Partì per un viaggio alla scoperta dello spazio infinito in una capsula in cui non c’era spazio per niente.
La “fingerstory” di ieri di Daniele Savi mi ha molto colpito. In una quasi banale affermazione c’è qualcosa che mi ha fatto rizzare le antenne, e pensare a come chi si approccia da decenni all’espolorazione spaziale si ritrovi a combattere quotidianamente con la piccolezza dell’essere umano e del suo posto nell’Universo.
Homo ridens
Si svegliò ridendo e non smise mai, contagiando amici, colleghi e il mondo intero.
A fine novembre 2013 l’amico Daniele Savi ha cominciato questo pazzo progetto di scrivere un racconto breve al giorno. #fingerstories appunto. “Storie brevissime da sgranocchiare, anche in piedi”.
Racconti brevi, pungenti, divertenti … puro intrattenimento. Ha anche realizzato un ebook (*) dal progetto, raccogliendo il primo anno più 10 racconti inediti.
Insomma, una risorsa da aggiungere al proprio arsenale (o anche solo al proprio feed reader), per rendere la vita più lieve …
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(*) con mia massima gioia il progetto è in vendita anche su Ultima Books. Il mio negozio (digitale) preferito dove acquistare libri in formato elettronico DRM -free.
Nel video abbiamo Hanx Writer, app per iOS sviluppata secondo i desideri del popolare attore Tom Hanks, sviluppata con il preciso intento di illudere lo scrittore di trovarsi di fronte ad una macchina da scrivere tradizionale. Evocandone così il fascino e tutti i meccanismi mentali ormai radicati nell’inconscio di chi tra noi ci ha avuto a che fare… direi tutti i nati dal 1900 al 1990.
Abbiamo bisogno di scrivere, per raccontare noi stessi, per fermare in qualche luogo e modo il tempo e la nostra visione di quel che ci accade. Scrivere come affermazione di sè.
Ma oggi scrivere – lo si faccia per diletto o per professione – significa mettersi davanti ad un computer e doverne accettare i compromessi e le potenzialità. Ecco quindi che per chi si ritrova a gestire tanto testo c’è una foresta di applicazioni possibili.
In ambito blogging tra le più recenti e gettonatissime c’è Desk di John Saddington. Filippo Corti si è lanciato in una sua approfondita recensione, dopo una settimana d’uso, nelle pagine del suo BicycleMind che ti invito a leggere, specialmente se come me ne stai valutando l’acquisto. Ma la vera chicca viene dai commenti (che Dio li benedica!) dove Silvio Gulizia a sua volta indica una sua lunghissima e dettagliatissima, e personale, recensione di tutt’una serie di editor – Desk compreso – e dei punti di forza e dei punti deboli che ha trovato nel loro uso, all’interno del suo flusso di lavoro: App per scrivere sul Mac: una guida definitiva per blogger, giornalisti e scrittori
Leggi anche questa recensione, ricordati di Scrivener (applicazione leggermente diversa negli scopi e nell’approccio) e poi prendi la tua decisione sullo strumento migliore per te da usare quando scrivi con il tuo Mac!