L’OSSIFICAZIONE DEL PARADIGMA DOMINANTE

… troviamo che un diluvio di articoli non porta al ricambio delle idee centrali in un campo, ma piuttosto all’ossificazione del paradigma dominante.
Gli studiosi dei campi in cui vengono pubblicati molti articoli ogni anno hanno difficoltà a farsi pubblicare, leggere e citare, a meno che il loro lavoro non citi articoli già ampiamente citati.

I nuovi articoli che contengono contributi potenzialmente importanti non possono raccogliere l’attenzione di tutto il campo attraverso processi graduali di diffusione.
Questi risultati suggeriscono che il progresso fondamentale può essere ostacolato se la crescita quantitativa degli sforzi scientifici – numero di scienziati, istituti e articoli – non è bilanciata da strutture che incoraggiano lo studio innovativo e concentrano l’attenzione su idee nuove.

Il paradosso dell’età dell’oro della scienza

Interactome-seq: a web server for the identification and profiling of domains and epitopes from phage display and next generation sequencing data

È stato appena pubblicato l’articolo che ha visto coinvolti i miei colleghi bioinformatici dell’Istituto di Tecnologie Biomediche di Bari, assieme ad altri colleghi, nello sviluppo e deploy di questo nuovo webservice sulle pagine di Nucleic Acids Research.

Anche in questo caso sono stato di supporto tecnico ai colleghi, che mi hanno attestato la loro stima ponendomi nei ringraziamenti del lavoro.

Riferimento bibliografico: doi 10.1093/nar/gkaa363

CONSIGLI SU COME SCRIVERE UN BUON ARTICOLO (SCIENTIFICO)

Cercando tutt’altro – informazioni sulle performance del processore A12x del nuovo iPad Pro di Apple – mi sono imbattuto in un articolo del professor Daniel Lemire.

Ho apprezzato l’articolo e poi ho cominciato ad esplorare il sito web che ha realizzato, apprezzandone la chiarezza di contenuti e la volontà di mettere in evidenza alcuni argomenti e aspetti del proprio lavoro e dei propri interessi rispetto ad altri. Quando poi mi sono imbattuto nell’ottima pagina Write Good Papers ☞ .

È un ottimo decalogo ricco di consigli e spunti… ti riporto i titoli dei consigli, invitandoti a leggere il resto; non te ne pentirai!

  • Picking a topic, an idea
  • Before you ever pick up your pen…
  • What a good paper should contain
  • What a good paper should not contain
  • Good pedagogy and style
  • Words you can do without
  • Run through this check list before submission
  • Words you can do without
  • How to write more than one good paper
  • Further reading

Buona lettura!

Dysregulation of micrornas and target genes networks in peripheral blood of patients with sporadic amyotrophic lateral sclerosis

Alla fine di Agosto 2018 è stato pubblicato l’articolo sul lavoro più recente dei miei colleghi coordinati dall’amica e collega Maria Liguori … ancora una volta lavorando con lei al progetto è stato riconosciuto il mio (piccolo) contributo con una menzione all’interno della sezione Ringraziamenti del lavoro. Per me è sempre un onore e le sono molto grato …

Cattura 2018-09-14 alle 12.23.16

Riferimenti bibliografici: doi 10.3389/fnmol.2018.00288

WOPPER: WEB SERVER FOR POSITION RELATED DATA ANALYSIS OF GENE EXPRESSION IN PROKARYOTES.

Acknowledgments WoPPER

È stata appena ufficializzata la pubblicazione dell’ultimo lavoro dei miei colleghi “informatici” qui alla sede di Bari dell’Istituto di Tecnologie Biomediche. Questo prodotto software si occupa dell’analisi dati dell’espressione genica dei procarioti ed è stato battezzato WoPPER.

Quest’articolo vede anche la prima menzione ufficiale del mio lavoro da collaboratore tecnico, qui come amministratore dei sistemi informatici che ne permettono il funzionamento.

Riferimenti bibliografici: doi 10.1093/nar/gkx329

ORCID – connettiamo la ricerca ai ricercatori

Recupero un mio ‘vecchio’ articolo del 2013 su una questione ancora oggi importante, nonostante l’arrivo di Mendeley e/o ResearchGate e similari.

ORCID

ORCID provides a persistent digital identifier that distinguishes you from every other researcher and, through integration in key research workflows such as manuscript and grant submission, supports automated linkages between you and your professional activities ensuring that your work is recognized.

Sono venuto a conoscenza dell’iniziativa ORCID solamente qualche settimana fa, leggendo il sempre ottimo  Better Posters che ha affrontato la questione nel post intitolato: Identifying poster authors: conference organizers, ask for ORCIDs!.

Nell’articolo, partendo dall’esame del caso di una autrice di articoli scientifici che si è trovata a pubblicare prima con il suo cognome da nubile, e poi con quello da sposata, si è arrivati anche a trattare il caso delle omonimie nei lavori scientifici. E man mano che si fa carriera in ambito accademico, e con le crescenti possibilità di pubblicazione che ci sono oggi, la cosa è meno improbabile di quel che si pensi in prima istanza.

Mi è sembrato quasi drammatico constatare che si è pensato a determinare univocamente i lavori scientifici in base a criteri univoci (ad esempio attraverso la numerazione di PubMed o l’ISBN) e che ciò non sia stato assolutamente fatto per determinare univocamente di quale Losito N. (nel mio caso) si stia parlando in qualità di Autore di un lavoro scientifico.

Per questo motivo, anche se attualmente la mia attività – che è strettamente tecnologica e si svolge dietro le quinte – non mi permette di avere spesso il mio nome tra le pubblicazioni del mio Istituto, ho pensato che fosse comunque il caso di riservarmi un identificativo Orcid, e sopratutto di spargere la voce tra i miei colleghi.

Per favore fai lo stesso.

Ed ora un’ultima parola su Orcid. Probabilmente il sistema sarebbe maggiormente accetto se ciascuno di noi autori potesse personalizzare il suo account, associare un’avatar (meglio una fotografia) al proprio prifilo ed essere agevolato nell’inserimento della lista delle proprie pubblicazioni andando a cercare in banche dati esterne, contenenti tali dati (che spesso non si ricordano o è noioso andare a recuperare, ad esempio la nazionalità della rivista dove si è pubblicato). Ancora, visti i tempi in cui viviamo, a mio avviso non sarebbe male dare la possibilità di collegare al proprio profilo Orcid quelli professionali in essere su network quali Twitter, LinkedIn, Xing e simili) … per me sarebbe un bel plusvalore!

ORCID – connettiamo la Ricerca ai Ricercatori

ORCID

ORCID provides a persistent digital identifier that distinguishes you from every other researcher and, through integration in key research workflows such as manuscript and grant submission, supports automated linkages between you and your professional activities ensuring that your work is recognized.

Sono venuto a conoscenza dell’iniziativa ORCID solamente qualche settimana fa, leggendo il sempre ottimo  Better Posters che ha affrontato la questione nel post intitolato: Identifying poster authors: conference organizers, ask for ORCIDs!.

Nell’articolo, partendo dall’esame del caso di una autrice di articoli scientifici che si è trovata a pubblicare prima con il suo cognome da nubile, e poi con quello da sposata, si è arrivati anche a trattare il caso delle omonimie nei lavori scientifici. E man mano che si fa carriera in ambito accademico, e con le crescenti possibilità di pubblicazione che ci sono oggi, la cosa è meno improbabile di quel che si pensi in prima istanza.

Mi è sembrato quasi drammatico constatare che si è pensato a determinare univocamente i lavori scientifici in base a criteri univoci (ad esempio attraverso la numerazione di PubMed o l’ISBN) e che ciò non sia stato assolutamente fatto per determinare univocamente di quale Losito N. (nel mio caso) si stia parlando in qualità di Autore di un lavoro scientifico.

Per questo motivo, anche se attualmente la mia attività – che è strettamente tecnologica e si svolge dietro le quinte – non mi permette di avere spesso il mio nome tra le pubblicazioni del mio Istituto, ho pensato che fosse comunque il caso di riservarmi un identificativo Orcid, e sopratutto di spargere la voce tra i miei colleghi.

Per favore fai lo stesso.

Ed ora un’ultima parola su Orcid. Probabilmente il sistema sarebbe maggiormente accetto se ciascuno di noi autori potesse personalizzare il suo account, associare un’avatar (meglio una fotografia) al proprio prifilo ed essere agevolato nell’inserimento della lista delle proprie pubblicazioni andando a cercare in banche dati esterne, contenenti tali dati (che spesso non si ricordano o è noioso andare a recuperare, ad esempio la nazionalità della rivista dove si è pubblicato). Ancora, visti i tempi in cui viviamo, a mio avviso non sarebbe male dare la possibilità di collegare al proprio profilo Orcid quelli professionali in essere su network quali Twitter, LinkedIn, Xing e simili) … per me sarebbe un bel plusvalore!

figshare (o… cose da studiare)

figshare is a repository where users can make all of their research outputs available in a citable, sharable and discoverable manner.

figshare allows users to upload any file format to be made visualisable in the browser so that figures, datasets, media, papers, posters, presentations and filesets can be disseminated in a way that the current scholarly publishing model does not allow.