Adobe Reader DC, o della bulimia del software

Adobe-Reader-DC-fatness Mi ero accorto di qualcosa di strano con Adobe Reader qualche giorno fa mettendo a posto il MacBook Pro di mio padre. Oggi poi ho avuto modo di aggiornarlo sul mio e sono andato a verificare una cosa …

Sto benedetto programma ha raggiunto la ragguardevole dimensione di 450 MB, no dico … quattrocentocinquanta Megabyte. Che diamine!!!

Tenendo conto che lo uso solo per visualizzare alcuni PDF generati dai sistemi di home banking del gruppo Intesa e della BNL mi sono detto che i 296MB della sua precedente incarnazione (la versione 10) sono già troppi. E quindi ho fatto roll-back a questa. Non senza un certo malumore …

Una dimensione del software così grande è del tutto ingiustificabile, ci sono fior fiore di programmi che occupano meno (ad esempio l’ottimo Pixelmator pesa solo 92MB). Insomma, una vergogna!

Quel disco non deve mai spegnersi!

keep-drive-spinning-iconFacendo un check delle app da aggiornare sul mio sistema mi sono accorto di una piccola applicazione che uso con soddisfazone e di cui non ti ho mai parlato.

Si tratta dell’utilità Keep Drive Spinning il cui unico compito è quello di far si che un qualunque disco esterno connesso via USB (o Firewire o Thunderbolt) al nostro Mac non vada mai in sleep … Infatti alcuni dispositivi non rispettano le impostazioni di risparmio energetico sancite da OS X. In questi casi è una utility che ‘salva la vita’ (o meglio i trasferimenti dei file).

Il suo autore è Jon Stovell che ne rende possibile il download attraverso i server di Mac Update…

update: da una chiacchierata al bar con un mio lettore mi è venuto in mente di fare un esempio di utilizzo reale. Uso Keeep Drive Spinning quando devo sincronizzare il (corposo) contenuto di un hard disk USB con il suo backup su di un NAS in rete … visto il numero di file coinvolti nel confronto effettuato da rsync, unita una certa latenza nella trasmissione sicura sulla rete, spesso il disco USB è andato in sleep interrompendo l’operazione. Così risolvo…

Il giorno in cui ho smesso di usare Default Folder X

Qualche mese fa entrai in possesso di una licenza per il software Default Folder X all’interno di un bundle di software interessanti.

DefaultFolderX

A beneficio di chi non conosceva questo software, queste le sue caratteristiche salienti:

Default Folder X enhances the Open and Save dialogs in all of your applications so you can…
— Go faster: Quickly navigate through folders with hierarchical menus that expand as you mouse over them.
— Do it all: Preview, tag, rename, compress, delete or add comments to files in any Open or Save dialog.
— Just click: Need to save a file in a folder you have open in the Finder? Just click on the Finder window!

Sino a quando ho potuto utilizzarlo sono stato un utente abbastanza soddisfatto del software. Mi ero adattato al nuovo e più veloce modo di salvare i vari download (personali, di lavoro, immagini) anche se ogni tanto un appesantimento del Finder si poteva notare. La finestra di salvataggio, infatti, veniva disegnata più lentamente dovendo aggiungere anche la cornice di opzioni semitrasparente aggiunta dal software. E poi è giunto OS X 10.11 “El Capitan” …

Gli sviluppatori sembrarono essere colti di sorpresa dal suo arrivo – anche se qualunque sviluppatore che gravita nel mondo Apple ha ormai capito che c’è da aspettarsi un rilascio a cadenza annuale — e le cose si sono protratte in uno stato di stallo ed incompatibilità per mesi … Per dare un’idea le prime notizie della incompatibilità ta El Capitan e Default Folder X (allora nella sua versione 4) risalgono al 10 luglio 2015. Il rilascio effettivo di OS X è stato poi il 30 settembre successivo, praticamente due mesi.

Finalmente l’11 gennaio la St. Clair Software ha rilasciato la versione 5 del proprio software. Software che risulta essere un aggiornamento gratuito per coloro che hanno acquistato dopo il primo giugno 2015, per gli altri un upgrade a pagamento.

Indovina io in che categoria sono? Sono tra i fortunati a cui sono stati chiesti 15$ per rinnovare la licenza di un applicativo che non sono stato in grado di utilizzare per oltre 100 giorni. E non certo per mia colpa.

Questo per me non è accettabile (a torto o a ragione) ed avendo disimparato ad usare le funzionalità offerte ho deciso di rinunciarvi e rimuovere completamente il software dai miei Mac.

Addio St. Clair Software, fino a quando hai funzionato è stato piacevole lavorare con un tuo prodotto …

10 anni fa… l’arrivo di Intel, ed il mio, sui computer Apple

[10 anni fa] Dieci anni di Mac-Intel →

Ieri il mio amico Domenico ha pubblicato un lungo e dettagliato articolo in occasione del 10° anniversario dell’abbandono dei processori PPC da parte di Apple, andando ad adottare quelli Intel … per decenni caratteristica del ‘nemico’ PC (nell’accezione Windows-centrica).

Si, proprio quella Intel e quei processori x86 oggetto di derisione e scherno per anni e anni in molti loro prodotti pubblicitari.

In quei giorni io ero alle prese con il mio incarico di docente presso il CIFIR a Bari e cominciato le mie prime attività di consulenza presso uno studio di architettura ed ingegneria occupandomi della (ri)configurazione del parco macchine sia dal punto di vista hardware che software, cercando di rendere organico e più efficiente tutto il flusso di lavoro tra i membri dello studio.

Avevo quindi messo da parte qualche risparmio, e mi ero deciso a studiare da vicino la piattaforma OS X, con cui sino ad allora non avevo mai avuto a che fare… Negli anni 1996/1999 avevo infatti lavorato su Mac OS dell’era Power PC (erano i tempi di Altervista) e poi più nulla! Anche a Scienze dell’Informazione avevo lavorato solo con Windows e Linux. Quindi, quando a metà 2016 furono annunciati i MacBook in policarbonato bianco mi decisi a fare “lo switch”…

[Nella foto si notino l’hub USB esterno, il cellulare Sony Ericsson z600 e il mio bloggare con WordPress]

Mac OS X 10.4 ‘Tiger’ fu un viaggio affascinante in un mondo dove hardware e software funzionavano realmente assieme, e dove si percepiva un’ottima progettazione. Stampanti, Wi-Fi, tutto si configurava in automagico con una facilità imbarazzante. E mi incominciai a chiedere perché non si vedessero in giro più computer Apple, che univano gli aspetti migliori del software commerciale e di quello open source. Perché molto spesso il software open source nella variante per Mac funzionava molte volte meglio della controparte linuxiana (Adium, Colloquy e Cyberduck erano – e ancora oggi sono – tra gli esempi migliori).

Dieci anni dopo siamo qui ad aspettare gustose novità nel campo delle CPU da parte di Apple, viste le performance eccezionali dei processori A9-X che equipaggiano gli iPad Pro e l’incredibile livello di progettazione e miniaturizzazione delle schede madri dei MacBook motherboard (retina)…

Dropbox torna sui Mac con PowerPC?

Questa è la promessa di una build costruita appositamente dalla comunità di utenti del forum di MacRumors. Su un thread del loro forum, infatti, alcuni utenti si sono messi d’impegno a ricompilare una build del programma che funzioni anche oggi sui Mac equipaggiati con sistemi operativi OS X “vintage”. Oggi il requisito è OS X 10.5 ‘Snow Leopard’ (nel tempo sono state abbandonate le versioni per i sistemi precedenti) e potrai trovare tutte le informazioni qui:

Reconnect unsupported Leopard Macs to Dropbox →

Non appena posso fare un’altra pausa al lavoro, proverò immediatamente sul mio PowerBook G4…

Sophos Antivirus gratis per casa o per la tua attività non commerciale

Sophos-banner
La software house Sophos prosegue con la sua offerta commerciale fornendo agli utenti domestici (e alle attività non commerciali) in maniera gratuita — ma previa registrazione nel loro portale — una licenza personale della loro suite di prodotti antivirus da attivare fino ad un massimo di 10 postazioni (Windows o Mac).

Questa licenza permette poi di controllare lo sicurezza dei vari computer attraverso un’interfaccia sul web che interroga le postazioni e ne riassume lo stato (ad esempio su quali sia stato rilevato un virus, quale debba aggiornare l’applicativo ecc.)

Se l’offerta ti pare interessante, non ti resta che aderire sul loro sito: Sophos Home

Paragon NTFS gratis

ParagonNTFSGrazie ad una segnalazione dell’utente Pieroga sul Forum di Tevac sono venuto a conoscenza di un’offerta da parte della software house Paragon in merito al suo prodotto Paragon NTFS.

Hanno infatti realizzato una versione denominata NTFS for Mac® – Yosemite Free resa disponibile gratuitamente per usi non-commerciali ed educational che permette la piena funzionalità di lettura e scrittura su dispositivi di memorizzazione in formato NTFS su tutti i sistemi operativi Apple da Snow Leopard (10.6) a Yosemite (10.10).

Se non hai aggiornato il tuo sistema operativo direi che è una ottima notizia. Non mi resta che augurarti buon download!

ownCloud, quando il menù contestuale non appare nel Finder

owncloud-logoAl lavoro è stata implementata un’istanza di ownCloud e in questi giorni con i colleghi stiamo cominciando a sperimentare utilizzo e potenzialità.

La nostra base di installato spazia al momento tra sistemi Windows 7 e 10 assieme a postazioni con Apple OS X nelle declinazioni Mavericks, Yosemite ed El Capitan. Proprio su uno di questi ultimi sistemi ho notato che il menù contestuale mediante il quale l’utente può impostare la condivisione di file o cartelle con colleghi non veniva fornito dal Finder, mentre le normali operazioni di sincronizzazione funzionavano come al solito.

Una ricerca sul bug tracker del progetto ed ecco qui la soluzione, bisogna consentire ad ownCloud di funzionare come Estensione di OS X per il Finder.

Basterà quindi andare nel menù Mela (in alto a sinistra sulla barra dei menu) e quindi selezionare “Preferenze di Sistema” → “Estensioni” e qui nell’elenco cercare il “Finder” aggiungendo il segno di spunta a “ownCloud Extensions“.