Codice della strada in pillole, episodio 2

Come si usa la corsia d’accelerazione.

La corsia di accelerazione è una corsia delle strade a più corsie (ed in particolare delle superstrade e delle autostrade) destinata ai veicoli che effettuano la manovra di entrata dall’apposito svincolo. … È generalmente progettata e realizzata con dimensioni in larghezza ed in lunghezza atte a consentire di accelerare senza interferire con il normale flusso di traffico.

È buona norma di comportamento utilizzare la corsia di accelerazione per portare il veicolo ad una velocità sufficientemente elevata, in maniera da immettersi nel flusso di traffico, rispettando la precedenza, senza disturbare i veicoli in transito.

Gli automobilisti che si immettono nelle corsie di marcia, a velocità troppo basse o addirittura da fermi, costituiscono un grave pericolo per se stessi e per gli altri utenti.

Pare che la gente dimentichi questo “piccolo” particolare. Sono quindi ben lieto di ribadire alcuni passaggi chiave onde evitare che lor signori mi (e ci) provochino danni permanenti con la loro dimenticanza (diamo il beneficio del dubbio va)!

Postilla … quando ti immetti in una corsia di accelerazione o decelerazione (svincolo) guarda la strada E gli specchietti. Non quel cazzo di cellulare …

Dainese D-air Misano 1000

Sulle pagine del magazine tecnologico statunitense Engadget ho scoperto dell’esistenza di questa nuova giacca da moto tecnologica opera dell’italiana Dainese.

Dainese-D-Air-1000-Misano

Questa è la prima giacca da motociclismo al mondo, equipaggiata con Air-Bag, a non avere bisogno di una motocicletta con particolari accessori montati per poter funzionare. La giacca infatti è equipaggiata con un GPS, sensori e accelerometro in grado di stabilire se stiamo cadendo dalla moto e comandare l’apertura dei cuscini d’aria necessari a minimizzare gli effetti dell’impatto col suolo. Fighissimo.

Una grande perplessità però mi è venuta in primis leggendo il costo della giacca (circa 1500€) ed in secundis pensando a potenziali situazioni che possono presentarsi nel Mondo Reale™ tali da provocare l’esplosione degli AirBag pur non in presenza di una caduta o un impatto. La giacca è stata pensata anche per un riarmo? Ancora, specie nel traffico cittadino può capitare di incappare in banali scivolate altrimenti risolvibili con un livido, qualche parolaccia e un ringraziamento alla Madonna … con una giacca di questo tipo addosso, invece, dovremmo anche mettere in conto la spesa dell’attivazione e successivo riarmo (o riacquisto) della giacca.

Spero in qualche test serio e approfondito da parte di riviste specializzate per approfondire il discorso. Per il momento quei 1500€ è meglio spenderli per ABS / Traction Control su mezzi a due ruote. IMHO, ovviamente …

Yamaha FZ1 scalda troppo

Amico lettore che sei venuto su questo blog in cerca di conferme.

Si, la Fz1 – come tutti i mille quattro cilindri – utilizzata in città a bassa velocità ed in mezzo al traffico (mediamente intenso o superiore) fa presto a raggiungere alte temperature di esercizio). I 100° del liquido di raffreddamento arrivano subito e con esso la partenza delle ventole. Essendo a monte del motore, e i nostri polpacci a valle, siamo quindi investiti da un flusso di aria calda non indifferente ne piacevole. Ma neanche tanto fastidioso da essere intollerabile.

Basta allargare ancora un po’ le gambe (a mo di ranocchietto) e prendere la marcia per mitigare il problema e renderlo ampiamente sopportabile. Anche in pantaloncini corti!

L’impianto di raffreddamento è poi efficiente e questa “ventilazione” non dura troppo (a meno di seri incolonnamenti) e basta far strada per tornare ‘a godere.

Ultima nota di “colore” … montando un silenziatore aftermarket le temperature calano di un 4/6 gradi mediamente nell’uso. Montando uno scarico completo le temperature medie scendono di oltre 12°C.


P.S. = Mi sono dimenticato di dirlo, in marcia già da bassissima velocità questo calore scompare del tutto e ci si dimentica di averne sofferto in coda al semaforo.

Yamaha Fz1 Fazer, i consumi

Dando un’occhiata alle statistiche di accesso a questo piccolo blog, ho notato che recentemente c’è stato un picco d’accessi sulla chiave di ricerca “consumi Yamaha Fz1

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In famiglia ne abbiamo due, mio fratello ne ha una dal 2007, io una dal 2009. Dal 2010, grazie all’applicazione per iOS chiamata Road Trip, di cui ho avuto modo in passato di parlare, tengo traccia di costi e consumi della moto (e dell’auto). Pubblico qui in calce due schermate riassuntive dei costi rilevati

Yamaha Fz1 rilevamento km/litro

Yamaha Fz1 rilevamento km/litro

Il picco anomalo è dovuto ad un periodo in cui ho prestato la moto a mio fratello (mentre eseguiva le operazioni di personalizzazione grafica) e quindi saltarono i rilevamenti e la loro accuratezza. Qui sotto, invece, ecco ancora un diagramma che rappresenta il costo € al Kilometro rilevato in questi anni (tenendo conto di *tutte* le spese relative alla moto quali assicurazione, tagliandi, revisioni, lavaggi & co.):

Yamaha Fz1 costo €/km

Yamaha Fz1 costo €/km

Spero così di aver soddisfatto ogni curiosità. In caso contrario i commenti sono aperti!

Creazione di una compagnia assicurativa per motociclisti [petizione]

L’amico Aldo De Leonardi ieri mi ha segnalato questa interessante, per quanto peregrina, iniziativa del Coordinamento Italiano Motociclisti.

In sintesi, sfruttando le capacità del portale Change.org, si sta organizzando una petizione per raccogliere consensi in merito alla creazione di una compagnia assicurativa nazionale creata da motociclisti per i motociclisti:

Le polizze assicurative per i motoveicoli hanno dei costi improponibili, si arriva a pagare la metà  del valore del motoveicolo stesso, oramai sono in tanti che per sfuggire a questi costi assurdi non assicurano nemmeno il motoveicolo.

In Francia, negli anni 80, c’era una situazione analoga, ma i motociclisti hanno reagito, creando la loro compagnia assicurativa, la Mutuelle des Motards.

Il Coordinamento Italiano Motociclisti, associazione che da oltre vent’anni opera nella tutela dei diritti dei motociclisti, vuole proporre ai motociclisti Italiani di unirsi a noi per creare una compagnia di assicurazione per motociclisti, fatta dai motociclisti.

Però serve la collaborazione di tutti, si deve essere disposti a versare circa 50 € a testa per creare il fondo di garanzia, senza il quale non può essere costituita una compagnia assicurativa.

L’obiettivo è di creare una compagnia che permetta l’emissione di polizze assicurative RC per motoveicoli a due o tre ruote, con un costo inferiore ai 200 € a polizza.

La compagnia sarà  strutturata come “società  di mutua assicurazione”, senza fine di lucro. Dettagli su questo tipo di compagnia assicuratrice li potete trovare seguendo questo link.

Questa petizione è una raccolta di firme di coloro che sono interessati a partecipare alla creazione di questa nuova compagnia. Non si stanno chiedendo soldi, prima di ogni cosa occorre sapere se la cosa interesse e quanti siamo ad essere disposti a farlo. In pratica una dichiarazione di intenti da parte dei motociclisti che la firmeranno.

Se si raggiungerà  il numero adeguato di sottoscrittori, verrete ricontattati e si passerà alla fase operativa, creando le specifiche e tutto quello che manca prima di passare alla raccolta dei fondi, ma il primo passo da fare è quello di capire in quanti siamo a volerlo fare.

I motociclisti possono essere un esempio di solidarietà  per tutto il Paese.
Ora tocca a noi.

Marco Polli
Presidente del Coordinamento Italiano Motociclisti

Se ti interessa partecipare la petizione è raggiungibile a questo indirizzo:

Creazione di una compagnia assicurativa per motociclisti →

l’assistenza di GiVi

Oggi vorrei spendere qualche parola di elogio per GIVI, storico marchio Italiano produttore di borse e valigie da moto e, da qualche tempo, accessoristica tout-court per i motociclisti.

L’anno scorso (forse) ricorderai che ho acquistato e consigliato la borsa da serbatoio T426 quale unico accessorio per viaggi in moto, in coppia, di breve durata.

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Il giorno della partenza, in ritardo per via di altre questioni che non sto qui a raccontare, mentre chiudo la borsa nella parte superiore la corsa della cerniera lampo si blocca, il tiretto si inceppa nei primi 6cm della spirale (i termini tecnici li ho presi ovviamente da wikipedia). Mannaggia! Per fortuna il secondo tiretto della cerniera riesce a scorrere sino alla fine della corsa e possiamo partire in serenità.

Al rientro, aspettando settembre e la riapertura della fabbrica, scatto due foto e le invio al servizio clienti GiVi chiedendo cosa fare. Loro prontamente mi indicano di rivolgermi al rivenditore per l’invio in ditta per permettere un esame del problema.

Preso dal lavoro metto la cosa “da parte” e aspetto l’anno nuovo. Mi rivolgo al mio rivenditore, email della GiVi alla mano e predispongono il ritiro del capo. Il rivenditore infatti temeva che ci fossero spese di spedizione a mio carico per la consegna del collo ma, forte della mia email, contattando il suo rappresentante di riferimento non ha avuto alcun problema.

Insomma, a farla breve, tempo 10 giorni vengo chiamato dal rivenditore e posso ritirare la mia borsa. Sorpresa sorpresa la Givi mi ha inviato una borsa nuova di pacca!

Che dire se non: GRAZIE GIVI !!!

ed ecco la Ducati HyperMotard

Esco a prendere un caffè in questo pomeriggio umidissimo e bollente quand’ecco che ti vedo ?

Senza dubbio LA moto del 2007 signori.

Piccolissima, molto aggressiva, bella di quella bellezza ignorante che poche moto possono vantare … come la KTM SM-690 – per fare un nome – ma molto, molto più ricca di fascino e fattore X che ti va venire voglia di salirci in sella e dare gas !

Ducati Hypermotard

Un sogno da 13mila e passa euro, in configurazione S, con le sospensioni Ohlins in bella mostra.

Ducati Hypermotard

Che dire, avendo il portafogli a fisarmonica non me la farei mancare in garage 😀