman – un veterano dell’informazione tecnologica – sulle pagine di MacWorld fa il punto della situazione in maniera precisa, dettagliata e realistica. Senza allarmismi, e con buon senso.

A mio personalissimo avviso, l’unica falla – macroscopica se vogliamo – del discorso che si dipana nello svolgimento dell’articolo è che le soluzioni di Apple sono tutte per i rilasci prossimi del sistema operativo (10.10.5 se ci sarà e 10.11), lasciando così tutti gli utenti che ancora oggi si ritrovano ad utilizzare hardware Apple con OS X dalla 10.8 o precedente del tutto scoperti. Dal basso della mia conoscenza di Apple e del suo modus operandi spero almeno in una patch a livello firmware per bloccare la nuova variante di Thunderstrike, indipendentemente dal sistema operativo usato sui device vulnerabili all’attacco …