Parlare di Windows, dunque, significa confrontare un OS unico con due OS separati, le cui funzioni esso riassume e svolge in maniera non voglio dire egregia ma quanto meno efficiente. Mentre su iOS fare una cosa minimamente più “da desktop” significa ancora fare contorsioni dolorose. C’è chi ama farle, tra automazioni e macro che richiedono ore di pianificazione strategica, ma è lo stesso atteggiamento di chi si fustiga per fede. Che glielo vuoi vietare? Io non ho la loro pazienza. O forse mi manca l’agilità di piegarmi io al non-OS dell’iPad. Non chiedetevi cosa può fare un iPad per voi! Chiedetevi cosa potete fare voi per lui! Io intanto mi chiedo se quel dispositivo stupefacente che sento descritto nello spot serale dell’iPad Pro (“aaah, se il tuo computer fosse un iPad Pro”, più o meno) sia davvero un iPad e non un Surface, che invece in quella descrizione mirabolante più ci potrebbe rientrare.
Gustomela su Medium: Cosa mi piace di Windows 10, e cosa no