Il tuo Mac non si spegne o riavvia? Ecco come risolvere

Mi è capitato di avere a che fare con un MacBook Pro che, apparentemente in seguito al download del Security Update 2019-004 e ad un suo sfortunato tentativo di installazione, non si spegneva ne si riavviava.

L’utente era costretto allo spegnimento forzato del portatile perché, dopo aver fatto Installa, il sistema oscurava lo schermo lasciando dopo poco a video il cursore del mouse che si muoveva a schermo seguendo i movimenti del trackpad mouse. Non facendo il famoso bong che denota l’avvio dei sistemi Apple, era chiaro che lo spegnimento non veniva eseguito in alcun modo.

Mi sono messo quindi alla ricerca di possibili soluzioni, e alla fine ho trovato una nota di un utente che dichiarava di aver risolto negli USA tramite l’aiuto dei Genius Apple (che da uno Store avevano chiamato il secondo livello di supporto).

Secondo questi, il problema è dovuto al database LaunchServices corrotto – per vari motivi – e quindi impartendo il seguente comando sul Terminale si va a correggere la situazione e ripristinare la normale operatività del Mac. Ho seguito il consiglio e anche il “mio” Mac problematico ha ripreso a funzionare correttamente.

Non ti resta quindi che provare e farmi sapere se anche tu hai risolto!

sudo find /var/folders -name "*.csstore" -delete; sudo reboot

Il sistema ti chiederà la password dell’utente (amministratore) e riavvierà immediatamente il sistema senza richieste di conferme ed altro, quindi salva i file su cui stai eventualmente lavorando.

In bocca al lupo!

Duplicate File Cleaner – Find and Delete Your Duplicates

Rilasciata lo scorso 26 febbraio, Duplicate File Cleaner, degli sviluppatori Pocket Libs, si propone come l’ennesima applicazione in grado di riconoscere i file duplicati che ‘infestano’ i nostri hard disk mediante l’utilizzo di alcuni algoritmi di identificazione mediante checksum dei file.

L’applicazione è disponibile gratuitamente, in occasione del lancio, sul Mac App Store. Successivamente verrà prezzata intorno ai dieci euro.

Pur essendo un utente super-soddisfatto di Gemini, ho colto l’occasione per provare un altro strumento.

MenuMate

Mi è giunta segnalazione oggi di quest’applicazione per OS X normalmente in vendita a 4,99€ e in queste ore resa disponibile gratuitamente sul Mac App Store: MenuMate

MenuMate mostra una copia delle funzionalità della barra menu di un’applicazione in qualsiasi momento lo desideriate, proprio accanto al cursore!

L’applicazione può essere interessati per un’ampia fetta di utenti, e quindi mi è sembrato interessante proporla in queste pagine…

Panda, abilita automaticamente il dark mode di OS X

Una delle principali novità grafiche introdotte da OS X 10.10 ‘Yosemite’ è stata l’introduzione di una modalità scura per la barra dei menù che, assieme ad altre piccole modifiche dell’interfaccia (quali la riduzione trasparenze e l’aumento del contrasto), produce un vero e proprio dark mode per l’interfaccia utente. Se a questo abbiniamo l’uso di F.lux, potremmo avere un desktop assolutamente non affaticante per la vista durante l’uso del computer nelle ore serali e notturne.

Panda è un’applicazione gratuita sviluppata dall’italiano Paolo Tagliani che è in grado di abilitare automaticamente questa modalità dark, e quindi disabilitarla, ad orari prestabiliti secondo quanto impostato da noi …

Panda app - demo

Panda is the Mac app that lets you easily set two different hours to toggle automatically the menu bar and dock from light to dark mode!

L’applicazione è liberamente scaricabile dal sito web dello sviluppatore →. Buon download!

La barra menù dei miei Mac

In seguito all’articolo precedente, e come promesso, riporto qui gli screenshot dei Mac che uso abitualmente…

Si parte da quella del MacMini di casa, il modello più economico della serie mid.2011 potenziato negli anni con 16GB di RAM e due dischi da 7200rpm da 750GB. Possiamo vedere Dropbox, 1Password Mini, Copy, l’icona dell’AirPlay verso l’AppleTV, Time Machine, i sensori di Menu Meters (CPU, RAM e frecce attività disco), Bluetooth, Wi-Fi (spento), Volume audio, Data e ora complete, icona cambio rapido utente, Spotlight e Notifiche

MacMini menubar

A seguire quella dell’iMac 21,5″ (fine 2009) dell’ufficio … ai soliti noti si sono aggiunti Wunderlist, Google Drive e Dropzone (anche qui Wi-Fi sempre spento).

iMac21-mac menubar

Ed infine quella del MacBook Pro (mid.2010) che è la macchina più utilizzata di tutte e che quindi meno di tutte presenta variazioni nel tempo (la seconda icona da sinistra è quella di Box, che dopo l’ultima formattazione non tengo sempre acceso ma attivo alla bisogna). Anche qui il Wi-Fi è spento il 99,99% delle volte visto che mi servono alte velocità di trasferimento di file e praticamente non uso Handsoff o Continuity…

MacBookPro menubar

Ci sono poi altre due applicazioni che appaiono in barra di menù a seconda che siano in esecuzione o meno. Una è Vox, l’altra AirMail nella sua prima release…

update = mi sono scordato, tra le app che uso sporadicamente e che “vivono” nella barra dei menù di Caffeine, F.lux (qui una piccola recensione di SignorD) e Memory Diag. (Che altro starò scordando ancora?)

E voi? Variate spesso il numero/funzionalità offerte dalle app che risiedono nella barra dei menù ?

dello scrivere e degli strumenti per scrivere

Nel video abbiamo Hanx Writer, app per iOS sviluppata secondo i desideri del popolare attore Tom Hanks, sviluppata con il preciso intento di illudere lo scrittore di trovarsi di fronte ad una macchina da scrivere tradizionale. Evocandone così il fascino e tutti i meccanismi mentali ormai radicati nell’inconscio di chi tra noi ci ha avuto a che fare… direi tutti i nati dal 1900 al 1990.

Abbiamo bisogno di scrivere, per raccontare noi stessi, per fermare in qualche luogo e modo il tempo e la nostra visione di quel che ci accade. Scrivere come affermazione di sè.

Ma oggi scrivere – lo si faccia per diletto o per professione – significa mettersi davanti ad un computer e doverne accettare i compromessi e le potenzialità. Ecco quindi che per chi si ritrova a gestire tanto testo c’è una foresta di applicazioni possibili.

In ambito blogging tra le più recenti e gettonatissime c’è Desk di John Saddington. Filippo Corti si è lanciato in una sua approfondita recensione, dopo una settimana d’uso, nelle pagine del suo BicycleMind che ti invito a leggere, specialmente se come me ne stai valutando l’acquisto. Ma la vera chicca viene dai commenti (che Dio li benedica!) dove Silvio Gulizia a sua volta indica una sua lunghissima e dettagliatissima, e personale, recensione di tutt’una serie di editor – Desk compreso – e dei punti di forza e dei punti deboli che ha trovato nel loro uso, all’interno del suo flusso di lavoro: App per scrivere sul Mac: una guida definitiva per blogger, giornalisti e scrittori

Leggi anche questa recensione, ricordati di Scrivener (applicazione leggermente diversa negli scopi e nell’approccio) e poi prendi la tua decisione sullo strumento migliore per te da usare quando scrivi con il tuo Mac!

Input una Font di Sistema alternativa

È dallo scorso giovedì che sto provando sul mio MacBook Pro – la macchina di lavoro principale – questa font di FontsBureau, rilasciata gratuitamente per uso personale.

Input: Fonts for Code — System Font Replacement

Si chiama Input, ed è una font basata sulla omonima type, però preparata ad-hoc con accorgimenti tali da essere immediatamente utilizzabile come Font di Sistema su OS X. Basta decomprime la cartella che contiene i file Fonts, seguendo le istruzioni sul sito ufficiale.

L’unica cosa che mi sento di evidenziare rispetto a quanto scritto sul sito dell’autore è che nell’elenco delle font, nei sistemi in lingua diversa da quella inglese, questo sarà chiamato Font di Sistema – se avete un sistema in italiano – ma verrà elencato sotto la lettera S (come System Font) nel selettore font dei vari programmi (e Word e simili).

Infine dal punto di vista della coerenza grafica del sistema ci sono applicazioni come Mail, Skype o Adium ad esempio dove la commistione di Font di Sistema e testi nelle chat/e-mail non sempre vanno d’accordo e bisogna un po’ improvvisarsi grafici per armonizzare l’aspetto generale del tutto. Niente di drammatico però !