Microsoft e la fiducia a senso unico

Per riprendere confidenza con il mondo Microsoft, visto che il mio datore di lavoro ha scelto loro come fornitore di una serie di servizi essenziali, mi sono procurato un portatile con Windows 11 (Professional). Sto completando le attività di configurazione ed installazione di vari tool, cercando per quanto possibile di ricostruire la possibilità di un workflow simile a quello ormai consolidato da sedici anni d’uso di MacOS / OS X.

Pur avendo il fidato Firefox e l’inevitabile Microsft Edge a disposizione mi ero azzardato all’installazione di Brave, come alternativa Chromium al browser standard di Microsoft. Dopo alcuni recenti accadimenti ho deciso di non usarlo più e rimuoverlo dalle mie macchine.

Indeciso sul da farsi ho cercato, nella finestra di Edge aperta in automatico post disinstallazione di Brave (nonostante il mio default sia Firefox) vado a cercare “Google Chrome”. Ed ecco cosa è sbucato…

Ti prego di soffermarti sul pop-up che appare al caricamento della pagina:

Microsoft Edge viene eseguito con la stessa tecnologia di Chrome, con la fiducia aggiunta di Microsoft.

Rileggi. Nella pagina caricata Edge ha riconosciuto nel suo database la URL e gli ha fatto corrispondere una azione predefinita. Evita di menzionare il nome completo del competitor (Google) e sottolinea e suggerisce subdolamente che “loro” siano i cattivi, e Microsoft sia un campione del bene. O in ogni caso “non come quelli la”.

Adesso io mi chiedo, in cosa dovrei dar maggior fiducia a Microsoft rispetto ad altri? Quante altre azioni utente corrispondono all’esecuzione di procedure a noi nascoste usando Edge?

Mentre mi accingo a riprovare Opera o Vivaldi, mi tengo stretto il mio Firefox e limiterò l’uso di Edge al minimo indispensabile.

letture suggerite del 30 aprile 2023

UNGOOGLED CHROMIUM, UNA MINI-RECENSIONE

Oggi un piccolo cambio ‘editoriale’ sulle pagine di questo sito. Mi va di recensire qui un software piuttosto che sul mio blog personale storico. Tendenzialmente potrei provare a tenere qui le cose un po’ più tecniche e “di la” i commenti e le sensazioni.

L’argomento cade sul browser, strumento principe oggi di ogni sistema operativo – tant’è che esiste anche ChromiumOS che di fatto fa funzionare tutto dentro un grande browser. Sui miei computer Apple da anni ormai è del tutto assente il browser Google Chrome, di fatto usato – dicono – da oltre l’90% dei navigatori del web. Nel tempo ho provato varie sue varianti / progetti derivati quali Vivaldi, Brave, Opera e anche Edge di Microsoft. Senza però trovare motivi davvero validi per farmeli preferire a Firefox o Safari.

Recentemente mi sono messo un po’ a guardare quali altri progetti alternativi fossero nati sulla base di codice del progetto Chromium – alla base di tutti questi – e mi è sembrato fosse il caso di provare a vedere come si comportasse nel mondo reale Ungoogled Chromium

Google Chromium, sans integration with Google

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10 novità in arrivo su Windows 10

Hongkiat, un sito web dedicato a tecnologia, design e divulgazione ha stilato questo articolo / lista delle dieci novità più interessanti – e promettenti – dell’imminente Windows 10 (che ricordo verrà rilasciato a fine mese).

Ten New Features Coming to Windows 10 →

Il nuovo sistema operativo di Redmond mi pare più ‘coerente’ nella visione e nella realizzazione di quanto Windows 8/8.1 hanno saputo proporre. A mio avviso l’attuale declinazione di Windows è troppo, tutto insieme, e senza una vera decisione in merito a quale dovesse essere la modalità di interazione con il computer … In Microsoft hanno lasciato le cose a metà, permettendo all’utente di rimanere nella sua comfort zone ed inficiando buona parte delle funzionalità proposte (touch, non touch oppure modern o meno). Un sistema zoppo, se vogliamo.

Così NON pare essere Windows 10, dove mi pare abbastanza chiara e unitaria la visione di ciò che il sistema dovrà fare, come e per ogni piattaforma che verrà supportata. Vedremo se i fatti confermeranno questa mia impressione.

Se riuscirà l’impresa, a Microsoft non resterà altro che eliminare qualche altro piccolo problema endemico del loro reparto commerciale / marketing …